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  1. OV19 "La nostra era una semplice interpellanza, ma dal Sindaco abbiamo ricevuto invettive, accuse, sospetti e minacce"

    Il comunicato di Officina Vicchio 19 , che rende nota la risposta del Sindaco Filippo Carlà Campa alla loro interpellanza.

    Questa è la risposta scritta che abbiamo ricevuto a seguito di un’interpellanza sul corso di scrittura collettiva a pagamento patrocinato da comune e istituzione don Milani (nel quale chiedevamo semplicemente se non fosse inopportuno patrocinare un corso a pagamento anche per gli studenti su un tema come quello proposto). Ci siamo stupiti e siamo increduli del tono e dei contenuti della risposta. Non risponde infatti alla nostra unica domanda riempiendo la sua lettera invece di invettive, accuse, sospetti e minacce senza sostanziarli.

    Dal primo paragrafo si può notare un’arroganza che non si addice a un primo cittadino. Si arroga il diritto di giudicare la qualità di una semplice richiesta di spiegazioni da parte di un gruppo politico. Non siamo a una tribuna politica, non è un talk show di campagna elettorale. È il consiglio comunale. Ve la proponiamo perché ognuno possa farsi un’idea sul perché la discussione successiva  in consiglio abbia assunto toni accesi.

    Ci teniamo a precisare che abbiamo ricevuto questa risposta giovedì mattina, prima del consiglio comunale.

    Officina Vicchio 19

    Di seguito il testo dell'interpellanza:

    c.a. Sindaco Filippo Carlà Campa e alla giunta del Comune di Vicchio

    Interpellanza ai sensi dell’art 43 del regolamento del Consiglio Comunale

    Oggetto: concessione patrocinio del comune al corso a pagamento di scrittura collaborativa.

    Visto che

    Siamo venuti a conoscenza della creazione, da parte di Scuola Capitale Sociale, di un corso di scrittura collaborativa che cita e prende spunto dalla scrittura collettiva di Don Milani, e che tale corso gode della promozione dell'Istituzione Don Milani e del patrocinio tra gli altri del Comune di Vicchio, dell'Unione Montana dei Comuni del Mugello e si due istituti scolastici;

    Pur ritenendo che

    Sia da lodare la promozione dei temi trattati e la didattica del priore di Barbiana;

    Precisiamo che

    Troviamo apertamente in contrasto coi principi e gli insegnamenti di Don Lorenzo Milani la richiesta di una quota d'iscrizione ( 50€, ridotta a 30€ per gli studenti) soprattutto per alcuni destinatari cui viene rivolto il corso nell'idea degli ideatori, ovvero giovani in età scolastica e insegnanti;

    Chiediamo al Sindaco e alla giunta:

    - se questi, e in particolar modo la Assessore di riferimento e gli uffici competenti, fossero a conoscenza della richiesta di denaro per l'iscrizione al corso al momento della concessione del patrocinio

    - se, qualora non ne fossero stati a conoscenza, non intendano ritirare, come ha già fatto la Fondazione Don Milani, il patrocinio a tale corso una volta venuti a sapere della richiesta di denaro per la partecipazione virtuale a tale attività

    I consiglieri del Gruppo Consiliare Officina Vicchio 19 – Bene Comune

    Emiliano Salsetta Lorenzo Banchi

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  2. Eolico - M5S Vicchio risponde a Vichi: "Parere tecnico con parecchi vizi formali, sarebbe da considerare nullo"


    Anemometro sul Giogo di Villore, luogo prescelto per la pala denominata WTG04 - foto Devurbe -

    La discussione sull'eolico derivata dall'ultimo Consiglio Comunale non pare placarsi. I Cinquestelle di Vicchio ribattono punto per punto alle risposte dell'Assessore Franco Vichi dopo la loro interpellanza (Eolico - Interrogazione M5S Vicchio e risposta Ass.Vichi) e reputano inamissibile, per varie ragioni, il parere tecnico del Comune di Vicchio. 

