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Perché Devurbe
Informare e coinvolgere la cittadinanza nella vita politico-amministrativa del paese. Il nostro impegno è di fornire tutte le informazioni in nostro possesso, per favorire la partecipazione e la conoscenza della cittadinanza in tutti gli aspetti della vita del paese. L'obiettivo è che il sito diventi luogo di discussione e di proposta oltre che di commento. Partendo dall'oggettività delle notizie date, ognuno potrà formarsi una propria opinione contribuendo così alla creazione di un dibattito aperto. Pensiamo infatti che i cittadini informati siano più liberi di scegliere e di partecipare alla vita politica del paese, oltre che capire i problemi e le difficoltà della vita amministrativa.
Febbraio 2009
Perché Devurbe
Informare e coinvolgere la cittadinanza nella vita politico-amministrativa del paese. Il nostro impegno è di fornire tutte le informazioni in nostro possesso, per favorire la partecipazione e la conoscenza della cittadinanza in tutti gli aspetti della vita del paese. L'obiettivo è che il sito diventi luogo di discussione e di proposta oltre che di commento. Partendo dall'oggettività delle notizie date, ognuno potrà formarsi una propria opinione contribuendo così alla creazione di un dibattito aperto. Pensiamo infatti che i cittadini informati siano più liberi di scegliere e di partecipare alla vita politica del paese, oltre che capire i problemi e le difficoltà della vita amministrativa.
Febbraio 2009
Introduzione
Inviato da Lorenzo Fabbiani il 22 Ottobre, 2014 - 19:18Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale
Introduzione.
Quando nel gennaio 2009 è stato creato il sito www.devurbe.net non era stato pensato in ottica di ricerca. L'obiettivo era quello di muovere l'opinione pubblica su temi importanti quali la politica locale e le elezioni amministrative che di lì a poco avrebbero consegnato al paese di Vicchio il nuovo Sindaco. Solo negli anni seguenti, visto il calo di partecipazione alla cosa pubblica, è nata l'idea di sfruttare questa piattaforma come base per una ricerca analitica sulla partecipazione politica nel web nel micro ambito del paese di Vicchio. La natura di base politica del sito, nasce appunto da l'impostazione stessa di quello che era stato costruito su www.devurbe.net al momento del suo lancio. Una rete di discussione che si incentrava quasi esclusivamente sugli aspetti politico-amministrativi del piccolo paese mugellano.
Questo studio cercherà di capire come e dove la partecipazione si è spostata in questi ultimi anni sul web. La raccolta dei dati sulle abitudini degli utenti, che non vuole essere un'indagine statistica, permette di interrogarci sull'evoluzione della rete in relazione ad una realtà locale come quella presa in esame. L'intreccio di un'analisi empirica con riflessioni e implicazioni sociologiche (Bourdon J., Introduzione ai media, Il Mulino, 2001), affrontando le problematiche del digital divide che inevitabilmente si hanno in piccole comunità più o meno isolate dai grandi centri urbani, ci aiuteranno a capire i movimenti partecipativi degli utenti della rete. Considerato quindi il fatto che esistono due realtà del web in Italia, divise appunto dall'avanzamento tecnologico delle infrastrutture, proveremo a capire se può esistere un solo metro di giudizio per misurare la partecipazione attiva dei cittadini. Differenziando quindi queste due realtà, entreremo nel micro ambito dell'esperienza di www.devurbe.net, analizzeremo i vari aspetti del progetto nato nel 2009 e poi rivisto nel 2014 ponendoci alcune domande. Una fra tutte sarà: cosa è cambiato nel web in questi anni soprattutto dopo la diffusione dei social media? Sembrerebbe infatti che le nuove applicazioni sociali del web possano rimanere in scia a quel cambiamento che è avvenuto con il passaggio dall'era meccanica all'era elettrica. Una consapevolezza globale e una contrattura della percezione del mondo che portano al coinvolgimento dei gruppi sociali (McLuhan M., Capire i media. Gli strumenti del comunicare, Il Saggiatore, 2011.). Anche a livello locale questo sembra essere vero e con l'analisi di un'esperienza concreta proveremo a capire le nuove evoluzioni della partecipazione.
