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  1. Finita l'era della ricarica gratis

    In pensione la colonnina di ricarica gratuita che sarà dismessa entro la fine di agosto.

    Sarà disattivata la colonnina gratuita di Piazza della Vittoria. La nuova amministrazione Tagliaferri ha valutato come conclusa l'utilità del punto di ricarica in considerazione delle nuove colonnine installate nel comune (prima di queste risultava unico punto di ricarica nel Comune). Inoltre ci sarà anche un risparmio per l'amministrazione e per la collettività, visto che il costo di gestione aveva raggiunto oltre i dieci mila euro in poco più di due anni.

    Ecco il comunicato del Comune di Vicchio:

    Con le quattro moderne stazioni di ricarica elettrica presenti in piazza Puccini, largo don Corsinovi e viale della Resistenza (zona industriale), la colonnina di ricarica gratuita in piazza della Vittoria “va in pensione” ed entro la fine del mese di agosto sarà dismessa. Lo ha deciso l’Amministrazione comunale ritenendo conclusa la funzione per cui era stata attivata a metà del 2021, ossia di incentivazione della mobilità elettrica. “Inoltre - sottolinea il sindaco di Vicchio Francesco Tagliaferri - anche il fattore costi è stato preso in considerazione. La ricarica è gratuita, ma l’energia la paga il Comune, quindi la collettività. Dal 2022 ad oggi il costo totale sostenuto è pari a quasi 11mila euro. Risorse che potranno essere investite diversamente. Vogliamo continuare a promuovere e favorire la transizione energetica ma - conclude - con altre iniziative che abbiano effetti su tutta la collettività”.

    06/08/2024 14.14
    Comune di Vicchio-ufficio stampa

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  2. Variante urbanistica per maggiore tutela del centro storico

    Nel Consiglio Comunale dello scorso 31 luglio è stata discussa una variante al POC con una modifica urbanistica che regolamenterà, nelle aree del centro storico e limitrofe, l'apertura di nuove attività commerciali:

    Via libera dal Consiglio comunale alla variante urbanistica “Tutela centro storico”. 
    La modifica apportata al Piano Operativo Comunale (POC) con la variante urbanistica semplificata è finalizzata alla tutela e valorizzazione del centro storico, nel perimetro dell’antico Castello di Vicchio e le viabilità storiche. Nello specifico, vengono individuate le attività “non compatibili” con l’identità storico-architettonica dell’area e pertanto non consentite. In via Garibaldi, piazza Giotto, corso del Popolo, vicolo dei Medici e vicolo della Chiesa, via della Repubblica, via B. Cellini, via V. Mameli, via Carducci, via dell’Erta, via Cavour, via dei Macelli, oltre che piazza della Vittoria, è vietata l’apertura di attività di vendita al dettaglio (“negozi automatizzati”) e/o di somministrazione effettuata mediante distributori automatici in locale adibito; attività esercitate, in maniera esclusiva o prevalente, secondo modalità assimilabili al “fast-food” e/o al “self-service”; sale da ballo, discoteche e night club; attività di “compro-oro” all’ingrosso e al dettaglio, esercitata in forma esclusiva o prevalente; attività di “sale giochi”, “spazi per il gioco” e “centri scommesse”, anche in forma accessoria rispetto ad altra attività principale; centri massaggi non inerenti ad altra attività regolarmente abilitata di centro sportivo, o attività estetica, o centro fisioterapico, o che non siano riconducibile alle discipline del benessere e bionaturali come individuate dalla normativa regionale; attività commerciali quali sexy shop e generi commerciali analoghi; agenzie funebri e servizi necrologici in generale.
    La delibera, presentata dal sindaco Francesco Tagliaferri, è stata approvata dal Consiglio comunale con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione dell’opposizione.
    “Il paese vive con le sue attività commerciali, hanno un ruolo chiave in ambito sociale ancora prima che economico. Il nostro compito è creare condizioni per favorire e sostenere lo sviluppo economico, tutelando e valorizzando il centro storico, la residenza, le attività culturali - sottolinea il sindaco Francesco Tagliaferri -. Quello che abbiamo proposto e approvato lo possiamo definire un 'divieto positivo’ a salvaguardia delle caratteristiche storico-architettoniche dell'area, peraltro - aggiunge - quest’anno ricorrono i 700 anni della fondazione di Vicchio. In pratica una misura che non consente una serie di attività che non facilitano la crescita e la permanenza del tessuto commerciale e sociale. Gli esercizi e le attività commerciali, i negozi di vicinato, sono un servizio primario per la comunità - conclude il sindaco -, l’Amministrazione comunale riconosce al Centro Commerciale Naturale una funzione assolutamente importante”.

    09/08/2024 14.00
    Comune di Vicchio-ufficio stampa

     

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  3. Inaugurata a Piazzano la seconda sezione Montessori

    Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Comune di Vicchio 

    La scuola dell’infanzia di Piazzano, nel comune di Vicchio, si fa ancor più Montessori, ancor più a misura di bambino.
     

