Il PD si mobilità per Marco e Luigi

devurbe:

Ecco qui di seguito il testo del comunicato stampa ripreso direttamente dal sito del consiglio regionale.

Giovani di Vicchio detenuti a Sollicciano, «Detenzione ingiustificata, lasciateli liberi».

Brogi, Ballini, Danti (Pd), insieme a Corleone, accendono i riflettori sulla vicenda di Marco Gasparrini e Luigi Bargelli arrestati la scorsa settimana per la vendita su internet di semi di marijuana e detenuti a Sollicciano.

 

FIRENZE 07.05.2010 (c.b.) «Una detenzione ingiustificata: due giovani toscani incensurati già da dieci giorni in carcere a Sollicciano per “istigazione all’uso di sostanze stupefacenti. Ci auguriamo che presto possano tornare a casa mettendo fine a una vicenda paradossale. E’ come se incarcerassero un commerciante dei famosi coltelli di Scarperia perché qualcuno ha usato l’arma per ferire o commettere un reato». Lo ha detto Enzo Brogi, consigliere regionale del Pd, aprendo la conferenza stampa svoltasi stamani a Firenze per mettere in luce la storia di Marco Gasparrini e Luigi Bargelli, cittadini di Vicchio del Mugello (il primo è anche vicepresidente Pd del Consiglio comunale), arrestati la scorsa settimana per la vendita su internet di semi di marijuana e detenuti a Sollicciano. Ieri tre consiglieri regionali del Pd, Alessia Ballini, Nicola Danti e lo stesso Brogi, si erano recati a Sollicciano per una visita al carcere. Presente alla conferenza stampa anche il garante per i detenuti del comune di Firenze, l’onorevole Franco Corleone. Brogi ha anche ricordato che l’impegno del gruppo Pd in Regione sul tema delle carceri e dei diritti dei detenuti viene da lontano. «Uno dei primi atti di Enrico Rossi – ha detto – è stato quello della consegna dei materassi nelle carceri toscane. Un fatto importante, un impegno che continuerà con la rapida nomina di un garante regionale per i detenuti». Alessia Ballini ha sostenuto che è necessario tenere accesi i riflettori sulla vicenda dei due giovani di Vicchio: «Non abbiamo inteso, con la nostra iniziativa – ha spiegato – entrare in ambiti legati al dibattito sulla legalizzazione delle droghe leggere, né pensato ad altro. Siamo solidali con Gasparrini e Bargelli e chiediamo che tornino presto in libertà». Nicola Danti ha ricordato che, pochi giorni fa, il consiglio comunale di Vicchio ha approvato all’unanimità un ordine del giorno a favore dei due detenuti. «Non si capisce perché siano in carcere – ha detto Danti – non essendoci pericolo di reiterazione del reato (l’attività di commercio online è stata chiusa, ndr), né rischi di fuga o di pericolosità sociale». Franco Corleone ha sottolineato la gravità della situazione: «A Sollicciano ci sono fin troppi detenuti per averne due “abusivi”, incarcerati impropriamente – ha polemizzato – Un fatto incomprensibile: i giudici di Bolzano avevano probabilmente ben poco da fare nella loro felice terra se hanno deciso di manovrare le truppe fino nel Mugello. L’accusa – ha precisato Corleone – appare basata su un reato di opinione, l’istigazione a un uso non provato visto che con i semi si può tutta al più far crescere una piantina ed è tutto da dimostrare a quale scopo. Mi auguro che il Tribunale della Libertà faccia uscire in fretta le due persone “abusivamente” detenute». Corleone, infine, ha ricordato che nelle carceri toscane oltre il 30% degli “inquilini” sono reclusi per reati legati alla tossicodipendenza, mentre dovrebbero usufruire di misure e percorsi di recupero alternativi al carcere.

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Commenti

Nel paese di Bazzulonia il re dei nani aveva preso il potere. Arrogante, incurante di ogni legge e senza nessun senso civico, aveva raggiunto la più alta carica dello stato spandendo nell'aria polline di tivuria, pianta della quale era unico produttore.Quel polline rendeva le persone indifferenti anche di fronte agli eventi più sconcertanti e che di norma avrebbero suscitato indignazione. Spruzzate di tivuria a volontà e così, in tutta tranquillità, aveva potuto modificare leggi, regolamenti, norme e ogni regola giuridica che si opponesse tra lui e il potere. Molti non subivano gli effetti del polline di tivuria, ma erano una minoranza ininfluente e che anzi, permetteva al re dei nani di dire che c'era opposizione, quindi democrazia.

Il re dei nani per consolidare il suo potere si era circondato di servitori e faccendieri, scelti tra i più mediocri, perchè in questo modo era certo di fedeltà e cieca obbedienza. La rete di mediocrità si estendeva e pervadeva ormai ogni livello sociale, arrivando alle radici di un paese ormai decandente e capace solo di un perbenismo di facciata, lontano da ogni valore e ideale autentico.
Così uno dei mediocri, ufficiale delle Guardie, attraversò il paese per arrivare a Vicus, deciso a trovare un modo per fare carriera, quale che fosse. L'uomo, tale Kroll, incarnava alla perfezione il mediocre tipo: fissava il dito anziché l'indicazione, credeva che la luna fosse nel pozzo e si riteneva un uomo fortunato, perchè ogni volta che arrivava all'ingresso di un centro commerciale le porte, magicamente, gli si aprivano.
Da qualche tempo si era dedicato alla persecuzione di coltivatori di tamerici, perchè... il perchè non poteva essere disvelato, ma era evidententemente reato.
 
