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Ov19 riflette sulle tariffe mensa - Il Comune incasserà di più con la rimodulazione su base ISEE
Inviato da Lorenzo Fabbiani il 17 Febbraio, 2022 - 11:56Il rincaro generale delle tariffe mensa è un dato di fatto per molti comuni del Mugello, l'esternalizzazione dei servizi porta a costi più alti di gestione. Per quanto riguarda Vicchio, la riflessione di Officina Vicchio 19, espone come il ricalcolo delle tariffe in base all'ISEE fa rispariame sul servizio le fasce di reddito più basse ma in generale costa di più ai contribuenti. Da chi usufruisce del servizio mensa, il comune incasserà di più come si vede dalla tabella sotto che riporta nello specifico il numero di contribuenti per fascia di reddito.
fonte "Officina Vicchio 19"
Officina 19 pubblica la sua riflessione e anche la risposta dell'Assessore Sandra Pieri alla loro interrogazione sulle nuove tariffe mensa
Al cospetto della risposta scritta da parte dell'amministrazione comunale alla nostra interrogazione sulle nuove tariffe mensa, vogliamo fare alcune considerazioni numeriche incontestabili, su come al momento molte famiglie si siano viste aumentare la retta e come il comune abbia aumentato i propri gettiti.
Dai vecchi 3.85 euro (prezzo senza agevolazione del secondo figlio) che erano un prezzo fisso uguale per tutti, siamo passati a un esonero per quanto riguarda i casi di redditi tra 0-6000 euro segnalati dall’assistente sociale, un risparmio di 1,35 euro per la stessa fascia non segnalata, un risparmio di 80 cent per la fascia 6000-12000 e un risparmio di 25 cent per la fascia 12000-18000.
Per quanto riguarda le altre fasce, si nota un aumento anche considerevole.
Questo infatti si quantifica in 30 cent per la fascia 18000-24000, 85 cent per la fascia 24000-30000 e 1 euro e 45 cent per chi eccede i 30000 euro o non presenta la certificazione ISEE.
Lasciamo a voi le valutazioni che riterrete più opportune, dal canto nostro non ci resta che verificare come il rincaro abbia riguardato la maggioranza delle famiglie, sia quelle con fasce tra i 18000 euro (che non sono di certo considerabili volumi da redditi da ricchi) sia coloro che non hanno comunicato l’ISEE. Ben vengano le riduzioni per chi ha meno possibilità, tuttavia sarebbe opportuno mantenere prezzi calmierati per coloro che non sono rientrati nelle nuove agevolazioni, coprendo maggiormente con risorse comunali, per non gravare ulteriormente sui conti delle famiglie già abbastanza provati da pandemia e rincaro utenze domestiche.
Gruppo consiliare Officina Vicchio 19
Rimane la situazione di degrado davanti a scuola: area non sicura.
Inviato da Lorenzo Fabbiani il 25 Febbraio, 2022 - 08:39
Area di fronte alla Scuola dell'Infanzia - foto devurbe -
L'area sarà soggetta ad un intervento di riqualificazione, ma da oltre un anno permane la situazione di degrado.
La situazione di fronte alla Scuola dell'Infanzia rimane invariata. L'area non delimitata presenta ancora le problematiche segnalate da diversi genitori più di un anno fa: materiali di cantiere abbandonati, recinzione collassata e rifiuti sparsi. La vicinanza con la scuola crea una situazione di pericolo visto che bambini e ragazzi hanno libero accesso all'area dove sono presenti materiali non messi in sicurezza. Lo scorso anno il Comune era intervenuto chiudendo il cancello dell'area con un lucchetto e rimuovendo alcuni materiali, ma l'intervento non è stato conlcuso.
In via Montessori, proprio in quell'area, è previsto un piano di interventi rientrate nel PINQuA, programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare attraverso il quale vengono messi a disposizione di Regioni, Comuni e Città Metropolitane fondi per riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale. Prevista la nuova caserma dei carabinieri, un nuovo parcheggio, edilizia residenziale e una nuova viabilità che dovrebbe ricongiungere la zona con il viale della Mirandola.
Prossimamente dovrebbe partire il progetto esecutivo. Proprio in questi giorni gli uffici comunali ci stanno lavorando e a breve l'argomento approderà anche in Consiglio Comunale.
Link sull'argomento trattato:
https://www.devurbe.net/Degrado-davanti-a-scuola
https://www.devurbe.net/Intervento-Comune-cantiere-abbandonato
http://met.provincia.fi.it/news.aspx?n=343503
- foto devurbe -
- foto devurbe -
OV19: "Dov'è la manutenzione promessa dal Sindaco?"