Nel capitolo 1 analizzeremo lo stato attuale del web e le sue evoluzioni, tenendo conto delle differenze che si possono riscontrare partendo dal livello generale, fino a quello micro-locale. Una panoramica conoscitiva sulle tendenze dell'uso del web in politica e fra i cittadini.
In seguito nel capitolo 2, analizzeremo le fasi e le modalità di costruzione del sito www.devurbe.net. Dalla parte grafica alla parte legale, dalle scelte di usabilità ai software utilizzati. Vedremo come i principi dell'open source e del software libero hanno di fatto guidato la realizzazione del sito nell'ottica della condivisione delle informazioni.
Nei capitoli 3 e 4 poi, saranno esposti i dati raccolti in questi anni sulla frequentazione del sito www.devurbe.net, dividendo distintamente due periodi ben definiti: le Amministrative 2009 e le Amministrative 2014. Per una panoramica più ampia saranno esposti anche dei grafici sulla situazione italiana relativa all'uso di internet e dei suoi strumenti.
La parte analitica del capitolo 5 proverà a capire e leggere i dati raccolti in uno studio che questa volta porterà dall'ambito micro-locale al generale, un percorso inverso rispetto al primo capitolo, effettuando una panoramica più articolata grazie alla raccolta di riflessioni sociologiche e filosofiche sulla rete e i suoi utilizzatori. Quali aspetti di questa esperienza possono essere stati deficitari e i punti rilevanti emersi dalla consultazione dei dati visti.
Le conclusioni porteranno inoltre a capire l'importanza che ha avuto lo studio del caso www.devurbe.net, senza il quale non avremmo avuto delle basi numeriche e un riscontro reale per argomentare la seguente tesi.
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1.1 - Panoramica del Web
Inviato da Lorenzo Fabbiani il 22 Ottobre, 2014 - 19:20Questo paragrafo è parte di: "Oltre il web 2.0 - La politica locale e la partecipazione nell'era dei social. Studio di un caso: www.devurbe.net"
Panoramica del web.
Panoramica del web. Già oggi la comunicazione politica in Italia sta mutando, portando i soggetti che ne fanno parte ad usare nuovi metodi per comunicare e coinvolgere i cittadini. I social network hanno scavalcato le tradizionali forme di comunicazione, accorciando e restringendo il differenziale che esisteva nei vecchi media, fra notizia e reazione. L'Italia ha iniziato da poco questa trasformazione, nella campagna elettorale del 2014 abbiamo assistito probabilmente ad una delle prime campagne elettorali social. Alla fine degli anni novanta il sito internet di partito o del singolo candidato, dava l'idea di essere al passo con i tempi, nel corso degli anni, con l'aumentare delle piattaforme digitali, abbiamo assistito ad una progressiva “migrazione dal web 1.0 verso il web sociale e partecipativo, in particolare verso Facebook” (Bentivenga S., Parlamento 2.0. Strategie di comunicazione politica in internet, Franco Angeli, 2012. p.29.).
Per capire l'evoluzione della rete possiamo prendere come riferimento i dati relativi al 2009 degli account di due dei più seguiti social attuali. Twitter nel 2009 era agli albori in Italia e nel gennaio delle stesso anno contava “solo” 6 milioni di utenti (fonte peerreach.com) in tutto il mondo (grafico 1 Fonte http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/tecnologia/social-network/twitt...).
Facebook, già una realtà a livello mondiale, (grafico 2 fonte http://vincos.it/osservatorio-facebook/) iniziava la diffusione di massa in Italia con incrementi dell'ordine di un milione di iscritti al mese in più. Questo processo di crescita dei social, nel corso degli anni, ha favorito definitivamente il passaggio al Web 2.0 anche in Italia. In altri paesi la diffusione della rete, anche grazie agli smartphone, ha accelerato ancora di più questo processo di “mutazione”.
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Per protesta si incatena alle scale del Comune.
