Don Milani, priore di Barbiana

Ho partecipato con interesse e piacere all’iniziativa di sabato scorso “don Milani: la memoria e la ricerca scientifica” promossa dal Comune di Vicchio, dal Centro di Documentazione Don Milani, dal  Centro di Formazione Don Milani, dalla Fondazione Giovanni XXIII di Bologna e dall’Università di Bologna.
È stato un momento importante per tre ragioni.
Perché il libro di Liana Fiorani “don L. Milani: il destino di carta. Rassegna stampa 1949-2005” è un’opera importante che mette a disposizione una quantità ingentissima di informazioni e opinioni che saranno certamente utili a chi vorrà conoscere meglio il priore di Barbiana, i suoi messaggi e le sue opere.
Perché è stato presentato il progetto “Archivio digitale dei documenti milaniani” promosso dalla rete dei Centri di Documentazione e dalla Fondazione Giovanni XXIII che offrirà a studiosi e non altro prezioso materiale, comodo da consultare perché digitale e quindi disponibile a tutti anche on line.
Perché a questo evento hanno partecipato ed erano presenti tutti i diversi centri o fondazioni Don Milani nati nel corso degli anni. Registro con soddisfazione che tutti i Centri daranno supporto all’università di Bologna per il progetto “archivio digitale…..”.
Il raggiungimento di questo spirito di collaborazione fra i diversi centri e fondazioni milaniane, auspicato da tempo, deve esser riconosciuto all’Amministrazione Comunale di Vicchio che attraverso l’Istituzione Don Milani ha portato avanti da oltre dieci anni iniziative, più o meno riuscite, ma sempre alla ricerca del coinvolgimento e compartecipazione con tutti i gruppi esistenti. Altre iniziative sono state annunciate e saranno programmate e spero che sempre di più nascano e si sviluppino con il contributo e la collaborazione di tutti.
Durante l’incontro alcuni degli intervenuti si sono posti questa domanda, “ben venuto il progetto archivio digitale…. e grazie alla Fondazione Giovanni XXIII e all’università di Bologna che lo stanno portando avanti, ma questo progetto non poteva nascere qui?”. Credo che a questa domanda si debba una risposta, non per sciocco campanilismo o inutile e sterile competizione, ma perché ormai da tempo abbiamo capito che si può fare di più e meglio organizzando le risorse che abbiamo. Ritengo che l’Amministrazione Comunale possa e debba modificare il regolamento dell’Istituzione Don Milani e prevedere ed istituire un comitato scientifico all’interno dell’Istituzione stessa che composto da studiosi e ricercatori o comunque persone qualificate che abbiano prodotto durante la loro vita lavori di approfondimento sulla figura e l’opera di Don Milani, elabori e promuova nuovi  progetti.
Questa innovazione-implementazione darebbe un più qualificato, efficace e prolifico lavoro e centralità dell’Istituzione.
Sabato è stata una buona occasione per acquisire nuovi strumenti per approfondire la figura, il lavoro ed i messaggi di Don Lorenzo; il libro della Fiorani e il prossimo archivio digitale. Gli interventi dell’autrice e degli studiosi hanno offerto argomenti interessanti sui quali riflettere.
Questa occasione dovrebbe servire da stimolo anche ai politici per dare seguito ai messaggi e ai valori dell’esperienza del priore di Barbiana in modo pratico e con scelte precise. Visto che all’incontro erano presenti il Sindaco di Vicchio e la Vicepresidente del consiglio regionale che è anche Assessore all’istruzione e all’Università della Toscana i quali sono intervenuti sostenendo che erano li perché credono in quei messaggi e in quei valori faccio una domanda. (L’avrei fatta personalmente e direttamente se fossero rimasti anche quando è stato aperto il dibattito al pubblico.)
A che punto è il finanziamento del progetto per la costruzione della nuova scuola media di Vicchio?
A Vicchio come tutti sappiamo è necessaria e non più rinviabile una nuova scuola media perché quella esistente non consente di fare attività extra curriculari, non consente di accogliere adeguatamente l’inserimento di disabili riservando spazi minimi per eventuali momentanee esigenze, non potrà accogliere il maggior numero di alunni previsti per i prossimi anni visto anche le previsioni del piano strutturale che prevede un cospicuo aumento della popolazione nel comune di Vicchio da qui a cinque, dieci anni. In definitiva mancano gli spazzi per una attività didattica più qualificante.
Il progetto per la nuova scuola media c’è, è costato alcune decine di migliaia di euro, devono essere trovati i finanziamenti per la realizzazione. Pare che sia particolarmente difficile trovare finanziamenti causa uno stimato alto costo di realizzazione. Se quel progetto così com’è non è perseguibile, che se ne studi uno meno oneroso, ma non si può rimandare a tempi indefiniti e soprattutto si informi la cittadinanza. (Se non ricordo male la costruzione della nuova scuola media era prevista nel programma elettorale di questa Amministrazione.) Pur comprendendo il difficile momento economico generale, credo che si debbano fare delle scelte privilegiando questo investimento. Una società che crede e lavora per un futuro migliore e per formare “cittadini sovrani”, come diceva il priore di Barbiana, deve dotarsi di strumenti e strutture valide ed adeguate.
Spero che il nostro Sindaco abbia colto anche questa occasione per parlare di tutto questo con l’assessore della Regione Toscana.
Era una opportunità da non perdere.
Guido Carotti

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