Inviato da Lorenzo Fabbiani il 4 Marzo, 2022 - 21:45La nota di Officina Vicchio 19 sulla situazione della ciclabile di Vicchio:
Mesi di rinvii
Mesi di promesse
25000€ arrivati e destinati a ripristinare i ponti della ciclabile e questo è il risultato, tavole da cantiere e ancora zone pericolose.
Quello che doveva essere fatto entro fine febbraio, come ci era stato risposto dal sindaco ad una nostra interrogazione in merito ai lavori, lo potete tastare con mano.
Officina Vicchio 19
I ponti della ciclabile - foto OV19 -
Eolico: fissata la riunione per il ricorso della Soprintendenza. Ecco i passi del ricorso al Consiglio dei Ministri.
Inviato da Lorenzo Fabbiani il 5 Marzo, 2022 - 17:09Come si apprende dall’annuncio pubblicato sulla pagina Facebook del primo cittadino di Dicomano Stefano Passiatore, lunedì 7 marzo si terrà presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la riunione per il ricorso della Soprintendenza di Firenze sul progetto eolico Villore/Corella:
Pagina facebook del Sindaco di Dicomano Stefano Passiatore
La Soprintendenza di Firenze con il suo “dissenso qualificato” in sede di conferenza dei servizi ha innescato un processo che porterà la questione direttamente al Consiglio dei Ministri. Sarà lo stesso Ministro della Cultura, di cui la Soprintendenza è dipendente, a presentare l’opposizione al Presidente Del Consiglio dei Ministri.
Cosa si intende per “dissenso qualificato”:
La Corte Costituzionale 85/2013 (caso ILVA) ha sottolineato che “La qualificazione come ‘primari' dei valori dell'ambiente e della salute, significa pertanto che gli stessi non possono essere sacrificati ad altri interessi, ancorché costituzionalmente tutelati, non già che gli stessi siano posti alla sommità di un ordine gerarchico assoluto. Il punto di equilibrio, proprio perché dinamico e non prefissato in anticipo, deve essere valutato — dal legislatore della statuizione delle norme e dal giudice delle leggi in sede di controllo — secondo criteri di proporzionalità e di ragionevolezza, tali da non consentire un sacrificio del solo nucleo essenziale “
In questo caso, dato il dissenso dell’ente che vigila di fatto sui temi espressi e citati dalla Corte Costituzionale, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, indice una riunione con la partecipazione delle amministrazioni che hanno espresso il dissenso e delle altre amministrazioni che hanno partecipato alla conferenza dei servizi (riunione a cui fa riferimento Passiatore).
In tale riunione (o più riunioni) i partecipanti formulano proposte, in attuazione del principio di leale collaborazione, per l'individuazione di una soluzione condivisa, che sostituisca l’esito della conferenza dei servizi con i medesimi successivi effetti.
Qualora all'esito delle riunioni sia raggiunta un’intesa tra le amministrazioni partecipanti, l'amministrazione procedente adotta una nuova determinazione.
Se invece dopo le suddette riunioni, e comunque non oltre quindici giorni dall’ultima, l’intesa non sia raggiunta, la questione è rimessa al Consiglio dei Ministri.
Il Consiglio dei Ministri a questo punto discuterà la questione alla prima riunione utile, dove possono partecipare i Presidenti delle regioni interessate, ed avrà diverse opzioni:
- nel caso non accolga l'opposizione, la determinazione motivata di conclusione della conferenza dei servizi torna ad acquisire efficacia, confermando in questo caso quanto uscito dalla conferenza dei servizi.
- nel caso invece accolga pienamente o parzialmente l'opposizione della Soprintendenza e il ricorso amministrativo, procederà a modificare di conseguenza il contenuto della determinazione della conferenza dei servizi, deliberando così una nuova soluzione.
Riferimenti:
Linee guida operative per la rimessione al Consiglio dei Ministri
https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?anno=2013&numero=85
Il Mugello, le turbine eoliche, la guerra.
Inviato da Paolo Chiappe il 10 Marzo, 2022 - 22:25Il progetto incombente di un grande impianto eolico sul crinale del Giogo di Villore ha fatto cominciare sul serio nel Mugello un dibattito sulla questione energetica e sulla crisi climatica.
Ed è un bene che questi temi si affrontino considerando tutta la crisi ambientale di cui il riscaldamento planetario è un aspetto, per poi di nuovo rivolgerci a ciò che abbiamo vicino.
Dentro la crisi ambientale si pone infatti anche la questione del futuro della montagna, quindi delle dorsali appenniniche che sono un fascio di corridoi ecologici, da nord a sud, con una distesa di suolo organico, pascoli residui, zone aperte importanti per i rapaci e altre specie e una massa di boschi maturi che assorbono CO2 e che compensano in parte le emissioni e la cementificazione delle piane, e sono fonte di ricreazione spirituale e di benessere direttamente proporzionale al loro grado di naturalità. Inoltre la montagna è il luogo di accumulo e deflusso dell’acqua dolce.