    Di seguito il comunicato:

    Questo comunicato è per mettere a conoscenza il comportamento scorretto e l’inadeguatezza dell’Assessore del Comune di Vicchio Franco Vichi. Ci scusiamo per la non brevità ma gli argomenti trattati necessitano di dettagliate precisazioni

    Prima scorrettezza : durante l’ultimo Consiglio Comunale di giovedì 18 febbraio  ad una interpellanza ( che alleghiamo per giustizia di cronaca alla fine di questo documento) , presentata e argomentata in meno di 5 minuti dal nostro Consigliere Paolo Cioni, che formulava tre domande specifiche, l’Assessore Vichi rispondeva con un excursus di ben venti minuti partendo dal momento in cui il progetto è stato presentato in Regione. Venti minuti durante i quali sono state dette anche gravi inesattezze su l’iter burocratico e con  risposte, in merito ai quesiti posti, molto fuorvianti e non veritiere: in seguito andremo ad elencarle quando affronteremo l’inadeguatezza dell’Assessore Vichi. Venti minuti che hanno portato ad un richiamo anche della Presidente del Consiglio a terminare l’intervento forse anche lei sfinita e sconcertata dalla lungaggine dovuta alle molte argomentazioni non inerenti alle domande formulate  

    Seconda scorrettezza : appena terminata la replica del nostro Consigliere Cioni che non si riteneva per niente soddisfatto delle risposte ricevute e ne evidenziava tutte le inesattezze, l’Assessore Vichi chiedeva ancora di parlare ma nonostante il giusto diniego della Presidente continuava ad esclamare : “sei male informato è tutto regolare. Punto. Buonanotte” e con questa  frase abbandonava la videoconferenza del  Consiglio Comunale

    Terza scorrettezza  : l’Assessore in questione si affrettava forse, nella notte stessa del Consiglio, a dare alla stampa il contenuto del suo intervento senza però allegare il testo della interpellanza  e ovviamente  nemmeno la replica del Consigliere Cioni.

    Ora passiamo nel merito dell’inadeguatezza   dell’Assessore  Vichi partendo da come ha risposto ai quesiti e  come ha elargito sapienza sull’iter burocratico.                                                                                                               I primi due quesiti dell’interpellanza riguardavano:                                            

    - la mancata informazione alla 2° Commissione Consiliare sulle riunioni e sul parere scaturito dalla Commissione Comunale per il Paesaggio;

    - la domanda da parte del Consigliere Paolo Cioni di come mai non gli fosse stata  inviata copia di “tutta la documentazione che da oggi perverrà al Comune di Vicchio riguardante il progetto dell’impianto eolico industriale presentato da AGSM e di tutti gli atti amministrativi (compresi sopralluoghi e indagini) che il Comune ha fatto e farà nel futuro circa il progetto sopra nominato”(testo ripreso dalla richiesta di accesso agli atti protocollata il 09-06-2020.

    L’Assessore Vichi rispondeva che l’Ente  responsabile del procedimento autorizzativo è la Regione. Tutti gli incartamenti devono essere richiesti a quest’ultima. Facciamo notare all’Assessore che gli atti ufficiali, richiesti dalla Regione al Comune di Vicchio, possono essere inviati direttamente alla Regione e poi possono essere consultabili sul sito della stessa ma, tutti gli altri procedimenti e atti svolti dall’apparato amministrativo del Comune (uffici- Commissioni- Consiglio-Giunta), devono essere messi a disposizione non solo dei Consiglieri ma anche di ogni singolo cittadino in nome della trasparenza.

    Il terzo quesito era: come mai  è stato permesso all’ing. Giusti di AGSM (la proponente il progetto) di incontrare in privato nell’ufficio comunale l’Arch. Sabrina Solito (responsabile del Settore Urbanistica- Edilizia Ambiente) nei giorni precedenti la formulazione del parere?, l’Assessore rispondeva : “ vorrei comunicare che si è trattato di una visita dì cortesia, apprezzata dai ns. tecnici perché è servita ad orientarsi/districarsi con una legenda sulle integrazioni sottoposte all’attenzione del post-sospensivo”. Non poteva trovare peggior giustificazione come ha ribadito il Consigliere Cioni; infatti quando la Regione ha richiesto il parere Paesaggistico  a tutti gli Enti, coinvolti nel procedimento ha allegato un file Mappa di AGSM dove erano riportate le integrazioni a tutte le osservazioni di tutti gli Enti. Nel contenuto della richiesta si legge: “Grazie al file  Mappa è perciò possibile, per il Via e per ciascun Ente, rivedere le Richieste avanzate ed individuare per ciascuna a colpo sicuro in quale file andare a leggere la Revisione/Integrazione/Risposta alla richiesta”.

