Ex Sindaco Roberto Berti scrive al PD Vicchio

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta a firma di Roberto Berti , Sindaco di Vicchio dal 1975 al 1985,  indirizzata al Segretario del PD Vicchio. E' fissata per giovedì 19 Gennaio alle ore 21.15 presso il circolo Arci "Il Tiglio" l'assemblea pubblica con il seguente ordine del giorno:

- Presentazione documento del direttivo sul congresso costituente del nostro Partito;

- Discussione dell'assemblea sul congresso costituente del nostro partito;

- Resoconto bilancio 2022.

 

Lettera aperta

Caro Segretario, cari Amici e Compagni,
quando il PD celebrerà il Congresso, avrò compiuto 77 anni e saranno passati

24 anni da quando non ho rinnovato la tessera dell’allora PDS. In questi anni, salvo in due sporadiche occasioni e solo per alcuni giorni di impegno, non ho partecipato alla politica attiva.

La decisione di scrivere questa lettera aperta, dopo tanto tempo, mi è data dalla celebrazione del PD di un Congresso aperto in un momento di forte preoccupazione.

Lo scenario in cui si svolge è caratterizzato dai problemi legati al clima, l’uso irresponsabile delle risorse, l’aumento della popolazione, la guerra di aggressione ad un paese dell’Europa, e le tragedie presenti in altri paesi dilaniati da conflitti più o meno recenti. A questo si è aggiunto una nuova pandemia che ha mostrato tutta la sua letalità a livello mondiale.

La globalizzazione ha rivelato i suoi limiti ed al contempo le potenzialità.
La ricchezza si è concentrata su gruppi ristretti di persone mentre fasce sempre più ampie di popolazione scivolano nella povertà. La destra arrogante, vincendo le elezioni, governa l’Italia con un’opposizione divisa e litigiosa, e avanza in molti altri paesi d’Europa
Al contempo il PD mai aveva raggiunto un così basso consenso, in un momento di forte astensionismo.

Per dare una visione a questi problemi è necessario, a mio giudizio, aprire una discussione che investa non solo un gruppo ristretto di addetti ai lavori, ma coinvolga la società nel suo complesso. Mi sembra invece che l’attenzione sia particolarmente rivolta all’individuazione del segretario ( capo )come elemento prioritario.

Ma oltre queste ragioni, la cosa che è stata determinante, è stata questa dichiarazione (sconcertante a mio giudizio) di molti nel gruppo dirigente, fin dalle prime ore dopo il risultato elettorale. “... gli elettori hanno mandato il PD all’opposizione...” quasi come lo avessero relegato al ruolo dei “cartelli dei NO !” Ruolo che si addice ad un partito, con un consenso del 2/3 %.

Non ho mai considerato i PD, il PDS e prima ancora il PCI, partiti di opposizione, ma sempre invece “ Partiti di Governo” anche se all’opposizione nel Parlamento Nazionale. Non possiamo considerarlo di solo opposizione un partito che ha i propri rappresentanti nelle maggiori istituzioni a livello europeo e mondiale. Governa alcune Regioni, molte Città ed un’infinità di Comuni. E’ presente con i suoi iscritti nelle organizzazioni sindacali e nelle associazioni di categoria. Queste Istituzioni sono luoghi in cui si può, e a mio giudizio, si deve governare, in maniera alternativa alla destra, affermando i propri valori e le prospettive da raggiungere.

Per esplicitare meglio questa riflessione voglio mettere all’attenzione della discussione congressuale alcuni temi ed alcuni interrogativi.

La Pandemia ha messo in luce alcuni problemi e limiti nella sanità. La medicina di base non ha risposto, come ci saremmo aspettati, al suo ruolo sul territorio ed ha mostrato l’urgenza e la necessità di essere riorganizzata e riformata.
I Cittadini Italiani (quelli più fortunati) spendono 40 Miliardi nella sanità privata per curarsi, mentre si assiste, da anni, anche nelle Regioni governate dal PD, ad una continua privatizzazione dei servizi.
Alcune categorie di lavoratori, a livelli retributivi alti, hanno contrattualmente un’assicurazione sanitaria privata. Questo costituisce un segnale di allarme per l’organizzazione futura di questo servizio universalistico, soprattutto per le classi più deboli, (ci si avvia verso una sanità a due velocità?)
Il governo del PD a livello Comunale, Regionale e dall’opposizione nazionale, che cosa ne pensa di questi fenomeni? Quali sono le proposte? Quali azioni di governo si mettono in atto nelle Istituzioni dove il PD amministra per far si che tutti abbiano servizi qualificati ed efficienti?

Le tecnologie digitali ormai sono un uso consolidato, mettono in competizione le competenze individuali in un mercato globale. La scuola sia a livello inferiore e superiore, l’università in tutta la sua organizzazione, che livello di competenze forniscono soprattutto ai giovani dei ceti più poveri e disagiati ?
Nella competizione internazionale a che livello si trova il nostro sistema formativo? Quali sono le pratiche migliori? ( https://maddmaths.simai.eu/didattica/ocse-pisa- pozio/
I giovani italiani hanno come competitori i loro pari a livello mondiale e con loro dovranno confrontare le proprie capacità tecniche ed intellettuali. Cosa si fa per far si che in questo confronto sia loro più favorevole e le loro capacità competitive ed intellettuali rimangano nel Paese? Quali sono le proposte del PD sulla scuola e sull’università? Quali sono le azioni concrete a livello dei Governi Regionali e Comunali?

