I fatti di cronaca

Negli ultimi tempi il nostro paese è salito gli onori della cronaca per una serie di situazioni che molto hanno a che fare con il disagio giovanile. Di questi fatti si stanno occupando i Carabinieri e la Magistratura. Ora potremmo tranquillamente parlare di mele marce, situazioni strettamente personali. Ma se abbiamo davvero a cuore la comunità dei cittadini e soprattutto i nostri giovani forse qualche domanda dobbiamo iniziare a porcela. Quali sono i punti di aggregazione di questo paese? Cosa offriamo alle nostre generazioni future? Perchè in un paese così piccolo è così semplice trovare sostanze stupefacenti? Il discorso è lungo e non ho risposte preconfezionate, però quando sento dire che un'associazione del paese deve smettere di accogliere ragazze/i che fanno sport perchè sulla loro pista si deve impiantare per un mese un ristorante, forse qualcuno in amministrazione ha già dato le risposte.

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Anche se il tuo ragionamento può avere un certo senso, mi sembra forzato imputare scarsa attenzione dell'amministrazione verso i ragazzi solo per questo fatto. Magari si, è vero, ci potrebbero essere posti migliori per "impiantare" un ristorante, ma il problema del disagio giovanile nel nostro paese (inteso come nazione) penso sia da imputare, oltre che ad un minimo storico dei valori sociali,  ad una educazione familiare abbastanza latitante.

Le analisi a certe problematiche credo che andrebbero discusse con un po' più di attenzione e al momento, vista anche l'ora, non ho troppa voglia di dilungarmi. La cosa che però mi porta a scivere stasera è un'altra, se vogliamo, comunque legata al momento che si vive nel nostro paese. Sono reduce da una bella serata passata in paese, la prima della Fiera, con concerti di ottimo livello che hanno portato centitnaia e centinaia di persone nelle nostre piazze. L'associazionismo paesano funziona, verrebbe da pensare, e chissà che proprio queste associazioni attive nel paese non potrebbero essere un ottimo aiuto per creare consapevolezza e partecipazione con quei giovanissimi che hanno creato i problemi di cui tanto si è dibattuto. Si arriva a mezzanotte e mezzo, ai giardini è appena finito il concerto del gruppo Jazz ospite del palco dello spazio gestito dal Jazz Club e le circa 100 persone che hanno applaudito i 3 musicisti fino al termine dell'esibizione si fermano a parlare intorno al chiosco bevendo qualche birra. La festa finisce presto però perchè i Carabinieri impongono di spegnere la musica e di non somministrare più alcuna bevanda...Interrotto così il bel clima dei giardini, con la gente che a quel punto, inizia a defluire verso casa...ora mi domando, ma i Carabinieri, ai giardini di Vicchio, devono intervenire preventivamente solo quando c'è qualcosa di positivo e latitare invece quando tutti i giorni dell'anno si creano situazioni di rischio??Si va a colpire i soggetti che lavorano e si fanno il mazzo perchè il paese possa realmente essere migliore e si chiude un occhio o si rimane chiusi nelle caserme quando invece ci sarebbe da prevenire.. A questo episodio se ne potrebbero elencare molti altri (vedi il vergognoso blitz della settimana scorsa in Piazza Giotto con 10 carabinieri e 4 volanti in azione per controllare 100 ragazzi davanti all'enoteca con un'azione che a Beirut avrebbe fatto scalpore...) e allora, se le soluzioni proposte dalle istituzoni e le forze dell'ordine sono queste, credo di poter dire che il futuro non è di certo roseo...

 Tutto e subito....e chi se ne frega!

E' la cultura del tutto e subito, del mi va e me lo prendo, della non conoscenza del senso civico, dell'essere "consumisti" della mancanza di educazione e di rispetto dei valori fondanti della comunità, che non vengono insegnati con l'esempio dalle famiglie spesso latitanti, prese così come sono a ricercare il loro effimero  a coltivare la noia e l'appiattimento culturale

.Ai figli invece di dare valori vengono date cose....telefoni,Ipod,griffe ecc, gli unici "valori immateriali" trasmessi sono la prevaricazione e spesso anche l'indifferenza. L'indifferenza verso gli scempi ambientali, l'indifferenza verso le ragioni delle migrazioni, l'indifferenza verso l'ignoranza, l'indifferenza verso la violenza, la prevaricazione verso gli altri, l'annientamento del debole o solo del diverso, la forza e l'aggressività del branco.

C'è bisogno che i genitori ritornino nel loro ruolo di educatori e se necessita c'è bisogno che i genitori richiedano alla scuola di educare in modo diverso. Non ci aspettiamo che lo stato faccia prevenzione, lo stato, o almeno quello che abbiamo, farà sempre repressione, gli viene meglio e almeno all'apparenza gli costa di meno, ma sopratutto gli permette di controllare e di reprimere indiscriminatamente e "buoni" ed i "cattivi". Sta però anche alla parte sana dei giovani e  degli adulti non tacere e non chiudere gli occhi. Quando episodi di degrado si mostrano davanti a noi dovremo avere il coraggio di intervenire.