    Ora passiamo ad alcune precisazioni riguardo l’iter autorizzativo che AGSM ha richiesto per il suo progetto (P.A.U.R.-Procedimento-Autorizzativo-Unico-Regionale).                                                                                              Attualmente, per eseguire qualsiasi intervento edilizio in area ‘vincolata paesaggisticamente’, deve essere acquisita l’autorizzazione paesaggistica del Comune come  richiede in questo caso la procedura P.A.U.R.  

    L’Ente locale acquisisce il parere obbligatorio ma non ‘vincolante’ della Commissione Comunale per il Paesaggio (composta da tre ‘esperti’), dopodiché redige una proposta motivata di provvedimento e invia tutta la documentazione alla Soprintendenza.  

    La Soprintendenza, esamina la documentazione, valuta la compatibilità paesaggistica dell’intervento (ai sensi del Piano Paesaggistico Regionale, laddove esiste), e rilascia un parere endoprocedimentale (obbligatorio e ‘vincolante’) indirizzato non al Proponente ma al Comune, il quale a sua volta redige il provvedimento autorizzativo oppure quello  di diniego,

    Nel nostro caso specifico questo avverrà nella conferenza dei Servizi indetta dalla Regione Toscana in data 16/03/2021 nella quale la suddetta autorizzazione dovrà essere acquisita per poi procedere in caso di risposta positiva alla fase successiva di autorizzazione a costruire.

    Pertanto, per quanto sopra, il parere negativo delle due Soprintendenze di Firenze e di Ravenna -Forlì (acquisiti rispettivamente in data 08/02/2021 e 02/02/2021 e visibili sul sito Web della Regione all’indirizzo https://www.regione.toscana.it/-/procedimento-coordinato-e-provvedimento...) è determinante e vincolanterispetto all’esito finale della Conferenza dei Servizi (del prossimo 16 marzo 2021) relativamente alla compatibilità ambientale .

    Ultime considerazioni ma non meno importanti sul lavoro della Commissione per il Paesaggio del Comune di Vicchio per redigere il parere richiesto. I verbali delle quattro riunioni della Commissione  non sono firmati e i primi tre riportano solo la frase:” la Commissione edilizia ha espresso parere in corso di valutazione, per l’emissione del parere saranno convocate altre sedute”. Il quarto verbale riporta: “emissione di Parere Finale” . Non viene mai scritto niente su quali basi si sia elaborato il parere finale e se sia stato votato uniformemente dai 3 componenti.

    Soprattutto: dov’è finito il parere finale che doveva essere redatto e firmato dalla responsabile del procedimento  Dott.ssa Stefania Salti e poi portato  alla Responsabile Settore Urbanistica-Edilizia Ambiente Architetto Sabrina Solito per redigere il resoconto finale da firmare e inviare alla Regione ?

    Come mai la  responsabile del procedimento Dott.ssa Stefania Salti ci risulta  avere, come impiegata, un inquadramento non  idoneo a tale mansione  e non avere ricevuto nessun tipo di nomina ad hoc dalla funzionaria responsabile del Servizio Architetto Sabrina Solito

    Come mai l’Architetto Sabrina Solito inviava  alla Regione insieme al parere paesaggistico anche il parere dal punto di vista urbanistico non richiesto in questo momento del procedimento autorizzativo?

    Riteniamo pertanto che, nel parere espresso dal Comune di Vicchio a differenza di quello emesso dal Comune di Dicomano, vi siano parecchi vizi formali tali da ritenerlo nullo.

                                                                                                                          Movimento 5 Stelle Vicchio

     

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  3. Nota di OV19 in risposta al nuovo PD Vicchio



    Con questa nota Officina Vicchio 19 risponde al comunicato della reggenza PD Vicchio (https://www.devurbe.net/Comunicato-reggenza-PD-Vicchio)

     

    Abbiamo letto il vostro comunicato, quello del nuovo direttivo del PD, e notiamo che avete sentito subito il bisogno di difendere a prescindere il Sindaco.