Ora per l’industria dell’eolico questa riserva di naturalità diventa una potenziale sede di infrastrutture.
Ogni progetto eolico è corredato da studi nei quali si sostiene che gli impatti di ogni tipo rispetteranno i limiti previsti dalle norme. In realtà, come si nota nel caso Giogo, di fronte alle obiezioni critiche viene messa in campo la sola e vera motivazione strategica: costruire impianti di rinnovabili è l’unico modo per salvare il pianeta dalla crisi climatica. L’obiettivo di decarbonizzare passa avanti a tutte le considerazioni sugli impatti locali. L’argomento fa presa in quanto soluzione puramente tecnica, perfino elementare, e che alimenta l’ottimismo per la continuazione della crescita senza più ricadute negative per l’ambiente. Ma l’uso delle energie rinnovabili fa parte di una strategia corretta di sostenibilità solo se gli impianti stessi sono, uno per uno, sostenibili. La fiducia assoluta nelle energie rinnovabili come soluzione suprema e unica dei problemi ambientali rischia invece di essere una nuova forma di tecnofilia, che aggiunge ulteriori fattori di impatto negativo e di sofferenza, scambiati per soluzioni.
Lo studio del problema ambientale ed energetico fatto a partire dal caso Giogo mi spinge a sintetizzare qui alcune considerazioni.
Ma prima è necessario un cenno alle conseguenze proprio anche per il futuro dell’Appennino di quanto sta succedendo negli ultimi giorni, non solo con la guerra in Ucraina, ma anche con la crisi del prezzo del gas che l’ha preceduta e preparata. L’Unione Europea rinuncia alla sua visione del “tutto rinnovabili” (che peraltro metteva un po’ tra parentesi l’esistenza delle centrali nucleari in Europa e soprattutto in Francia) e introduce invece il principio che possano essere inserite nei piani dei prossimi decenni anche le centrali a gas e riaccolta ufficialmente l’energia nucleare, ridenominando entrambe eufemisticamente “energie di transizione”. Infatti, in conseguenza della crisi dei prezzi e della guerra, gli Stati e le varie aree geopolitiche compresa l’Unione Europea tornano a mettere ormai al primo posto l’autonomia strategica e ciò per motivi sia economici che militari. Risulta sempre più evidente, e non c’è però da rallegrarsene, che ciò verso cui si va non è un processo di sostituzione delle fonti rinnovabili alle fonti fossili e nucleari, piuttosto assisteremo sempre di più a una rincorsa dei vari attori in campo all’addizionamento di tutte le fonti disponibili, legna carbone gas petrolio nucleare rinnovabili, senza prevedere alcun limite alla crescita del fabbisogno di energia e in particolare di energia elettrica, anche perché si cerca di rilanciare il settore auto con i modelli elettrici di trasporto individuale che nulla hanno a che fare con la sostenibilità complessiva del sistema di trasporti, ma come tanti altri oggetti e servizi vengono venduti con il prefisso eco.
La nuova corsa agli armamenti poi fa carta straccia di tanti buoni propositi perché la produzione di armamenti e l’esistenza stessa degli eserciti, anche mentre non combattono, costituisce una delle maggiori fonti di consumo di materiali e di energia ed è grave causa di inquinamento.
Gli industriali del settore sfruttano naturalmente l’occasione di crisi dei prezzi energetici e di guerra per chiedere ulteriori semplificazioni e accelerazioni delle procedure di approvazione degli impianti. Pagine intere sui giornali di questi giorni lasciano senza contraddittorio la parola a questi personaggi che rappresentano interessi industriali e finanziari energetici tra i quali non è possibile distinguere i “buoni” costruttori di rinnovabili dai “cattivi” rappresentanti del fossile, perché sono spesso le stesse persone, basta pensare che la stessa ENI con la sua fondazione fa parte ormai della Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile e come vedremo più avanti la produzione elettrica da gas (e l’estrazione quindi di gas) è al momento inscindibile dalla produzione elettrica da rinnovabili.
Una grande lucidità di tutti serve in questo momento affinché i crinali dell’Appennino non debbano diventare vittima, per sempre, delle tensioni del mercato energetico, dei grandi interessi in campo e delle affrettate decisioni imposte in un clima di emergenza.
1. COMPLESSITA’
E’ necessario tener presente non solo un aspetto, quello più citato (il riscaldamento globale) ma tutti gli aspetti (interagenti) della crisi ecologica creata dalla specie umana: riscaldamento globale, acidificazione degli oceani, riduzione della fascia di ozono, immissione di azoto e fosforo nell’agricoltura, uso eccessivo delle risorse idriche, cambiamenti nell’uso dei suoli (tra cui la deforestazione) diffusione atmosferica di inquinanti fisici e chimici. Non ha senso intervenire su un aspetto se l’intervento avviene al prezzo di un peggioramento di altri aspetti della crisi, e si deve tenere conto delle interazioni.