    La prima sezione di questo tipo era stata attivata nell’anno scolastico 2021/2022 e adesso con una seconda sezione ottenuta, l'Istituto comprensivo di Vicchio dà vita nel plesso scolastico alla ‘Casa dei Bambini Montessoriana’, “capace di offrire un ambiente ideale in cui ogni bambino/a abbia libertà di movimento, educatori preparati ed umili e arredi e materiale con il quale svolgere le attività”.
     

    Ieri pomeriggio l’inaugurazione della nuova sezione a metodo Montessori.
    La dirigente scolastica Daniela Conte, che a breve lascerà l’istituto comprensivo vicchiese per altro incarico, ha sottolineato soddisfatta come “sia stata una grande conquista essere riusciti in pochi mesi ad ottenere questo traguardo importante che amplia la nostra offerta formativa” dopo essere “stati i primi ad avere una sezione statale dell’infanzia metodo Montessori della regione” nell’anno scolastico 2021/2022. Ricordando l’attività didattica montessoriana svolta nella prima sezione e le attività di formazione specifica per i docenti, la dirigente scolastica ha poi evidenziato la richiesta da parte delle famiglie, l’investimento grazie a fondi europei PON Infanzia per l’allestimento della seconda sezione con arredi e materiali didattici, la richiesta avanzata all’Ufficio Scolastico Provinciale e l’approvazione incassata. Un’offerta che si amplia facendo del plesso di Piazzano la “Casa dei bambini Montessori” non solo per Vicchio ma per tutto il territorio.

    Il sindaco di Vicchio Francesco Tagliaferri ha espresso soddisfazione per “l’iniziativa montessoriana partita a Vicchio, ora anche con una seconda sezione. E’ un risultato davvero importante per il nostro comune oltre che per il territorio, cui va dato atto alla dirigente Conte e alle docenti. Un’iniziativa che può svilupparsi ancora, magari estendendosi in altri comuni mugellani, per coinvolgere più bambini e famiglie. L’amministrazione comunale si mette a disposizione”. Ha osservato l’assessore all’Istruzione Cristina Braschi: “Il metodo Montessori promuove e stimola la conoscenza, la creatività del bambino con l’esperienza diretta, l’educatore fa un passo indietro e si mette a disposizione come osservatore e facilitatore proprio per lo sviluppo libero e naturale del bambino. Ringraziamo la dirigente Conte per tutta l’attività svolta in questi 5 anni, l’impegno che ha messo insieme alle docenti per arrivare a una seconda sezione e una formazione costante”.
     

    Sono intervenuti all’inaugurazione la consigliera regionale Fiammetta Capirossi, il presidente dell’Unione dei comuni del Mugello Leonardo Romagnoli.
    “La Regione Toscana - ha sottolineato la consigliera regionale Fiammetta Capirossi - ha investito tanto sul percorso formativo, dando la possibilità di mandare i bambini al nido gratuitamente. Ho presentato una mozione che impegna il governo ad inserire i nidi nel percorso formativo delle bambine e dei bambini equiparandolo alla materna. Sarebbe un passo avanti importante sia per la crescita individuale degli alunni, che per l'organizzazione scolastica comunale”.

    Per il sindaco di Borgo San Lorenzo e presidente pro tempore dell’Unione dei Comuni Mugello Leonardo Romagnoli “l'inaugurazione della seconda sezione di materna Montessori nel comune di Vicchio dimostra che si è trattato di un'esperienza positiva condivisa da molte famiglie, non solo di Vicchio, che potrebbe essere replicata in altri comuni del territorio cercando di estendere il metodo anche a gradi di istruzione superiore come la primaria”.

    Presenti all’inaugurazione, l’assessore Marsili e il consigliere speciale Cioni, consiglieri comunali tra cui il presidente del Consiglio comunale Banchi, Innocenti, Cerbai e le ex assessore Pieri e Bonanni il presidente del Consiglio d’Istituto Fabbiani, docenti e famiglie.

    Prima del taglio del nastro la dirigente scolastica Conte ha rivolto un commosso saluto alla comunità scolastica e a Vicchio. Un dono accompagnato da una pergamena le è stato consegnato dal sindaco, da parte di tutta l’Amministrazione comunale.
     

    27/08/2024 15.06
    Comune di Vicchio-ufficio stampa

     

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  4. VIDEO - I lavori sul crinale

    L'avanzamento dei lavori sul crinale in un video che prende in esame il tracciato di avvicinamento ai siti prescelti per la costruzione delle sette pale previste. Attualmente sono interessati ai lavori la frazione di Corella, con l'adeguamento della sede stradale che fa dal bivio di San Bavello fino alla valvola SNAM sopra Corella. Da lì in poi si snoderà la pista in quota, (oggetto del filmato) che dovrà permettere ai mezzi speciali il trasporto delle pale, dei materiali di costruzione e del cemento liquido.

    L'avvicinamento alle future piazzole porterà inevitabilmente ad abbattere le faggete sul sentiero 00 che corre sul crinale.