    - Ci avete accusato di essere massimalisti quando invece il comportamento autoritario e antipolitico, da noi  denunciato, è stato presto reiterato in modo palese e pubblico, sia con una risposta scritta  protocollata, piena di offese, calunnie e minacce, sia verbalmente all'apertura dello scorso Consiglio Comunale. 

    A tal proposito ci piacerebbe invece avere un vostro giudizio, sul merito e sul metodo. 

    Le critiche e il lavoro delle opposizioni devono essere prese come momento di democrazia, di spunto per migliorarsi, non come un'onta o un affronto personale.

    - Vogliamo però chiarire che non è stato criticato nessuno del nuovo direttivo. Noi non possiamo e non vogliamo colpire a prescindere un nuovo gruppo di persone di cui non conosciamo niente, né la loro storia politica precedente, né quali siano i temi che vorranno portare avanti.

    - Noi evidenziamo solo ciò che riteniamo deleterio per Vicchio e i suoi cittadini. Mai abbiamo fatto giochi politici, strumentalizzazioni o tatticismi di opposizione. Il nostro nome è Officina Vicchio 19 “Bene Comune”, ed è il bene comune il nostro scopo, non ripicche, non rancori, come volete dare ad intendere. 

    - Infine viene detto: “cerchiamo di ritornare tutti quanti a confrontarci sui temi che ci interessano da vicino..” Siete nuovi certo, ma ci meraviglia che non abbiate seguito fino ad ora la politica a Vicchio. Noi non abbiamo mai smesso di confrontarci, di collaborare e lavorare insieme per portare avanti tutti temi importanti per il paese, ma soprattutto quei valori di sinistra che a noi stanno tanto a cuore. E tutto questo lo abbiamo fatto attraverso banchini con le altre forze progressiste, raccolta fondi, gruppi di lavoro con i consiglieri, mozioni e tutti gli altri strumenti a nostra disposizione. 

    - Siamo noi che auspichiamo che entriate a far parte di questo clima di collaborazione già instaurato, che ci entriate come un partito critico, libero e indipendente e non come “il Partito del sindaco”.

     

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  4. I disagi telefonici di Vicchio nella trasmissione Agorà

    Puntata di Agorà, trasmissione Rai, con un servizio dedicato ai disagi telefonici in Mugello. Nel servizio vengono intervistati il Sindaco Filippo Carlà e la Consigliera Sabrina Landi.

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  5. "Politici come materia prima" - Sull'eolico ci scrive ancora Tommaso Capasso


    Crinale appenninico sopra Vicchio - foto Devurbe - 

    Ancora il punto di vista di Tommaso Capasso che ci scrive di nuovo.

    Ecco la lettera arrivata alla nostra mail:

    L’ IMPIANTO INDUSTRIALE EOLICO SUL GIOGO DI VILLORE E LE REGOLE DEMOCRATICHE

     

    Il Mugello. Carlo Magno, in un diploma dell’anno 801 alla famiglia Ubaldini, lo chiamava «gioioso paese». Lo storico Brocchi, nel 1747, lo definiva «vaga e deliziosa provincia». Emanuele Repetti, autore del “Dizionario geografico, fisico, storico della Toscana”, lo definiva «paradiso terrestre della Toscana». Lino Chini, in “Storia antica e moderna del Mugello», lo definisce «illustre contrada d’Italia», per poi aggiungere, poco oltre, che tutti i monti che gli si levano intorno sono «fortezza e ornamento».

    Tutto questo risuona nelle orecchie di qualcuno che vuole trasformare i crinali del Mugello nella camera di servizio di una certa società di Verona?

    Purtroppo riteniamo che non gli risuoni per niente, visto come hanno aperto le porte e infranto le regole, fossero anche quelle non scritte, nel far accedere i rappresentanti di quella società alla Commissione Paesaggistica del Comune di Vicchio, che doveva dare il suo parere sulla fattibilità del progetto.