2. IMPATTO CLIMATICO DEL SETTORE ENERGETICO
Il contributo diretto del settore energetico (elettricità e calore) alla produzione di gas climalteranti è di circa il 25% quindi è alto, ma è simile a quello dei settori industriale e agricolo, quest’ultimo comprendente le emissioni di metano degli allevamenti e le emissioni causate dalla attività forestale. Domina spesso invece una narrazione semplificante che riduce il problema ecologico al solo fattore del riscaldamento climatico, e che riduce il problema dei gas climalteranti alle sole emissioni del settore energetico.
3. OBIETTIVI EUROPEI
L’Unione Europea si è (o si era?) data l’obiettivo della neutralità climatica per il 2050 e per raggiungere questo obiettivo è previsto anche un contenimento delle trasformazioni del suolo, e in particolare l’estensione fino al 30 % delle aree protette, cioè la difesa della naturalità residua. Il progetto Giogo cade appunto in una area di tale pregio naturalistico da essere vocata alla istituzione di nuove zone protette (la “Zona di Reperimento A05”), ovviamente questa vocazione verrebbe annullata dalla inserzione di un impianto industriale.
4. LIMITI TECNOLOGICI DELLE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE
La produzione ha carattere intermittente e aleatorio e non esistono soluzioni soddisfacenti al problema dello stoccaggio dell’energia; l’intermittenza al momento viene compensate mantenendo collegata alla rete una riserva di potenza costituita da impianti ad accensione rapida, di solito alimentati da gas naturale.
La quantità di materiali e di spazio richiesta dalle centrali a energia rinnovabile è molto maggiore rispetto a quelle tradizionali, a parità di energia prodotta; si pone il problema dello smaltimento e del riciclo di tutti i pannelli e pale. Si pone soprattutto il problema dell’intensificazione dell’attività mineraria, con tutte le sue pesanti conseguenze, e si prospetta la creazione di nuove forme di dipendenza per le materie prime dai paesi che possiedono riserve di rame e terre rare.
5. GLI INCENTIVI E I PROFITTI DELL’EOLICO
I “certificati verdi” garantivano e garantiscono tuttora alle rinnovabili installate fino al 2011 attraverso meccanismi complicati in sostanza un tanto a kwh prodotto, i grandi impianti eolici costruiti dal 2012 in poi godono di incentivi sotto forma di garanzie di prezzo, nelle intenzioni decrescenti, a cui si accede attraverso aste competitive. Ma è probabile che i gestori degli impianti che entreranno in funzione nel prossimo periodo non abbiano nemmeno interesse a partecipare a questo tipo di incentivazione e preferiscano optare per il libero prezzo di mercato perché la crescita drammatica del prezzo del gas permette di vendere sulla borsa elettrica telematica l’energia da loro prodotta a un prezzo appena leggermente inferiore a quello del gas naturale stesso. E’ una falsa notizia quella che la costruzione di impianti di energia rinnovabile faccia diminuire ilo prezzo della componente energia, almeno nel breve periodo non diminuiscono i prezzi bensì crescono i profitti delle rinnovabili, anche se gli impianti di prossima costruzione dovranno scontare i maggiori costo dovuto all’aumento di prezzo delle materie prime. E’ inevitabile che sia così dato che la pianificazione degli impianti e la proprietà della corrente prodotta non sono in mano pubblica a causa dello schema liberista e privatizzatore delle risorse energetiche adottato dall’Unione Europea.
In conclusione le energie rinnovabili vanno installate nei modi e nelle dosi giuste. Questo si può fare solo se c’è consapevolezza dei loro inevitabili impatti e dei loro limiti tecnologici, se si riconoscono gli interessi economici che ci stanno dietro. E’ richiesto studio e lotta per ottenere una buona e trasparente informazione, condizioni per non essere di nuovo manipolati sul tema della transizione energetica così come siamo stati manipolati e bendati nei decenni delle magnifiche e progressive sorti dell’energia fossile e nucleare.
Consiglio Comunale del 14 marzo, ecco tutti i temi.