Inviato da Lorenzo Fabbiani il 23 Ottobre, 2014 - 12:47"Se necessario dormirò qui"
Pietro Tagliaferri, uno dei titolari della Bottega Arsella, si è incatenato stamani alle scale del Comune di Vicchio in segno di protesta per gli imminenti lavori previsti davanti al suo negozio. "Entro il 1° novembre" - ci spiega Tagliaferri - " saranno posti dei paletti di fronte alla nostra bottega. Lo scopo è quello di non far sostare le auto, che secondo l'Amministrazione ostruirebbero il passaggio dei pedoni diretti al cimitero. Non sarà prevista ne una sosta per scarico merci, ne una sosta a tempo, " - continua Pietro - "in più i paletti saranno posizionati senza ricostruire il marciapiede, pieno di buche e che quando piove si trasforma in un fiume di acqua". La bottega dell'Arsella basa la sua attività principalmente sulla sosta degli avventori che transitano sulla provinciale. Eliminando gli spazi di sosta, le auto non sarebbero più in grado di fermarsi, compromettendo l'attività economica del negozio. "Con la scusa del cimitero"- continua Tagliaferri - " si vuole mettere in ginocchio un'attività. L'amminiistrazione si è mossa male sulla realizzazione della famosa strada di ricongiungimento fra via Rontini e il cimitero (che eliminerebbe il pericolo dei pedoni nel raggiungere il cimitero. ndr) , non è giusto che le mancanze dell'amministrazione ricadano sugli esercizi commerciali."
Cistio: abbattuti oltre 200 olivi. Azione intimidatoria a Vicchio. FOTO
Inviato da Lorenzo Fabbiani il 29 Ottobre, 2014 - 10:54Il fatto risale alla prima settimana di ottobre, ma non è stato stabilito con certezza il giorno in cui è stato consumato il reato. FOTO
Il proprietario del campo, avendo passato alcuni giorni lontano dalla coltivazione, è stato avvertito dai vicini che erano venuti a Vicchio per trascorrere il fine settimana nella casa che confina con l'oliveta. La coltivazione amatoriale di oltre 300 olivi, quasi tutti di una decina di anni, è stata per la maggior parte decimata a colpi di pennato. L'abbattimento delle piante, secondo le prime ricostruzioni, dovrebbe essere stato effettuato di notte con la complicità di diverse persone, difficile infatti pensare che una sola persona possa riuscire nell'impresa in un tempo sufficentemente rapido.
"Un'azione ignobile e vigliacca che fa pensare proprio alle modalità mafiose," - commentano i proprietari del terreno -"non riusciamo a capire le motivazioni che hanno portato a questo atto, che comunque rimangono futili in relazione alla gravità dell'accaduto. Se qualcuno aveva qualcosa da dirci poteva farsi avanti per discuterne da persone civili."
La quantificazione dei danni risulta molto complessa, in quanto ogni olivo è proprio dopo i primi 10 anni di crescita che inizia la vera e propria produzione. Sicuramente, oltre al danno materiale, sono le modalità di esecuzione che lasciano perplessi. Come si può vedere dalle foto, il campo è stato letteralmente raso al suolo.
L'accaduto ci è stato segnalato dall'osservarorio sulle infiltrazioni mafiose nel nostro territorio "Vedo Sento Parlo" (pagina Facebook), ma la notizia in paese è già diversi giorni che circola. Le modalità dell'azione fanno pensare proprio ad un atto intimidatorio in puro stile mafioso. Una regolazione di conti bella e buona figlia di ignoranza e stupidità. La ritorsione verso l'agricoltore amatoriale, che a quanto sembra non era ben visto da qualcuno, ha portato i Carabinieri ad indagare negli ambienti della caccia organizzata.
Impianti sportivi a Vicchio: l'intervista al Presidente dell' A.S.D. Sandro Vignini.
Inviato da Lorenzo Fabbiani il 5 Novembre, 2014 - 11:29Grati: "Il problema è che qui, quando si fanno le cose regolari la gente rimane meravigliata."
Ci siamo ritrovati dopo alcuni mesi dal nostro primo incontro (leggi qui) con il Presidente dell' A.S.D. Sandro Vignini Cesare Grati, per fare il punto della situazione sulla vicenda del cambio di gestione degli impianti sportivi di Vicchio e le relative polemiche che ne sono scaturite. Ne è uscita una lunga intervista che spiega e ricostruisce i passaggi salienti della vicenda.Ridefiniamo cronologicamente i passaggi fondamentali della vicenda dal momento della vittoria nel bando. Ci può spiegare Grati, cosa è successo dopo la vittoria del bando comunale per la gestione degli impianti sportivi del 30 Giugno?
