Lettera aperta al Sindaco: "Mancata trasparenza"


Area interessata

Riceviamo richiesta di pubblicazione da parte di un cittadino, di una lettera inviata all'attuale Sindaco che tratta della recente conferma del Piano Operativo Comunale e relative varianti (delibera_cc-n-27), fra cui quella oggetto specifico di questa lettera, inerente al futuro della porzione di terreno fra via Fratelli Rosselli e via G. Malesci che abbiamo recentemente trattato (a fondo pagina i link di riferimento)

 

 

Mancata trasparenza come sconfitta della politica

                                              Lettera al sindaco di Vicchio

Non abbiamo competenza tecnica adeguata per valutare a fondo il ‘piano urbanistico attuativo con  variante’ approvato dal Consiglio comunale. Ci limitiamo qui a segnalare un punto critico essenziale di carattere politico, ossia la mancata trasparenza di cui tutti i partiti sono responsabili. 

In città solo all’inizio di aprile, tramite un volantinaggio organizzato da privati cittadini, si è diffusa la notizia-tabù di tale delibera approvata, come ci è stato riferito, alla chetichella. I relativi atti erano accessibili sul sito del Comune, ma durante l’iter di approvazione le modalità alternative di comunicazione con i cittadini sono state, a nostro avviso, del tutto carenti. Questi, di fatto, non hanno avuto la possibilità di documentarsi e di presentare, in tempo utile, motivate osservazioni in merio.

Il ruolo del ‘Garante dell’Informazione e della Partecipazione’ consiste nell’assunzione di ogni iniziativa necessaria, nelle diverse fasi procedurali, per favorite la partecipazione della cittadinanza alla formazione degli atti di governo del territorio. Raccoglie idee, suggerimenti, proposte, da valutare tecnicamente e politicamente, per soddisfare il più possibile le aspettative della cittadinanza.

Sul sito istituzionale del Comune di Vicchio, il rapporto del garante - parte integrante della documentazione per l’approvazione del piano urbanistico attuativo - a proposito delle modalità partecipative (ai sensi dell’art. 36 c. 5 L.R. 65/2014 e dell’art. 17 del Regolamento 4/R/2017, art. 3), riporta testualmente quanto segue:

- “attivazione di momenti di discussione e confronto con i cittadini ed i soggetti interessati, in assemblee, in incontri per gruppi di interesse specifici, ed anche in via telematica, finalizzati alla formulazione di proposte di contenuto per gli atti di governo del territorio”;

- “uno o più incontri pubblici, adeguatamente e tempestivamente pubblicizzati”; 

- “almeno una forma di partecipazione digitale, in quanto potenzialmente idonea a raggiungere chiunque abbia interesse a partecipare”.

Non ci risulta che ci sia stata mai alcuna iniziativa del genere. Tutto porterebbe a pensare ad un’omissione della comunicazione istituzionale, prevista dalla legge regionale toscana, per evitare un franco confronto con i cittadini e velocizzare il procedimento. 

Detto rapporto del garante sulle attività di partecipazione dei cittadini, con ogni probabilità, è risultato formalmente ineccepibile perché il sito istituzionale del Comune di Vicchio ha offerto la possibilità di informarsi: ma il cittadino (solo quello digitalizzato!) lo consulta unicamente se è messo al corrente di temi importanti, come quelli appunto del piano urbanistico e del rischio per il verde urbano.

Il dato di fatto, che dovrebbe preoccupare le istituzioni politiche, è che questo modo di procedere, sul piano sostanziale, tradisce lo spirito della norma che, invece, mira ad estendere il coinvolgimento della base elettorale nella gestione della cosa pubblica. 

Fino al decennio scorso, c’era un giornalino che periodicamente informava tutti i cittadini di Vicchio sulle attività comunali. Non esiste più, proprio perché - un po’ ovunque - è cambiato anche il modo di intendere la politica, trasformatasi in gestione autoreferenziale, verticistica e spesso affaristica del potere. La mancanza di etica nell’agire politico si sta traducendo in una limitazione della partecipazione democratica, in una conseguente astensione dal voto ed in un’inconsapevole regressione del cittadino al ruolo di suddito.

Vicchio maggio 2024                                           

Nicola Squicciarino, anche a nome di altri cittadini


Area interessata da altra angolazione

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