    È come se, in un procedimento giuridico, una delle parti in causa, completamente extra-legem, avvicini il giudice per spiegargli in via confidenziali le sue ragioni.

    Siamo a questi livelli! E l’azione viene anche gaiamente rivendicata! Ma come gira il mondo? Tappeti rossi a chi aggredisce l’ambiente e manganellate a chi lo difende?

    Quando si dice che ormai la politica è asservita ai poteri dell’industria e della finanza, si vuole dire proprio questo, nient’altro. Stiamo assistendo, nel nostro territorio, ai primi segnali di rottura delle regole democratiche, in coincidenza con il promesso arrivo di tanti, tanti soldi.

    Sembra proprio che i politici siano diventati, e si fanno trattare, non si sa perché, alla stregua di una “materia prima” come le altre. Una risorsa da manipolare e da spremere.

    (Ma c’è sempre da sperare che il sole tra i rami, un cespuglio lilla, le cime degli alberi, un colchico occhieggiante tra le foglie, un grillo che non tace, o un sussulto di dignità e coscienza, possano convertire qualcuno sulla strada di Damasco. Ovverosia sulla strada che conduce da qui al 16 marzo, data in cui si pronuncerà la Conferenza dei Servizi). 

    Tommaso Capasso

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  6. "Custodire l'orizzonte" lettera di Andrea Lorini

    Riceviamo e pubblichiamo un'altra riflessione sull'eolico a cura di Andrea Lorini:

     

    Custodire l’orizzonte

     

    Proteggere l’orizzonte, vergine e immutato, non è un semplice computo paesaggistico, ma è liberare il pensiero delle genti che cercano in esso riparo e futuro. 

    Quando si cerca l’ispirazione o anche solo il sollievo, lo sguardo si adagia sull’orizzonte, su quella magica linea che delimita il visibile dall’invisibile, e che ha incantato generazioni di visioni e progetti.

    Se alte colonne e pale ruotanti intercetteranno gli sguardi dell’uomo nei decenni a venire, nessuno sa davvero quanto meno fertile diverrà il grembo della creazione.

    Laddove sorgevano solo monasteri votati all’elevazione spirituale, oggi si fabbricano, incuranti della sacralità di quei luoghi, monumenti al progresso e al fabbisogno economico.

    Quale fotografia può mostrare la decadenza dei nostri tempi più chiaramente di questa?

     

    Le sinuosità maestose del crinale sono il riflesso di divinità celesti — così si diceva un tempo, quando i saggi erano tra noi numerosi e i bambini li ascoltavano. 

    Come i fianchi generosi e accoglienti di una donna, Madre Terra fu così creata con quelle forme, non con altre.

    Le montagne, come ogni forma di paesaggio, furono create da una volontà ben superiore al volere dell’uomo e ben più lungimirante.

    E poiché la forma è sostanza, in essa si cela l’altra metà della verità, che non può essere violata a piacimento, da una visione sedicente “ecologica” ma comunque fallace della tipica superbia della modernità. 

    Un tempo gli Etruschi, che anche in questi luoghi vivevano, dettero al nostro mondo il primo esempio di cosa significasse armonizzare nel paesaggio Uomo e Natura.

    Le dimore costruite a Pitigliano in Maremma, che dal tufo nascono come figli di una stessa madre, son forse frutto di pensieri più audaci e consapevoli?

    Certamente più umili della sfrontatezza di ergere altissime colonne rotanti sulla testa dei più alti esseri tra di noi.

    Da quel tempo, tanti tempi son passati, ma ogni volta, in ogni tempo, il Mugello e Firenze hanno premiato la Bellezza e chi più la sapeva apprezzare.

    Pittori, scultori, architetti e ingegneri, innumerevoli pensatori, che nei volti della Galleria degli Uffizi sono in parte rappresentati, tutti loro hanno sempre faticato per trasmettere ai posteri il valore della Bellezza.

    Per quale lungimirante visione, ditemi, il lascito ai nostri figli di centinaia e centinaia di metri cubi di cemento, incastonati per sempre nella montagna, sono ispirati da una giusta visione ecologica e rinnovabile?