Il Comune il 18 di agosto ci ha assegnato provvisoriamente gli impianti. Avevamo cioè l'accesso agli impianti convivendoli con l'U.S. Vicchio a cui rimanevano intestate le utenze. Abbiamo quindi chiesto il cambio di intestazione delle utenze, luce , gas e acqua, con la procedura tramite bolletta con le volture spettanti all' U.S.Vicchio, tutto questo, lo voglio ricordare, mentre veniva presentato il ricorso al TAR per una sospensiva del bando.
Vi siete attivati per il cambio di intestazione, ma perché allora ci sono stati problemi per luce, acqua e gas?
Il 9 di settembre, dopo la mia richiesta, mi è stato inviato un sms da Giuliano Del Rio (ex Presidente dell'U.S. Vicchio) con il quale mi avvertiva che si sarebbe attivato per questo passaggio delle utenze tramite bollette e che queste erano pronte per essere prelevate presso il Segretario Cerbai. Mi sono attivato per andare a prendere le fotocopie delle bollette da cui ricavare i numeri cliente delle utenze, ma per problemi di orari mi sono presentato dal segretario dell'U.S.Vicchio solo venerdi 12 settembre.
Lì sono stato informato che il 10 era stato staccato il gas, l'11 la luce e il 12 l'acqua.
Quindi vi siete ritrovati al buio senza la possibilità di far allenare i ragazzi?
In realtà la nostra attività è iniziata solo il 15 settembre, inizialmente il distacco delle utenze è stato a discapito dei tesserati dello stesso U.S.Vicchio che si allenavano negli impianti. Prima squadra , Juniores e Allievi. Oltre anche agli amatori che iniziavano gli allenamenti in quel periodo mettendoci fra l'altro in imbarazzo con questi ragazzi che pagavano regolarmente e avevano accordi con noi.
E quando sono state riallacciate le utenze?
Sono dovuto ripartire da zero con tutte le procedure. Fino al 23 settembre di fatto, le utenze non sono tornate fruibili, in quanto per richiedere il distacco di un'utenza devono passare almeno 5 giorni e ulteriori 5 giorni per l'attivazione della nuova utenza dal momento della richiesta.
Quindi i disagi sono ci sono stati anche per i ragazzi della A.S.D Sandro Vignini?
Certo, tutto questo ha creato dei problemi ai bambini che sono dovuti andare a casa a farsi le docce.
Ma adesso la situazione qual è?
Dal 25 settembre siamo ufficialmente la società che gestisce gli impianti del Comune.
Ma le migliorie al campo e alle strutture sono iniziate prima?
Si, in effetti già ad agosto ci siamo ritrovati per ripulire gli ambienti. In questi due tre mesi sono stati ristrutturati 3 spogliatoi su 4 per le squadre, sanificati, imbiancati e sistemati gli arredi. Abbiamo rifatto il marciapiede della palestra, iniziato i lavori con un giardiniere per la riqualificazione del campo in erba, di modo che abbia tutte le cure del caso. E' stata disinfestato il tetto della tribuna dai piccioni e ripulite le gradinate dal guano ed in settimana saranno installate delle reti per far si che i piccioni non ci sostino più. Abbiamo dato in gestione il bar sotto le tribune, il quale sarà aperto il pomeriggio e la sera , sette giorni su sette. Stiamo ultimando i lavori per la predisposizione di una rete WiFi pubblica fruibile da chiunque si trovi in tribuna e pensiamo di essere una delle prime società a farlo. In più abbiamo in progetto di cercare di riseminare il vecchio campo in terra, oltre alla trasformazione del tendone, usato fino ad adesso come ristorante, in una palestra.
Quindi non lo utilizzerete per sagre o cene?
No, questo è un punto fondamentale della nostra gestione. Il tendone è di proprietà del PD Vicchio, con cui abbiamo sottoscritto un contratto annuale in comodato d'uso gratuito. Noi ci impegniamo a mantenerlo in condizioni funzionali e loro ce lo affidano.
