raccolta firme acqua pubblica

ACQUA PRIVATIZZATA ? NO GRAZIE

Dal 25 aprile al luglio 2009 partirà a Vicchio come nel resto d'Italia, la raccolta di firme per chiedere un referendum popolare da tenersi nel 2011 per  l'abrogazione delle leggi privatizzatrici sull'acqua.

il referendum prevederà il  si a tre domande per abrogare ed abbattere il concetto di profitto legato al servizio idrico. Il comitato Vicchio Acqua Pubblica terrà dei banchini in luoghi pubblici per permettere ai vicchiesi di aderire con una firma alla richiesta del referendum. Il concetto che l'acqua è un diritto universale è sempre più diffuso e un diritto ... non è un profitto.

Le persone sono stufe di bollette sempre più salate e di ogni tipo di disservizio, compresi i mancati investimenti per migliorare le reti idriche. L'efficenza tanto reclamizzata del privato nell'acqua ancora non si è vista, bensì si è visto che le aziende idriche private pensano a fare lauti guadagni pagati dalle bollette degli utenti, a discapito dell'interesse generale.

Il com.Vicchio acqua pubblica attraverso le e-mail avviserà tutti gli interessati su dove e quando verranno raccolte le firme. Chi è interessato mandi una mail a

vicchioacquapubblica@gmail.com

specificando nome, cognome e località di residenza. Per chi viene a firmare al banchino è indispensabile portare un documento di riconoscimento e per chi volesse essere inappuntabile, anche la tessera elettorale, la quale serve a confermare l'identità del firmatario di fronte al comune che dovrà autenticare le firme stesse. 

La raccolta di firme è un'iniziativa a livello nazionale per dire

SI ALL'ACQUA PUBBLICA         

NO ALLA PRIVATIZZAZIONE

www.acquabenecomunetoscana.it       www.acquabenecomune.org

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Nell'ultimo numero di "Vita Amministrativa", appena ricevuto, trovo un articolo dal titolo "leggera...chiara...fresca...trasparente. La nuova bolleta di Pubbliacqua"

Più che un articolo è uno spot di Publiacqua, che avrei preferito non vedere nel giornale del nostro comune. Entrare nel merito è come sparare sulla Croce Rossa, ma alcune cose vanno dette.

Prima di tutto sui dati riportati. Le medie sono dati significativi se riportati in modo corretto e se sono medie ponderate. Per esempio "un terzo degli abitanti della toscana ha consumato 117 metri cubi e pagato 250€ in bolletta..." Non è corretto dire che si parla di un terzo di abitanti, ma di un terzo delle utenze. E quindi molto probabilmente il dato di 250 litri al giorno procapite sarebbe da rivedere. In ogni caso: e gli altri due terzi?
Per un "articolo" che promette trasparenza non è un bell'inizio.

Vero che la gestione dell'acqua è molto onerosa. Vero anche che la gestione Publiacqua è molto molto onerosa. Si gradirebbe pertanto trasparenza nei bilanci, nel capire perchè si debbano spendere cifre astronomiche in software, sedi (anche se non è difficile da capire, senza grandi sforzi di fantasia). Rendere Publiacqua sempre più grande ha avuto il solo effetto di farne un ente dal grande potere, perfettamente in linea nella politica delle "partecipate", tanto cara alla sinistra di governo toscano. E di rendere di fatto ininflunti i Comuni sulle decisioni nei loro stessi territori.

La velina gentilmente inviata e pubblicata su Vita Amministrativa è una piccola dimostrazione degli "ordini di scuderia" di un Ente che risponde solo a logiche di potere al di fuori dei veri interessi dei cittadini e non accetta il clima di vero sollevamento popolare contro gli enti gestori (oltre 1,4milioni di firme raccolte).

Per concludere, questa velina mi ha reso ancora più contento di avere fatto bene a firmare per il referendum e mi ha fatto capire perchè la gente si avvinava ai banchi chiedendo "E' qui che si firma contro Publiacqua?"