    Non c’è sacrificio più alto dal trovare una soluzione misurata, al luogo e alle necessità di quel luogo, poiché trovare la giusta misura è sempre frutto di grandi fatiche.

    Rifiutare un’opera oggi, non significa rifiutarne un’altra domani.

    Commisurare un’opera per un luogo, non è cosa da farsi se interesse economico e ideologia ambientalista tracciano la via.

    E ai decisori dico, aspettate a decidere, pensate e meditate su quanto di meglio può essere fatto rispetto a ciò che viene oggi promesso.

    E riflettete sui millenni in cui abbiamo convissuto con quelle stesse forme che oggi volete modificare e modellare, forse infatuati — anche solo per una volta — dal sostituirvi a Dio, il solo ad avere l’onere di tracciare l’inviolabile linea dell’orizzonte.

     

    Andrea Lorini

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  7. "Vicchio caput mundi" - OV19 reputa eccessivo l'esborso economico per l'assunzione di un nuovo tecnico.


    - Immagine Google -

    Dal Consiglio Comunale dello scorso 18 febbraio, Officina Vicchio 19 sottolinea un altro punto all'ordine del giorno: quello riguardante l'assunzione di una nuova figura tecnica.

    Di seguito il comunicato:

     

    Nell'ultimo consiglio comunale abbiamo chiesto le motivazioni che hanno spinto la nostra amministrazione ad indire un bando in data 25/11/2020 per la selezione di uno “SPECIALISTA IN ATTIVITA’ TECNICHE E PROGETTUALI - FUNZIONARIO SERVIZI TECNICI” – categoria D – 

    ex art. 110. In sintesi un responsabile per l'Ufficio Tecnico, scelto, tra coloro che hanno fatto domanda, in base al curriculum e ad un semplice colloquio. L'assunzione è a tempo determinato per un anno rinnovabile fino alla fine del mandato del sindaco.

    Al momento dell'emanazione del bando, nel nostro Comune risultavano già presenti due figure tecniche professionali "specialistiche", una cd ex art.110 assegnata al servizio "URBANISTICA EDILIZIA, AMBIENTE" già nominata da questa stessa amministrazione e una figura analoga, part-time, con stessa posizione contrattuale cat. D4, assegnata al servizio di "LAVORI PUBBLICI, MANUTENZIONE DEL PATRIMONIO E PROTEZIONE CIVILE". Quindi non comprendiamo l'esigenza di assumere una nuova figura di responsabilità, visto che le posizioni all'interno dell'organigramma e dell'organizzazione comunale erano già occupate e confermate con deliberazione di Giunta Comunale del 07/01/2021.

    Ma la cosa che ha destato il nostro stupore e la nostra incredulità è stato apprendere che il vincitore del bando, oltre che allo stipendio dovuto come categoria D1 (circa 24.000,00 euro lordi annui), percepirà un'ulteriore indennità di 35.000,00!!!

    Ora permetteteci di spiegare, che nei paesi delle nostre dimensioni, ma anche in paesi di dimensioni  maggiori come ad esempio Borgo San Lorenzo, tali responsabilità vengono coperte da personale a cui viene affidata la P.O. (Posizione Organizzativa) di un servizio amministrativo, che non può, come da Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro superare i 16.000,00 euro di retribuzione oltre allo stipendio.  Ciò non vuol dire che un responsabile debba prendere per forza16.000,00. Si tratta solo di una facoltà, da esercitare a condizione che il capitolo di bilancio ove si finanziano i compensi delle P.O. abbia sufficiente capienza.

    Vogliamo precisare che, essendo un'assunzione ex art 110, quindi non legato al personale dipendente a tempo indeterminato, non ci sono limitazioni di indennità. Ma quello che vogliamo farvi capire è l'inopportunità e l'assurdità di tutta questa operazione. 

    Siamo un comune ancora fortemente in disavanzo che per le sanzioni ricevute, fino all'anno precedente non poteva assumere nuovo personale. Siamo un comune di 8.000 abitanti dove per la mole di lavoro connesso, sarebbe bastata una figura che avesse percepito un'indennità adeguata al suo incarico e non  ricompensata con cifre che raggiungono addirittura le retribuzioni date ai Dirigenti in città come quella di Firenze. 

