Che fine farà la nostra ferrovia?

Forse mi sono fissato sull'argomento, ma sono seriamente preoccupato per il destino delle nostre linee ferroviarie.

Sulla stampa locale divampa soprattutto la polemica sulla Faentina, ma, già in due occasioni sul "Galletto", mi sono permesso di ricordare che esiste anche la tratta Borgo-Pontassieve, probabilmente più malmessa e bistrattata della sua vicina parente. La mia sensazione è che tutti i soggetti coinvolti (Trenitalia, Regione Toscana, amministrazioni locali) stiano facendo la loro parte nel praticare una lenta e indolore eutanasia alla nostra linea. Il motivo potrebbe essere questo: dai vertici politici dei trasporti è arrivato un aut-aut Faentina-Pontassieve e si è scelto la prima per tutta una serie di motivi (assurdo chiuderla dopo aver penato tanto per riaprirla, maggiori opportunità di accentrare i servizi di trasporto, brevità del tragitto). Oppure, altro caso, il sasso lo ha gettato chi sta definendo il Bando unico per il trasporto locale, partita troppo grossa per essere lasciata nel piatto.

Non credo che si siano valutate attentamente tutte le ricadute che una progressiva disincentivazione della linea ferroviaria a Vicchio (ma anche a Dicomano, ad essere onesti) porterebbe con sè. E, come ho già avuto modo dire appunto sull'ultimo "Galletto", pensare a una sorta di "mega servizio navetta" destinazione Borgo o San Piero mi sembra tutto fuorchè una buona soluzione.

Ecco dunque perchè sollevo l'argomento anche in questo spazio, ahimè molto meno vivo di qualche mese fa, ma secondo me ancora molto valido per un confronto aperto e interessante.

Andrea Chiari

 

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Segnalo un significativo Ordine del Giorno presentato dal Gruppo SPV e approvato all'unanimità nella seduta del Consiglio comunale del 15 gennaio 2010 (Vedi)

L'O.d.G. punta alla centralità del trasporto ferroviario per il nostro territorio e impegna il SIndaco e la Giunta a promuoverne la valorizzazione.

E' del tutto evidente che nei confronti di queste problematico, come nel caso di altre (vedi acqua), è fondamentale la capacità dei comuni del Mugello di fare "massa critica". Diversamente, con posizioni smarcate, magari per opportunità politiche dettate da sedi partitiche provinciali e regionali, sarà difficile per i cittadini vedere affermati i propri diritti.

Temo che tu abbia visto giusto, la politica delle Ferrovie da quando son state privatizzate è semplicemente OSCENA! In un mondo dove le malattie da inquinamento uccidono milioni di persone l'anno, dove gli incidenti fanno più morti di una guerra, dove il pianeta sta andando in malora per le emissioni inquinanti ecco che il più grande ente di trasposto pubblico, quello che ha di fatto il monopolio dei trasporti su rotaia , pensa solo a fare profitti, senza risolvere nessun n problema della comunità ma pagando compensi milionari a dirigenti alquanto discutibili.

Esempio lampante di come con la privatizzazione ci guadagnano pochi e ci rimettono tutti gli altri. 

Un'azione forte ed efficace per potenziare il servizio ferroviario per i pendolari non è mai stata fatta, e dagli anni quaranta in poi la qualità del servizio delle ferrovie italiana è andata peggiorando sempre più, chicchere tante, tantissime, ma io ancora non posso usare il treno per andare a lavorare e da Vicchio devo fare il pendolare con l'automobile, mentre se guardo gli orari e i tempi di percorrenza degli anni venti  e li confronto con quelli d'oggi mi viene da piangere...