Italia si, Italia no: raccolta web

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E' il 150° compleanno dell'Italia unita, quale giorno migliore per un approfondimento sui discorsi e sulle canzoni che hanno fatto riflettere.

Dopo 150 anni, ancora il 67,5% della popolazione ritiene che l’Italia sia in parte divisa, pur reputando l’unità nazionale un valore da difendere: ciò sottolinea quanto questo processo non sia  ancora concluso.

“S’è fatta l’Italia, ma non si fanno gli italiani”, parole pronunciate da Massimo d’Azeglio nel 1867, ma più che mai attuali;  descrizione più che realistica della popolazione italiana, unita solo durante i mondiali di calcio, ma più che mai frammentata nell’altre situazioni.

 

Era il gennaio 2003 quando, postumo alla sua morte, usci l'album "Io non mi sento Italiano". L'autore è Giorgio Gaber, che ci lascia senza ipocrisie, una profonda riflessione su il sentimento biunivoco d'italianità .

 

 

Un racconto memorabile dell'Italia ci viene proposto da Bernardo Bertolucci con "900". La divisione in questo caso nasce dalle differenze di classe. Eccone uno spezzone.

 

Un forte senso critico verso il popolo italiano, viene sviluppato anche da Pasolini nel corso della sua vita ed in particolare in due sue poesie. La prima, denominata "Pasolini e gli italiani" letta da lui stesso; e la seconda "Alla mia nazione" letta da Gasman.

   

Più attuali, sicuramente meno drammatiche, sono il testo e le musiche di "Elio e le storie Tese" nella loro "La terra dei cachi" proposta nel 1996 al festival di Sanremo.

Non ci possiamo assolutamente scordare di Francesco De Gregori con due dei pezzi che hanno emozionato più di una generazione.

nel recentissimo passato possiamo ricordare Fabri Fibra e Gianna Nannini

Queste le più significative, ma ce ne sono molte altre.

Ecco alla fine una perla di Bergonzoni.

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