I Sindaci ed i Presidenti di Regione, quali politiche e azioni di sostegno culturale organizzano? Che cosa si fa per sensibilizzare organizzare e sostenere i genitori e gli studenti nell’azione di rivendicazione e acquisizione di competenze? Le altre organizzazioni territoriali in cui il PD è presente ( Case del Popolo, Associazioni

ecc.) quali contributi possono dare in questa direzione? Chi rappresenta gli interessi

dei giovani nel mondo della scuola e del lavoro se non i Sindaci, come rappresentanti dello Stato più vicini a queste istanze?

L’innovazione tecnologica, le reti informatiche hanno dato una forte spinta verso una nuova organizzazione del lavoro. Il fenomeno più evidente è stato il lavoro da remoto. Questo ha messo in luce l’importanza delle infrastrutture e la loro efficienza per lo sviluppo di un territorio, riaprendo il confronto sulla necessità di un rinnovato e organico rapporto tra città e campagna.
Coloro che sono interessati a trasferire nei comuni periferici la propria attività lavorativa, la famiglia, i figli e la loro vita sociale e culturale cosa cercano? Sicuramente la diffusione e l’efficienza di tutte le infrastrutture che rendano l’area interessante a livello economico, ma non solo. Si sceglie sulla base delle condizioni di qualità della vita. Si sceglie un territorio dove la scuola risponde meglio agli obiettivi di cui sopra. Si sceglie di vivere in un paese dove l’organizzazione sanitaria risponde alle esigenze della famiglia, un paese dove l’ambiente, la cultura ed il tempo libero sono elementi integranti del vivere quotidiano. Si sceglie inoltre un territorio che abbia un rapporto con la città, facile e complementare. Queste condizioni sono quelle necessarie anche per far rimanere, chi ci vive già e programmare con serenità la propria vita futura e crescere i figli .......
I governi dei DS a livello locale e Regionale cosa fanno per dare risposta a questi fenomeni?

Questo pone all’attenzione come organizzare il futuro di un territorio, quale sarà l’economia e quali azioni perseguire. Sono problemi complessi che non possono avere risposte semplici, molte volte solo enunciative. Scegliere di impiegare risorse su progetti pur belli, non produce gli stessi effetti positivi che impiegarli in una visione di sviluppo futuro.
Quali sono le proposte del PD sui territori?

In questi anni sta mutando anche la competizione sociale, da classista in termini marxisti si è spostata in termini culturali. Chi ha più competenze, è inserito nel mondo del lavoro a livelli più alti e remunerativi, chi ne ha meno, ha livelli economici più bassi fino al livello di inoccupati. Questo pone in tutta la sua drammaticità il sostegno alla povertà. Il rapporto nei confronti di queste persone sta mutando da “diritto” ad una vita dignitosa, verso il “sostegno alimentare” (carità o addirittura pietà). Questo concetto è già presente in alcune dichiarazione di membri del nuovo governo. Siamo passati dall’affermazione di “una pari dignità sociale “ Costituzione art. 3”, a una forma di “concessione” alimentare . Il cittadino ricco che elargisce caritativamente al povero. Che ne pensa il PD?

Trascurare questi temi rifugiandosi dietro la mancanza di competenze istituzionali o alla carenza di risorse non è sufficiente e pone l’importanza e la necessità di definire il ruolo politico, rendere la Pubblica Amministrazione efficiente nell’erogazione dei servizi e solleva il tema enorme della Giustizia Fiscale .Il PD che ne pensa?.

Ci sono tutte le problematiche legate ai diritti civili ed alla laicità dello Stato. Qual è la visione del PD?

Sulla guerra e sugli altri conflitti a livello mondiale credo sia necessario rafforzare l’azione culturale e di informazione anche livello a locale e sostenete con forza una politica di pace. Non possiamo pensare però che il sostegno all’Ucraina passi solo attraverso un’azione diplomatica, come se questa fosse, da sola, in grado di fermare e respingere l’aggressione e far cessare i massacri e le stragi. Non possiamo non essere attivi nel sostenere le donne ed il popolo Iraniano ed Afgano, la legittima aspirazione di uno Stato autonomo per il Popolo Palestinese, le rivendicazioni di autonomia del Popolo Curdo nei confronti della Turchia e dell’Iran e non affrontare tutte le complesse problematiche dell’Africa.
A questi problemi si può dare risposte diverse sicuramente dalla destra.
In politica (e nel governo) non si creano vuoti. Se la sinistra non da risposte o prospettive queste saranno date da altri, e non saranno le stesse.,

Mi rendo conto che il congresso non sia chiamato, per sua natura, a dare soluzioni definite, ma dal congresso devono emergere linee generali ed una visione di questi problemi che distingua le proposte del PD ed in futuro, queste, si concretizzino coerentemente nelle istanze istituzionali e politiche a tutti i livelli.

Questi sono alcuni problemi solo accennati che stanno di fronte ad un partito che vuole rappresentare gli interessi di tutti i cittadini in un contesto di sviluppo e di solidarietà. Solo se il PD sarà capace di dare una visione politica complessiva e di lungo respiro e sarà capace di mettere in atto azioni di governo conseguenti a tutti i livelli istituzionali, potrà essere nuovamente un partito che rappresenti con successo e consenso la società moderna e solidaristica.

Vi auguro, e mi auguro che dal congresso emergano queste risposte non solo per il successo del PD ma soprattutto, per tutti quei cittadini che si aspettano dalla politica il soddisfacimento dei propri bisogni in un orizzonte di fiducia rinnovata soprattutto per i propri figli e le giovani generazioni.

Buon Congresso

Cordialmente Roberto Berti

Vicchio 17 Gennaio 2023

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