Inviato da Lorenzo Fabbiani il 14 Marzo, 2022 - 09:45Articolato Consiglio Comunale quello del 14 marzo alle ore 19:00 che vedrà molti temi all'ordine del giorno. Di seguito il link per collegarsi ed assistere in diretta e tutti gli argomenti che verranno tratti:
https://meet.goto.com/451666341
il CONSIGLIO COMUNALE è convocato
in seduta straordinaria di prima convocazione
lunedì 14 marzo 2022 ore 19
La seduta è pubblica esclusivamente per via telematica
E’ possibile partecipare alla riunione da computer, tablet o smartphone
collegandosi al seguente link:https://meet.goto.com/451666341
ORDINE DEL GIORNO
1. COMUNICAZIONI AI SENSI DEGLI ARTT. 24, 25, 25-BIS DEL REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE E DOMANDE DI ATTUALITA’-proposta C.C. n. 10-2022
2. APPROVAZIONE VERBALI SEDUTE CONSILIARI PRECEDENTI DEL 28-12-2020; 30-12-2020; 31-03-2021; 29-04-2021; 29-07-2021; 28-10-2021; 30-11-2021; 28-12-2021; 27-01-2022 - proposta C.C. n. 19-2022
3. RATIFICA DELLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 1 DEL 17/02/2022 AVENTE AD OGGETTO: BILANCIO DI PREVISIONE 2022-2024 – I° VARIAZIONE AL BILANCIO -proposta C.C. n.12-2022
4. INTERROGAZIONE CON RISPOSTA SCRITTA PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE OFFICINA VICCH19 AVENTE PER OGGETTO: ATTI VANDALICI - proposta C.C. n. 20-2022
5. INTERROGAZIONE CON RISPOSTA SCRITTA PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE OFFICINA VICCH19 AVENTE PER OGGETTO: BANDI PNRR - proposta C.C. n. 21-2022
6. INTERROGAZIONE CON RISPOSTA SCRITTA PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE OFFICINA VICCH19 AVENTE PER OGGETTO: CONTRIBUTO PISCINA E AREA SOSTA - proposta C.C. n. 22-2022
7. INTERROGAZIONE CON RISPOSTA SCRITTA PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE OFFICINA VICCH19 AVENTE PER OGGETTO: ISEE MENSA - proposta C.C. n. 23-2022
8. MOZIONE PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE OFFICINA VICCH19 AVENTE PER OGGETTO: INTERVENTI ATTI A CALMIERARE I COSTI DEI CARBURANTI - proposta C.C. n. 24-2022
9. MOZIONE PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE MOVIMENTO 5 STELLE AVENTE PER OGGETTO: CORRETTO CALCOLO IN BILANCIO AMBIENTALE DEI COSTI DERIVANTI DA CONSUMO DI SUOLO - proposta C.C. n. 25-2022
10. MOZIONE PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE CENTROSINISTRA PER VICCHIO AVENTE PER OGGETTO: ORTOFRUTTICOLA DEL MUGELLO DI MARRADI E DELOCALIZZAZIONI AZIENDALI: AZIONI NECESSARIE PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DELLE REALTA' ECONOMICHE E PRODUTTIVE DELLE AREE INTERNE - proposta C.C. n. 26-2022
11. DISAPPLICAZIONE SANZIONI PER TARDIVO PAGAMENTO CANONE UNICO PATRIMONIALE PER IL PRIMO ANNO - proposta C.C. n. 9-2022
12. APPROVAZIONE REGOLAMENTO CONSULTA TEMATICA SCUOLA E DIRITTO ALLO STUDIO - proposta C.C. n. 11-2022
13. APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA MENSA - proposta C.C. n. 16-2022
14. APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL TRASPORTO SCOLASTICO - proposta C.C. n. 17-2022
15. APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO PRE E POST SCUOLA - proposta C. C. N. 18-2022
16. EDIFICIO DENOMINATO "TORRE CERCHIAI" DI PRORPIETA' PRIVATA - ACCETTAZIONE DONAZIONE - proposta C.C. n. 14-2022
17. PIANO TRIENNALE OPERE PUBBLICHE 2022-2024 E PIANO ANNUALE 2022 - VARIAZIONE AL PIANO ANNUALE 2022 - proposta C.C. n. 13-2022
18. APPROVAZIONE DEL PROGETTO DEFINITIVO DI UN EDIFICIO DA DESTINARE A CASERMA DEI CARABINIERI E RELATIVE OPERE DI URBANIZZAZIONE - CONTESTUALE ADOZIONE DI VARIANTE AL P.O.C AI SENSI DELL'ART. 34 DELLA L.R. 65/2014 - proposta C.C. n. 15-2022
Al via il progetto della nuova caserma. Carlà si rammarica e non capisce l'astensione delle opposizioni.
Inviato da Lorenzo Fabbiani il 16 Marzo, 2022 - 12:07
foto tratta da okmugello.it
Nel Consiglio Comunale del 14 marzo è stato approvato dalla maggioranza il progetto per la realizzazione della nuova caserma dei carabinieri che sorgerà in zona Scuola dell'Infanzia e facente parte del più ampio progetto PINQuA che attingerà a fondi nazionali per riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale. Le opposizioni di Vicchio Cinquestelle e Officina 19 si sono astenute. Il Sindaco ha espresso rammarico con una nota diffusa sulla stampa locale:
"Desta stupore, e lo dico senza polemica ma piuttosto con rammarico, il voto d'astensione sia del Movimento 5 Stelle che della lista Officina 19 bene comune. La costruzione di una caserma ha un significato culturale, sociale e di sicurezza per tutti, valori comuni non negoziabili.