    Vicchio Caput Mundi.

    Secondo noi il ruolo di responsabile dell'Ufficio Tecnico poteva essere affidato anche con incarico esterno ex art. 110, ad una persona valida (se l'amministrazione non riteneva più adeguate le persone già affidatarie del compito)  ma remunerato con un compenso molto meno oneroso e più consono al ruolo ricoperto e al paese che Vicchio effettivamente è. I soldi risparmiati potevano essere utilizzati in altro modo, oltretutto in Consiglio Comunale non ci è stata data alcuna risposta riguardo quali risorse sono state utilizzate per coprire questa manovra.

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  8. L'appello: "Applicare le norme e salvare il crinale del Giogo di Villore"


    Flashmob in Piazza Giotto del 20 giugno 2020 - foto Devurbe -

    Un gruppo di cittadini ha firmato un appello per fermare la costruzione della centrale eolica sul Giogo di Villore. L'appello sarà inviato anche in Regione Toscana.

    Clicca qui per scaricare il PDF

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  9. "No alla priorità vaccinale a categorie specifiche" - La presa di posizione del Gruppo Consiliare Centrosinistra per Vicchio

    Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Gruppo Consiliare "Centrosinistra per Vicchio" a tema vaccini Covid:

     

    Gruppo Consiliare CentroSinistra per Vicchio

    Vicchio, 09 Marzo 2021

    Comunicato Stampa:

    No alla priorità vaccinale a categorie specifiche;

    Vaccinazione prioritaria alle persone più vulnerabili o esposte al contagio

    Abbiamo appreso con disappunto che la Regione Toscana, seguendo con discrezionalità il piano nazionale di vaccinazione per il COVID-19, ha deciso di aprire tale possibilità a tutti gli iscritti all’Ordine degli avvocati. Pur consapevoli della difficoltà che tale sfida rappresenti e certi che tale professione sia di primaria importanza per il proseguimento della vita democratica del paese, non ci sentiamo di sposare tale decisione.

    Ci appare davanti un quadro dove i cittadini, i lavoratori normali, la classe media vengono sorpassati da classi economiche, professionali o da gruppi di potere per ottenere vantaggi specifici.

    Non critichiamo certo il lavoro degli avvocati, critichiamo la scelta politica di ritenere esso più importante rispetto a chi si cura delle persone più fragili del nostro paese.

    Urliamo forte il bisogno di vaccinare il più velocemente possibile tutti i cittadini e le cittadine, tutte le categorie lavorative e ci auguriamo che non venga mai data priorità a chi conta di più (politicamente o economicamente) ma a chi ne ha veramente bisogno.

    Quella deve essere la priorità, il pensiero al prossimo e a chi è più in difficoltà in questo momento, salute in primis.

    In un contesto come la pandemia facciamo difficoltà ad affermare a cuor leggero che un avvocato rischi di più di un cassiere o di un assistente familiare. Constatiamo però che è stato deciso di vaccinare solo il primo.

    Un ultimo richiamo al comportamento della classe dirigenziale della nostra Regione.

    Una volta stabiliti i criteri per il vaccino, ci aspettiamo che effettivamente queste mansioni siano svolte. Se viene deciso che la priorità ce l’hanno gli avvocati o le avvocate, quella professione deve essere svolta effettivamente.

    Crediamo che nel 2021 sia possibile poter dimostrare quale lavoro venga effettivamente svolto in un determinato momento della propria vita.

    Se poi questa scelta viene presa da una rappresentante politica, una persona delle Istituzioni, e oltretutto rivendicata pubblicamente, noi non ci stiamo.

    Molti cittadini hanno chiesto pubblicamente spiegazioni in merito a tale decisione e noi non facciamo altro che fare da eco a tali richieste.

    Per il bene della Politica e della credibilità di essa, venga tolto ogni dubbio su questa vicenda.

    Se tale professione è effettivamente svolta, che arrivi la smentita, noi lo speriamo di cuore. C’è la necessità di placare i crescenti malumori del paese nei confronti di chi è chiamato a rappresentarlo.

