Eolico - Archiviata dal giudice denuncia di AGSM nei confronti di Ballabio , Barlotti e Di Renzone


Visuale di Vicchio da Colla Moretti, punto prescelto da AGSM per la pala numero 7. 

ARCHIVIATA DAL GIUDICE LA DENUNCIA DI AGSM NEI CONFRONTI DI BALLABIO, BARLOTTI E DI RENZONE

Nel giugno del 2020 AGSM denuncia per diffamazione Piera Ballabio di Italia Nostra, Laura Barlotti consigliere comunale della lista civica DicomanocheVerrà e Nicola Di Renzone direttore di OK Mugello.
Ecco il contenuto del reato commesso secondo AGSM:

Ballabio pubblica un post che riporta la notizia - presente con grande rilevanza su tutti i giornali del Veneto e non solo - relativa all’inchiesta della Procura di Venezia sulla N’drangheta che vede tra gli arrestati l’ex presidente (poi condannato a 2 anni e 8 mesi) e il direttore generale di AMIA, società partecipata al 100% da AGSM.

Barlotti successivamente in un altro post attacca la maggioranza consiliare per non aver preso ancora una posizione ufficiale riguardo il progetto dell'eolico, anche in considerazione del fatto che i vertici della società controllata da AGSM si trovano al centro delle indagini relative ad infiltrazioni della N’drangheta a Verona.

Di Renzone pubblica su OK Mugello i commenti di Ballabio e Barlotti.
La Procura fiorentina propone l’archiviazione. AGSM si oppone. Il Giudice per le Indagini Preliminari fissa l’udienza il 21 dicembre u.s.
AGSM deposita a ridosso dell’udienza ulteriore documentazione, tuttavia il Giudice decide di archiviare la denuncia per i seguenti motivi:
- nessun detrimento della reputazione di AGSM è in qualche modo riconducibile agli accusati, che si sono limitati a riportare la notizia relativa all’inchiesta veneziana senza offendere deliberatamente AGSM e i suoi portavoce;
- ma quand’anche dalle dichiarazioni delle querelate fosse derivato un qualche detrimento della reputazione di AGSM, prosegue il Giudice, occorrerebbe tenere conto che quelle di Ballabio e Barlotti sono dichiarazioni di partecipanti in prima persona della vita politica delle comunità coinvolte: “appare evidente come la sussistenza del reato debba tenere anche conto della portata della c.d. scriminante "costituzionale" della libertà di manifestazione del pensiero, radicata nell'art. 21 della Costituzione, sub specie del diritto di critica. La giurisprudenza di legittimità è infatti consolidata nel ritenere lecita l'affermazione, anche di natura giornalistica, che -pur diffamatoria- sia giustificata dall'esercizio del diritto costituzionale di libera critica, nel rispetto dei canoni di verità del fatto, di pubblico interesse alla conoscenza dello stesso e di continenza espressiva”;
- i tre canoni sopraddetti sono stati ampiamente rispettati.
Ballabio e Barlotti hanno brevemente commentato “L’ordinanza del Giudice è davvero esemplare anche per il riferimento all’art. 21 della Costituzione che di fatto garantisce il nostro diritto di critica a maggior ragione su un intervento così impattante come quello dell’impianto eolico. L’ingiustificata azione giudiziaria promossa da AGSM è caduta nel vuoto. Un ringraziamento particolare va ai nostri avvocati Filippo Muzzolon ed Elisa Ricci”.
Aggiunge Di Renzone “Una pronuncia importante quella del Giudice Frangini che afferma la bontà del mio operato di giornalista e la legittimità delle dichiarazioni delle coindagate signore Ballotti e Ballabio”.

 
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