Arrivato a Vicus seguendo le sue investigazioni, da perfetto mediocre, non si curò del fatto che le locali Guardie fossero iscritte alla Associazione dei Nostalgici dal Cuore Nero, i cui membri organizzavano periodiche battute di caccia agli extra-comunitari, ma fissò la sua attenzione su due coltivatori di tamerici. Si appostò per giorni nei luoghi più strategici, fino a scoprire le loro dimore (a chi osserva che sarebbe bastato un elenco del telefono o i nomi sui campanelli, va detto che le indagini sono indagini!). Organizzò quindi le Guardie locali, tutti insieme piombarono in piena notte nelle case dei due e li arrestarano appunto con l'accusa di coltivazione e traffici illeciti.
-Così imparano a fare i furbi- mormorava tra sé il mediocre Kroll mentre raccoglieva prove evidenti di coltivazione clandestina e di loschi traffici: carta da lettere intestata, vari mazzi di chiavi con targhette “semi” e infine quello che dimostrava, se ce ne fosse stato ancora bisogno, che c'era una rete di coltivatori clandestina e ramificata: un sito internet.
Gongolante per il successo annunciò ad increduli amici e parenti dei due, una punizione esemplare: carcere, processo e condanna. E si avviò in caccia di altri coltivatori di tamerici.
Come una tempesta aveva spezzato rami, divelto tetti, scosso il piccolo paese, sconcertato gli animi, amareggiato, indignato, ferito familiari e amici dei due poveri coltivatori, portati in un carcere lontano come fossero stati banditi della peggior specie.
 
Dopo giorni di disperazione e sconforto, arrivò l'udienza davanti al giudice che non trovò elementi per trattenere i due. Pertanto furono liberati. La notizia corse veloce e nella piazza, senza che nessuno l'avesse organizzata, ci fu una festa spontanea: abbracci, pacche sulle spalle, musica e allegria. Si riempì la piazza, poi le strade adiancenti, poi la piazza successiva e le strade intorno. Forse qualche Guardia avrebbe voluto disperdere la folla per adunata sediziosa (c'erano un sacco di noti sovversivi con altrettanto note simpatie comuniste), ma c'era davvero troppa gente e si limitarono a guardare da lontano.
E il mediocre Kroll? Era già partito, dedito ad altre indagini. Era sulle tracce di una pericolosa cricca di lestofanti produttori di aquiloni.
Ma questa è un'altra storia...

 allego il comunicato stampa unitario di PD e Sinistra in Regione Toscana, che ribadisce l'assoluta solidarietà umana e ideale ai due ragazzi in carcere a Sollicciano.

Marco e Luigi, vi aspettiamo presto!

 

bruno confortini

SPV

CARCERI: PD-SINISTRA, NO DETENZIONE PER GIOVANI VICCHIO

 

 

(ANSA) - FIRENZE, 7 MAG - "E' una detenzione ingiustificata quella di due giovani toscani incensurati già da dieci giorni in carcere a Sollicciano per istigazione all'uso di sostanze stupefacenti. Ci auguriamo che presto possano tornare a casa mettendo fine a una vicenda paradossale. E' come se incarcerassero un commerciante dei famosi coltelli di Scarperia perché qualcuno ha usato l'arma per ferire o commettere un reato". Così Enzo Brogi, consigliere regionale del Pd, ha commentato stamani, nel corso di un incontro tenuto a Firenze, il caso di Marco Gasparrini e Luigi Bargelli, cittadini di Vicchio del Mugello (il primo è anche vicepresidente Pd del Consiglio comunale), arrestati la scorsa settimana per la vendita su internet di semi di marijuana con l'accusa di "istigazione all'uso illecito di sostanze stupefacenti". I due sono attualmente detenuti a Sollicciano. All'incontro di stamani erano presenti anche i consiglieri regionali del Pd Alessia Ballini, Nicola Danti e il garante per i detenuti del Comune di Firenze, il parlamentare Franco Corleone. "L'accusa - ha commentato il garante - appare basata su un reato di opinione, l'istigazione, a un uso non provato, visto che con i semi si può al massimo far crescere una piantina ed è tutto da dimostrare a quale scopo. Mi auguro che il Tribunale della Libertà faccia uscire in fretta le due persone "abusivamente" detenute". Monica Sgherri, consigliera regionale di Federazione della Sinistra-Verdi e Bruno Confortini, consigliere comunale di "Sinistra per Vicchio", esprimono intanto, attraverso una nota, "piena solidarietà agli arrestati", definendo la vicenda "sconcertante e inaccettabile": "Siamo di fronte - sostengono - ad un accanimento senza precedenti, certamente figlio di un clima d'intolleranza montante nel paese, da respingere con forza". (ANSA).