Ma perché solo un anno di contratto, il vostro bando non è di durata più lunga?
Si, ma abbiamo deciso per convenienza nostra e dello stesso PD, di rivederci il prossimo anno e ridiscutere il contratto. E' una forma di tutela per entrambe le parti.
Ma torniamo al nuovo utilizzo del tendone.
Sarà ripavimentato e trasformato in palestra per utilizzarlo durante la brutta stagione dai bambini, mentre durante i giorni in cui non sarà sfruttato, sarà messo a disposizioni per mostre mercatini ecc. Ovviamente gratuitamente. Non sarà più utilizzato per sagre o cene di finanziamento, questo perché come detto, la nostra società sportiva vuole collaborare anche con le realtà ristorative del paese. Unica eccezione sarà fatta per le cene interne dell'associazione: solo per gli iscritti e non aperte al pubblico. Nel caso si presentasse l'occasione o l'esigenza di una cena o un pranzo aperto al pubblico, ci appoggeremo a ristoratori del paese per il catering e l'organizzazione, con cui abbiamo dei contratti di collaborazione. Non cerchiamo la concorrenza dei ristoratori siamo una società di calcio, non un ristorante. Niente più sagre quindi.
Veniamo ora alle polemiche che sono nate dopo che la squadra degli Allievi del Vicchio ha trovato i cancelli chiusi. In paese vi si accusa di non voler far giocare il Vicchio nelle strutture del Comune. Come stanno le cose?
Durante questi mesi abbiamo intavolato con l' U.S. Vicchio diverse trattative per l'utilizzo degli impianti, il tutto mediato dall'Amministrazione comunale. Nel bando che ci siamo aggiudicati abbiamo fra l'altro l'obbligo di far giocare tutte le squadre di Vicchio negli impianti, ovviamente se queste corrispondono un affitto regolato da precise tariffe.
Le trattative con il l'U.S.Vicchio quindi non sono andate bene?
La nostra prima proposta è stata quella di un accordo economico di 9000 euro per allenamenti e partite delle tre squadre (Prima Squadra, Allievi e Juniores ndr), con in concessione anche la vecchia sede della società negli stabili del Simone Margheri e la possibilità di organizzare due o tre sagre nel tendone accanto al campo, con l'obbligo di versare parte del ricavato di queste, ovvero mille euro o il 10% degli utili, ad una associazione di volontariato.
Ed è stata accettata?
No, è stata ritenuta una richiesta troppo alta, ed inoltre non erano molto convinti sulla quota da devolvere in beneficenza.
C'è stata un'altra vostra proposta?
Abbiamo deciso di iniziare intanto con una quota di 1200 euro, come parziale acconto della stagione. Ma ci siamo visti accreditare solo 1000 euro. Quindi alla nostra richiesta di tutta la quota pattuita l'accordo è saltato, sentendoci anche dire che: “Vi attaccate a 1200 euro”.
Quindi?
Quindi abbiamo provato un'ulteriore strada che prevedeva il solo affitto di 9000 euro per tutte e tre le squadre per tutto l'anno, ma anche questa volta niente da fare. Di fatto quindi ad oggi (30 ottobre) l'U.S.Vicchio ha usufruito degli impianti con tre squadre per tre mesi, pagando solamente 1000 euro.
Perché le tariffe quali sarebbero?
Ecco, altro punto da chiarire. Le tariffe che sono state definite da Del Rio come “strozzinaggio”, sono quelle decise dal Comune con lo stesso U.S.Vicchio negli anni passati. Certamente se si fossero applicate le tariffe stabilite, solo per questi tre mesi l'U.S.Vicchio sarebbe già in debito con noi di oltre 4000 euro. Per esempio ogni allenamento ha un costo di 50 euro, mentre le partite , a seconda del campo utilizzato, vanno da un minimo di 90 ad un massimo di 150.
Ma torniamo al cancello che hanno trovato chiuso gli Allievi.