La costruzione della nuova caserma è un impegno che ci siamo assunti con i cittadini e che vogliamo mantenere per costruire Vicchio del futuro!"
Le opposizioni hanno risposto al primo cittadino spiegando la loro posizione. Di seguito la nota di Officina 19:
Abbiamo letto la nota del sindaco Carlà Campa, riguardante la nostra astensione in consiglio sugli atti riguardanti la nuova caserma dei carabinieri, nella quale si dice stupito e rammaricato.
Strano che si stupisca della non partecipazione al voto di una parte politica che non è stata interpellata sul progetto, non potendo né valutarlo in itinere e eventualmente suggerire indicazioni o pareri e si è vista proporre il piano definitivo.
Di questo progetto, sicuramente discusso da tempo nel nostro paese, vi sono aspetti che ci preoccupano, tra i quali spiccano sicuramente il costo (prima stimato in 1,2 milioni e già lievitato a 1,4 e parliamo solo di costi preventivati, suscettibili a ulteriori aumenti) e il fatto che sia interamente coperto da mutuo che il nostro comune contrarrà, quindi interamente a carico della cittadinanza.
Nonostante reputiamo molto importante una sistemazione dei Carabinieri più consona e al passo coi tempi rispetto a quella attuale, non abbiamo voluto apporre la nostra firma su una cifra ancora così aleatoria che andrà ancora ad aggravare la nostra situazione debitoria. Abbiamo comunque scelto di astenerci, invece di votare contrari, aspetto che il sindaco pare non aver colto, proprio perché è un aspetto, quello della sicurezza, che riguarda la collettività,
sicuramente dal punto di vista della sicurezza, non capiamo quale sia dal punto di vista culturale.
Interviene anche Paolo Cioni che abbiamo raggiunto telefonicamente, capogruppo dei Cinquestelle in consiglio:
La nostra astensione al voto sulla nuova caserma dei carabinieri, ha le stesse motivazioni esposte da Officina 19. Anche noi non siamo stati interpellati durante la realizzazione del progetto e quindi non abbiamo avuto modo di valutarlo a fondo.
L'area da tempo necessita di una riqualificazione, soprattutto per il cantiere che da anni è in stato di abbandono, ma nel consiglio non c'è stato alcun riferimento alla messa in sicurezza del cantiere abbandonato. (Rimane la situazione di degrado davanti a scuola: area non sicura.)
Il cantiere davanti a scuola
Eolico - Due appuntamenti per le ragioni del sì e del no
Inviato da Lorenzo Fabbiani il 1 Aprile, 2022 - 12:51Fine settimana denso per la discussione sull'eolico Villore-Corella in attesa della decisione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Questa sera (venerdì 1 aprile) alle 19:00 ci sarà una diretta sulla piattaforma Facebook "Machiavelli - Centro Studi Politici e Strategici" (Il pensatoio della destra), dove interverranno in diretta Cecilia Cappelletti (Consigliere metropolitano di Firenze, Lega), Marco Giusti (Direttore Ingegneria e ricerca di AGSM AIM) e Claudio Scarpelli (già Sindaco di Firenzuola). Modera Andrea Bandinelli (Centro Studi Machiavelli). Ecco il link alla pagina Facebook
Domani 2 aprile dalle ore 15:00 a Dicomano presso gli Ex Macelli, si terrà una tavola rotonda dal titolo "IMPIANTO EOLICO SULL’APPENNINO MUGELLANO Tra propaganda e realtà" per fare il punto della situazione dell'iter burocratico del progetto eolico. Interverranno fra gli altri la senatrice Laura Montevecchi, attuale Segretario della Commissione beni culturali, Marco Grondacci e del presidente di Italia Nostra Firenze Leonardo Rombai preceduti da Laura Barlotti consigliere del comune di Dicomano.
L'iniziativa è organizzata dalle associazioni Italia Nostra, DicomanocheVerrà, Attoprimo, Mugello In Movimento, Wilderness, Movimento per la Terra, Rete dei Difensori del Verde Pubblico, Cai Regione Toscana. Di seguito e in allegato il comunicato stampa
Mugello, 31.3.2022
IMPIANTO EOLICO SULL’APPENNINO MUGELLANO
Tra propaganda e realtà
Sabato 2 aprile dalle ore 15,00 a Dicomano, presso gli Ex Macelli si terrà una tavola rotonda per fare il punto della situazione dopo l’opposizione formulata dalla Soprintendenza fiorentina contraria alla decisione favorevole della Regione Toscana al progetto dell’impianto eolico. Progetto che ora è all’esame del Coniglio dei Ministri. Nel frattempo verrà comunque presentato il ricorso al tribunale amministrativo da Italia Nostra, insieme alle tante Associazioni che hanno condiviso la contrarietà all’impianto. Il ricorso è possibile grazie ai tanti contributi dei cittadini: la somma raccolta è di circa 9.000 euro.