    Se così non fosse allora avremmo preferito che chi amministra si fosse assunto la responsabilità e il coraggio (anch’essa una scelta più o meno condivisibile) nel dire che le donne e gli uomini delle istituzioni sono necessari per la vita di un paese, di una città, di una Regione o dello Stato, e si proceda in quella direzione.

    Ripetiamo, data la scarsità delle dosi è fondamentale la perfetta riuscita del piano vaccinale. Venga data la priorità alle categorie necessarie, i più deboli e chi si cura di loro. Auspichiamo davvero che ogni dose di questo vaccino verrà distribuita seguendo criteri di equità sociale ed economica. Tanto più che, dopo numerose proteste, si è deciso di rivedere i criteri di distribuzione.

    Nei prossimi giorni come Gruppo Consiliare chiederemo alla Regione e agli organi competenti tutti i chiarimenti in merito a tali scelte e auspichiamo un cambio di direzione netto e celere, come sembra stia avvenendo.

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  10. 10.000 euro per gli empori di paese. Il bando regionale attivabile in tutti i comuni "montani"


    - foto Devurbe -

    La Regione Toscana lo scorso 13 gennaio ha emanato un bando per il sostegno degli empori di paese. Si legge dalle finalità del bando  "Con il presente bando la Regione Toscana, nel quadro della strategia nazionale e regionale a favore delle Aree interne e delle politiche regionali a favore dei comuni montani e insulari, intende potenziare l’offerta di prodotti e servizi alla collettività per favorire le condizioni di residenzialità e di qualità della vita.

    L'obiettivo è quello di rivitalizzare le aree marginali con un sostegno mirato alla diversificazione dei servizi/prodotti offerti alle collettività ivi residenti attraverso l’erogazione di un contributo a fondo perduto"

    Di seguito il link con tutte le informazioni dal sito della Regione Toscana https://www.regione.toscana.it/-/aree-interne-montane-e-insulari-nuova-e...à

    qui invece le istruzioni e le modalità per accedere al contributo

    http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/Contenuto.xml?id=5276624...

    Di seguito invece il comunicato del Comune di Vicchio con il commento dell'Ass. Sandra Pieri

    Rivitalizzare le aree marginali con un sostegno mirato alla diversificazione dei servizi/prodotti offerti alle collettività ivi residenti attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto a lavoratori autonomi, micro imprese e Pmi. È questa la finalità del bando per contributi a fondo perduto a favore degli empori di comunità nelle aree interne e montane nel quadro della strategia nazionale e regionale. Il sostegno previsto dal bando consiste in un contributo a fondo perduto, in misura pari a 10.000€, erogato in toto dalla Regione Toscana a condizione che il richiedente si impegni alla realizzazione di “empori di comunità” ovvero strutture polifunzionali a carattere imprenditoriale organizzate per la produzione o commercializzazione di taluni prodotti e l'erogazione di servizi individuati come di interesse per la comunità di riferimento.

    Vicchio, che proprio ha ricevuto alcune manifestazioni di interesse in merito alla creazione di questi empori, ha deliberato di riconoscere come “attivabili” nel territorio del comune  - ai fini della partecipazione al bando -  i seguenti servizi: Prenotazione prelievo ed esami;   Prenotazione visite specialistiche;  Invio resi e-commerce; Ritiro e spedizione pacchi postali; Consegna a domicilio farmaci ed altri presidi sanitari (oltre ovviamente a quelle tradizionali delle botteghe).
    “Grazie a questo bando, commenta l’assessore Sandra Pieri, contiamo di garantire alcuni servizi anche alle famiglie che risiedono in aree distanti dal centro urbano e dalla maggior parte dei servizi ivi presenti. Con la delibera approvata, nella quale abbiamo delineato il quadro di riferimento di quelle attività che riteniamo idonee per il nostro territorio, la Giunta comunale ribadisce la propria vicinanza alla comunità, con l’obiettivo di attivare alcuni servizi che saranno disponibili nelle nostre piccole, ma fondamentali botteghe di frazione, che si renderanno disponibili per la produzione o commercializzazione dei prodotti e l’erogazione dei servizi individuati”.

     

    UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE

     

    Comune di Vicchio

    ufficiostampa@comune.vicchio.fi.it

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