Dopo i problemi che vi ho raccontato, abbiamo deciso di inviare delle comunicazioni ufficiali alla società U.S.Vicchio. Tre raccomandate che contenevano, oltre alla richiesta di sgombero di materiali lasciati negli impianti a nostro avviso pericolosi, i solleciti di pagamento. Inoltre nell'ultima raccomandata si avvisava anche che si sarebbe provveduto a cambiare le serrature di porte e cancelli degli impianti, anche perché era uso comune che le chiavi le avessero un po' tutti. Siccome io oltre ad essere il Presidente della società sono anche il responsabile legale, mi è sembrato giusto limitare gli accessi a chi non ne avesse l'autorizzazione. Il cancello chiuso è stata la conseguenza di tutto questo. Da qui in poi abbiamo cominciato a sentirci accusati di non permettere al Vicchio di giocare o allenarsi al campo, buttando fango sul nostro operato. Voglio sottolineare che la A.S.D. Sandro Vignini è nata proprio con lo scopo di creare lo spazio per i ragazzi in strutture fino ad ora inaccessibili ai più. Perché è quello che Vignini avrebbe voluto fare e sentire in paese accostare il nome di Sandro solo a vicende negative ci da fastidio. Sarebbe giusto raccontare anche le cose belle che vengono fatte. Anche perché noi abbiamo agito sempre secondo le regole. Il problema è che qui quando si fanno le cose regolari la gente rimane meravigliata.
Oltre al cancello del campo, ci sono state lamentele anche per i lucchetti trovati alla sede dell'U.S.Vicchio.
Anche la sede veniva utilizzata abusivamente dal 18 di agosto, fra l'altro sfruttando le nostre utenze, e nonostante le nostre raccomandate, nulla è cambiato, quindi abbiamo deciso di riprenderci quello che ci spettava.
Le raccomandate non erano state lette allora?
A quanto pare no, o almeno non tutti ne erano a conoscenza. Dopo le iniziali polemiche abbiamo fatto anche una riunione con i genitori degli Allievi dove erano presenti anche degli “pseudo” consiglieri dell'U.S.Vicchio, a cui abbiamo spiegato come sono andate le cose. Molte famiglie sono rimaste basite dalla situazione che gli abbiamo raccontato, ed in alcuni casi hanno anche rivisto le proprie posizioni. Gli abbiamo infatti letto le tre raccomandate, che nessuno di loro aveva mai visto, e da lì abbiamo provato a riallacciare i rapporti, e questo lo voglio sottolineare, con una mia personale iniziativa dove ho provato a gettare le basi di un nuovo accordo.
Ci spieghi meglio.
Precedentemente a questo ultimo incontro, in una riunione interna con i nostri soci, ci eravamo promessi di troncare le trattative, permettendo solo alle squadre giovanili di usufruire degli impianti. Niente più prima squadra. Ma all'incontro con l'U.S. Vicchio ho cercato di mia iniziativa di riaprire il discorso.
Quindi è stata una decisione personale quella di riaprire la trattativa?
Si, infatti è proprio per questo che ho presentato le dimissioni al consiglio (rigettate poi dallo stesso consiglio, ndr), in quanto ero andato contro a quello che avevamo deciso tutti insieme.
Ma il nuovo accordo allora cosa prevede?
L'accordo, firmato con il nuovo presidente del l'U.S. Vicchio Paolo Castagnoli (il quale prende il posto del dimissionario Giuliano Del Rio, ndr) prevede la cifra di 1200 euro per sanare il debito accumulato in questi mesi, gli incassi futuri della prima squadra e delle altre due squadre versato come contributo per la pulizia e la custodia degli impianti, la sistemazione del Simone Margheri ogni volta sarà utilizzato per giocare e le quote rimanenti delle iscrizione dei ragazzi del 1999 che saranno versate il 31 gennaio 2015. In più gli lasciamo in concessione il bar del Simone Margheri con i relativi incassi. Chiudendo così ogni tipo di debito.
Oltre al discorso economico avete stabilito anche nuove regole se non sbaglio.
Abbiamo chiesto al Vicchio di mettere a costo zero la prima squadra, non potrà avere cioè esborsi economici per quanto riguarda stipendi di giocatori. Questo è un discorso che per noi è fondamentale. Prima di tutto devono venire i ragazzi. Il settore giovanile deve avere gli impianti come punto di forza. Anche in un futuro, quando e se arriveranno prime squadre a giocare a Vicchio, lo dovranno fare con i ragazzi di Vicchio o di altre parti, purché vengano a giocare per la pura passione del gioco e non per un fine economico. Si può tranquillamente ripartire dalla Terza Categoria. Il “blasone” della prima squadra non ha più senso.