Sono previsti a tal proposito l’intervento dell’avvocato Marco Grondacci e del presidente di Italia Nostra Firenze Leonardo Rombai preceduti da Laura Barlotti consigliere del comune di Dicomano
Si farà il punto sulle gravi criticità del progetto sotto il profilo geologico con Marco Bastogi del Club Alpino Regione Toscana e ambientale con Alessandro Bottacci già direttore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Cristiano Manni Italian Nostra Toscana esperto in biodiversità, Gianfranco Bracci saggista e guida ambientale, Iacopo Angelini della Associazione Altura che segue con il gps i voli sull’Appennino mugellano dell’acquila reale più famosa d’Italia.
Non mancheranno interventi di amministratori come la senatrice Laura Montevecchi, attuale Segretario della Commissione beni culturali e di Giulia Gibertoni Consigliere della Emilia Romagna che potrà raccontare la situazione al di là del versante appenninico.
Enzo Cripezzi di Italia Nostra e LIPU porterà l’esempio della devastazione del territorio, ambiente naturale e paesaggio della Puglia dovuto alla installazione di oltre mille pale eoliche senza risolvere il problema energetico. Paolo Chiappe evidenzierà le false promesse sui benefici diretti ai cittadini di Vicchio, Dicomano e del Mugello derivanti dalla realizzazione dell’impianto. Non mancherà infine l’intervento del filosofo Valter Bucelli di Atto Primo.
L'iniziativa è organizzata dalle associazioni Italia Nostra, DicomanocheVerrà, Attoprimo, Mugello In Movimento, Wilderness, Movimento per la Terra, Rete dei Difensori del Verde Pubblico, Cai Regione Toscana
Eolico - Presentato il ricorso al T.A.R.
Inviato da Lorenzo Fabbiani il 20 Aprile, 2022 - 19:12Il comunicato stampa congiunto delle associazioni firmatarie del ricorso al T.A.R., Italia Nostra Nazionale e Club Alpino Sezione Firenze:
EOLICO NEL MUGELLO: PRESENTATO RICORSO AL T.A.R
20 aprile 2022
Nella giornata di ieri 19 aprile 2022 le associazioni Italia Nostra Nazionale e Club Alpino Italiano sez. di Firenze, con l'assistenza legale dell'avv. Piera Sommovigo e del dott. Marco Grondacci giurista ambientale, hanno depositato il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale contro la Regione Toscana con la richiesta di annullamento di tutti gli atti di approvazione del progetto di impianto eolico sull'appennino mugellano.
La decisione di procedere con il ricorso al TAR è maturata da tempo tra le tante associazioni, comitati e cittadini contrari alla devastante realizzazione dell'impianto eolico industriale sul crinale in un ambiente fragile e ancora incontaminato, ricco di foreste e di biodiversità al confine con il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Italia Nostra e CAl sono associazioni di livello nazionale legittimate ad impugnare atti amministrativi in materia ambientale, ma da tempo collaborano in questa battaglia per la salvaguardia del territorio mugellano anche le associazioni Dicomanocheverrà, Mugello in Movimento, Atto Primo Salute Ambiente Cultura, Movimento per la Terra, Rete Toscana a Difesa del Verde Pubblico, senza dimenticare il contributo del Comitato per la tutela del crinale mugellano.
Un grande ringraziamento deve essere rivolto alle tante persone che hanno contribuito alla raccolta fondi che ha permesso la presentazione del ricorso.
Samantha Latona si è dimessa da consigliera comunale - INTERVISTA -
Inviato da Lorenzo Fabbiani il 31 Luglio, 2022 - 22:25
Samantha Latona
Si è dimessa Samantha Latona , consigliera di opposizione della lista Alleanza Per Vicchio, lascia il suo posto a Sara Grassi, seconda per numero di voti alle amministrative del 2019 nella lista appoggiata da Fratelli D'Italia e Lega.
Samantha Latona, inizialmente candidatasi come esponente leghista, era poi passata a Fratelli D'Italia durante la sua esperienza in Consiglio Comunale.
Di seguito alcune domande rivolte alla dimissionaria:
Come è maturata la tua decisione di lasciare il ruolo di consigliera comunale?
Ho deciso di lasciare il consiglio per questioni di tempo.In questo momento della mia vita per motivi personali non posso seguire con l'attenzione che merita l'attività politica e rappresentare al meglio chi ha votato la mia lista. Ho preferito per rispetto degli elettori prendere questa decisione che mi sembrava la più onesta.