Alla fine dei conti quanto dovrà pagare l'U.S.Vicchio per tutto l'anno e per tutte le sue squadre?
All'incirca sui 5000 euro.
Una cifra fortemente ridimensionata.
Si, considerato anche il fatto che l'anno scorso, per esempio, sono state chieste cifre simili solo per le squadre amatoriali.
Con gli amatori invece avete trovato subito un accordo giusto?
Si, ci sono ben tre squadre di amatori che usufruiscono dei nostri impianti e tutte e tre con esigenze differenti. Volevo inoltre precisare, visto che in paese girano accuse verso la nostra società, che la A.S.D. Sandro Vignini è nata proprio per dare spazio a tutti gli amanti del calcio, mettendo al centro di tutto i bambini e i ragazzi. La dimostrazione è proprio la nostra voglia di trovare un accordo con tutti. Al primo anno abbiamo tesserato 101 bambini e addirittura anche 4 bambine, aprendo per la prima volta a Vicchio al calcio femminile. Non vogliamo limitare l'accesso al campo a nessuno.
Trovato l'accordo fra sindacati e Sabo. AUDIO
Inviato da Lorenzo Fabbiani il 7 Novembre, 2014 - 00:55Si conlclude positivamente l'incontro dei lavoratori con l'azienda Sabo di Vicchio. AUDIO
Pubblichiamo di seguito, grazie a Novaradio, l'articolo e l'intervista audio a Yuri Vigiani della FIOM,
FIRENZE – Si è chiusa con la disponibilità della Sabo ammortizzatori all’utilizzo del contratto di solidarietà per 12 mesi, già precedentemente utilizzati, l’incontro tenutosi oggi a Firenze tra i sindacati e la storica azienda con sede a Vicchio, che impiega 35 dipendenti. La vertenza era iniziata con un preannuncio di possibili esuberi e si è conclusa con la disponibilità aziendale.
L’azienda nei giorni corsi aveva annunciato l’intenzione di procedere con 10 esuberi. Per tutto l’incontro i lavoratori hanno svolto un presidio sotto la sede della Provincia.
L’esigenza aziendale di riduzione dei costi finalizzata ad un rilancio programmatico e produttivo è stata accolta dai sindacati e dai lavoratori attraverso un confronto e azioni specifiche sui temi dei volumi produttivi, della riduzione dei premi di produzione e dei buoni pasto. Al termine le istituzioni (Provincia e Comune di Vicchio) si sono dette particolarmente soddisfatte del risultato ottenuto nel quadro della salvaguardia occupazionale e del mantenimento dell’unità produttiva sul territorio.
Sentiamo a questo proposito l’intervista a Yuri Vigiani della Fiom, andata in onda nel corso di “Mugello Week”.
Successo per l'incontro sulla proposta della Consulta dei genitori a Vicchio
Inviato da Lorenzo Fabbiani il 16 Novembre, 2014 - 15:36Vanella: "Ricostruiamo il rapporto genitore-docente"
Si è tenuta mercoledì 12 novembre la prima assemblea pubblica per la costituzione della Consulta dei genitori di Vicchio. Alta la partecipazione da parte dei genitori vicchiesi per un incontro informativo su come la Consulta dei genitori potrebbe inserirsi nel contesto dell'Istituto Comprensivo di Vicchio, dalla scuola dell'infanzia fino alla secondaria. I promotori della serata sono stati gli stessi genitori di alcuni alunni fra cui Margherita Colucci, Andrea Marroncin, Massimo Frilli, Barbara Dreoni e Ilaria Gallori con l'appoggio del Dirigente Giovanni Vanella.