In consiglio sei entrata sostenuta dall’alleanza politica fra Lega e Fratelli d’Italia, durante il tuo mandato sei passata dal partito guidato da Salvini a quello guidato dalla Meloni; la tua carriera politica continuerà in Fratelli D’Italia?
Penso che in un futuro prossimo ritornerò ad occuparmi di politica, ma voglio sviluppare alcune mie idee che potrebbero vedermi impegnata in una lista civica o in un movimento di pensiero. Non escludo in futuro una qualche collaborazione con Fratelli d'Italia. La cosa che per me riveste maggiore importanza è che l'uomo deve essere al centro di ogni scelta politica, cioè la persona umana prima di tutto: prima dei soldi, degli interessi e del potere.
Credo nel valore dell'uomo e nelle sue potenzialità. Credo che la politica debba fare del suo meglio per mettere in condizioni l'uomo di sviluppare se stesso in ogni suo aspetto: lavoro, salute, affetti, sviluppo personale.
Lasci dopo 3 anni, da quando hai deciso di metterti in gioco politicamente, le tue aspettative nel ruolo e nei rapporti con gli altri consiglieri sono state disattese o confermate?
Sinceramente sono molto soddisfatta della mia esperienza e credo che in futuro potrebbero esserci altri progetti da realizzare. Per quanto riguarda il rapporto con gli altri consiglieri credo che, seppur con differenze di pensiero importanti che si sono espresse ripetutamente con voti contrari, ci sia sempre stato il rispetto e il dialogo.
In consiglio, in diverse occasioni e in diverse votazioni , sei rimasta più vicina alla maggioranza che alle altre opposizioni. C’era più sintonia con l’amministrazione Carlà rispetto ai Cinquestelle ed Officina?
In consiglio ho sempre cercato di seguire i miei ideali e di votare ciò che ritenevo giusto per il bene della cittadinanza. A volte ho votato proposte della maggioranza, altre quelle dell'opposizione. Qualche volta il mio voto e' stato l'unico contrario del consiglio.
Prima delle elezioni comunali del 2019 si parlava di contatti fra la tua lista e la lista dell’attuale Sindaco Carlà per una possibile alleanza o accordo per correre insieme nelle amministrative, c’è stata veramente questa trattativa?
Non ci sono mai stati accordi con le altre liste.Per fare un' alleanza ci vuole un' ottima compatibilità di pensiero e bisogna condividere gli stessi valori. Le nostre linee erano piuttosto diverse.
Come vedi Vicchio nel futuro e quali pensi che siano le problematiche da affrontare con urgenza nel nostro paese?
Vicchio nel futuro deve cercare una maggiore integrazione con i comuni vicini per aumentare la pressione sui poteri centrali, Città Metropolitana e Regione, per migliorare i servizi, sanità, istruzione, assistenza sociale, trasporti e logistica.
Nell’immediato, la risoluzioni dei problemi, è attuare una politica che stia vicino ai cittadini, e' occuparsi delle problematiche reali che vivono ogni giorno ,è attuare una politica che sviluppi il lavoro, mettendo in grado le persone di valorizzare concretamente le proprie potenzialità ; attuare tutto ciò che possa favorire il commercio, l'artigianato, l'agricoltura e la piccola e media impresa che sono i vanti del nostro territorio.
Per concludere: il 25 settembre si torna al voto per le politiche, come vedi la situazione?
Chi vincerà le elezioni troverà un'Italia avvolta in una nebbia profonda. Il governo Draghi ha fatto scelte contestabili; prima con la pandemia e con la guerra poi.Pensiamo ai licenziamenti, al green pass, al ricatto a cui sono stati sottoposti milioni di lavoratori a cui non è stato permesso, nemmeno con un tampone negativo, di provvedere al sostentamento per se e per la propria famiglia. Il green pass è stato ed è uno strumento politico e non sanitario.Ragazzi sani che hanno dovuto rinunciare allo sport o non sono potuti andare a scuola perché impossibilitati a prendere un treno locale. L'Italia poteva avere un'altra posizione anche sulla guerra, e invece sanzioni e invio delle armi. Invece che operare per la pace e il dialogo ha avuto una posizione molto netta. Quello che a mio avviso questo governo ha fatto è creare anche una divisione sociale.
Oggi sembra svanire la possibilità di un pensiero divergente, della possibilità del dubbio, di mettere in discussione le scelte che sono state fatte, venendo etichettati e discriminati subito, minando così quello che è il fondamento della nostra democrazia: la libertà di scelta e di pensiero. Un Italia devastata sul piano economico e sociale. Per questo penso che tutte quelle forze politiche del dissenso che stanno nascendo o sono già presenti in parlamento potrebbero raccogliere anche un buon 30% degli elettori.Penso comunque che le elezioni siano un'opportunità per tutti noi e l'espressione della nostra scelta democratica a cui non dobbiamo mai rinunciare.
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