Come opera una Consulta. L'introduzione della serata è stata a cura della Consulta di Scarperia, la quale opera già da diversi anni in collaborazione con l'Istituto Comprensivo di Scarperia-San Piero. In questi anni sono stati attivati dei percorsi di educazione ambientale, informatizzazione e integrazione, con attività collaterali alla didattica che hanno arricchito la scuola e l'esperienza educativa dei ragazzi. Fra i molti temi affrontati, spicca sicuramente, quello dell'integrazione. Come è stato illustrato da un membro stesso della consulta di origini rumene, il coinvolgimento dei ragazzi e dei genitori all'interno della scuola, in una festa "etnica", ha portato ad una effettiva integrazione delle molte etnie che risiedono appunto a Scarperia. La partecipazione all'interno della scuola non si riduce solamete a feste o a mercatini di vario genere, ma viene alimentata attraverso una frequentazione costante degli ambienti scolastici. La scuola quindi viene vissuta anche al di fuori degli orari di lezione, sia dai genitori, sia dai ragazzi. La Consulta nasce quindi con l'intento di collaborare con l'istituto di appartenenza e con il dirigente, andando a colmare quella distanza che si è creata nel sistema scuola fra genitori ed insegnanti. Sotto questi presupposti sono nate nel recente passato, anche le Consulte dei genitori di San Piero, Barberino e Borgo San Lorenzo.
Difficoltà comunicativa. Alcuni genitori intervenuti, hanno esposto allo stesso Dirigente Vanella, alcune perplessità sulla gestione degli stessi spazi delle scuole del territorio vicchiese, non aperte a nuove iniziative proposte dai genitori. Questo appunto è stato l'occasione per una riflessione sulle difficoltà comunicative che esistono fra dirigente, insegnanti e genitori. La consulta quindi dovrebbe riuscire proprio a colmare queste lacune, permettendo ai genitori di dialogare ed interagire con la "scuola" come un unico corpo e non più individualmente.
La situazione di Vicchio. "Negli ultimi anni a Vicchio abbiamo assistito ad un continuo avvicendamento dei dirigenti scolastici" - spiega Colucci -"creando una certa instabilità, favorendo la gestione autonoma da parte degli insegnati che hanno portato avanti le loro idee, andando purtroppo negli anni a consolidare le proprie abitudini nel gestire le attività. Effettivamente"- continua Colucci - " nella scuola di Vicchio non c'è la cultura da parte del corpo insegnante ad aprirsi verso i genitori. Dall'altra parte c'è da dire anche che negli anni la partecipazione dei genitori non è stata molto attiva, limitando le critiche e il coinvolgimento a specifici problemi piuttosto che ad un'azione un po' più ampia".
Le rassicurazioni di Vanella. "I vuoti di potere che si sono creati con le reggenze" - risponde Vanella - "hanno creato dei piccoli poteri all'interno del corpo docente, che vanno scardinati. Non è così semplice, ma io ci sto lavorando. Per esempio l'anno scorso sono stati fatti due mercatini di Natale in due giorni diversi solo perchè i corpi docenti della primaria e della secondaria non andavano d'accordo. Quest'anno, dopo una lunga 'battaglia' in collegio siamo riusciti ad avere un unico mercatino di Natale. Quindi bisogna lavorarci a questo cambiamento, perchè non è semplice far cambiare il pensiero di alcune docenti impostate sulle loro abitudini." - E poi precisa Vanella - "Se il genitore trova il "muro" davanti ad un docente provi a venire a parlare con me. Il rapporto fra genitori e docenti deve essere comunque ricostruito, pechè credo che qualcosa si sia rotto. Lo dico a voi genitori ma lo ripeto continuamente anche ai docenti." - conclude Vanella - " Se un genitore arriva da me, saltando il docente, vuol dire che c'è qualcosa che non ha funzionato. Prima si deve comunicare con il docente e poi in un secondo momento venire da me, altrimenti il docente si sentirà scavalcato."
Il prossimo incontro la costiuzione della Consulta. I molti partecipanti durante la serata hanno lasciato i contatti e le adesioni per partecipare alla nascita della Consulta dei genitori di Vicchio. Chiunque, sottolineano gli organizzatori, ne può far parte.
Devurbe metterà a disposizione il proprio Forum, dove i genitori se lo vorranno potranno mettersi in contatto fra di loro, cliccando nella sezione "Scuola" al link: https://www.devurbe.net/forum
Capitolo 1 - La politica e la rete ai giorni nostri
Inviato da Lorenzo Fabbiani il 17 Novembre, 2014 - 19:26
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