     

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  5. L'urlo dei comitati: "GIÙ LE MANI DALLE MONTAGNE TOSCANE!"

    Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma dei comitati sotto elencati con l'annuncio del sit-in in Piazza del Duomo il 28 settembre alle ore 15:00 davanti alla sede della Regione Toscana.

    Nel documento in allegato anche il resoconto dell'incontro tenutosi lo scorso 6 settembre convocata dall'Assessore all'Ambiente Monia Monni, con i comitati  impegnati per la tutela dell'ambiente.                                                                                                        :

    La dinamica era stata prevista, era prevedibile, in molti luoghi già abbondantemente praticata. 

    Conosciamo molto bene i metodi e i fini del capitalismo, con le sue connaturate infinite dosi di indifferenza, distruzione, violenza, guerra. 

     

    La dimensione di questo impatto si vede plasticamente nelle Alpi Apuane, laddove l’industria estrattivistica spolpa da decenni le montagne per ricavare per lo più ormai polvere di carbonato di calcio, utilizzata addirittura per fare dentifrici. 

    Si vede benissimo guardando al progetto di installazione di 7 mega pale eoliche di 170 metri in Mugello, a ridosso del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, habitat di specie protette tra cui l’aquila reale, con la compromissione di sentieri nazionali ed internazionali e l’abbattimento di ettari di foreste. 

    È di una evidenza sconcertante nella Montagna Pistoiese, dove l’industria sciistica, in una terra senza neve, ottiene soldi pubblici per estendere e rinnovare gli impianti di risalita, tra Doganaccia e Corno alle Scale, con l’immensa sottrazione di acqua ed energia che ad ogni nuova “stagione” ne deriva.

     

    Si intuisce nel calore sprigionato dall’asfalto che vorrebbero calare in Pratomagno, per un’estensione di 12 km, ad un’altitudine che supera i 1500 mt, a fianco e dentro un sito protetto Natura 2000, casa di rarissime specie animali e vegetali, per nuovi ristoranti, nuove strutture alberghiere, nuovo ed ulteriore turismo del consumo. 

    O nei sentieri antichi e nei boschi vetusti distrutti nella Valle del Serchio, in un’area contigua alla Riserva dell’Orrido di Botri, per aprire nuove vie al taglio boschivo ed allo sfruttamento intensivo della montagna.

     

    Costi per decine di milioni di Euro, sottratti al nostro benessere. 35 milioni di Euro in Mugello, 16 milioni di Euro per l’impianto della Doganaccia, circa 2 milioni di Euro per l’asfaltatura del Pratomagno. Senza considerare le perdite incalcolabili e non recuperabili in termini di biodiversità ed equilibrio ecosistemico, giustificate da uno sbandierato ma irreale “progresso”.

    Valga per tutti il caso delle cave: 1.000 impiegati oggi dai 16.000 degli anni ‘50, da 150 a 10.000 Euro a tonnellata all’industria del marmo, solo 5 Euro a tonnellata al Comune di Carrara per le concessioni.

     

    La politica e l’imprenditoria, anche con la spinta dell’Unione Europea, corrono a braccetto sempre più velocemente verso la distruzione di tutto ciò che conta, di tutto ciò che è vita e dà la vita. 

    Per quali interessi? I nostri? 

    Non è credibile, non è logico, semplicemente non è vero. 

    Le risorse, guarda caso, mancano sempre per sanità, scuola, trasporto pubblico, diritto alla casa, servizi alla persona.

     

    L’ideologia dominante, veicolata da ogni tipo di fame di potere e di denaro, cerca di colonizzare ogni pensiero, dei prossimi potenziali sfruttatori e degli sfruttati. 

    Ma è vuota e svuotante, non ha prospettiva, punta dritta all’annientamento in nome di nuove tecnologie costruite sulla pelle di popoli sfruttati, nuove energie necessarie a mantenere, se non aumentare, gli attuali consumi, nuove armi per difendere e conquistare nuovi mercati, nuovi prodotti che finiranno in mare o in qualche nuova terra che dovrebbe dare la vita e finisce per dare la morte.   

     

    Da tempo nelle Apuane, nella Montagna Lucchese, nella Montagna Pistoiese, nell’Appennino Mugellano, alle pendici del Pratomagno viviamo da abitanti di riserve votate naturalmente alla vita, da difendere ad ogni costo dal suo contrario, nella ricerca sempre più complicata di un equilibrio tra la salvaguardia di ciò che rimane della Natura e la necessità di sopravvivere tra le maglie del nostro tempo, con la dose di isolamento e repressione che ne deriva.

     

    Anche per questo, da sempre, dalle nostre province, dalle nostre campagne, dalle nostre montagne, affrontiamo lunghi viaggi per portare la nostra voce a fianco dei popoli colonizzati e sterminati per ragioni di profitto e di dominio, dei lavoratori in sciopero e in occupazione che si oppongono alla speculazione e al ricatto del monopolio della creazione di lavoro, di coloro che lottano contro il patriarcato per l’autodeterminazione dei corpi e dei desideri, di chiunque protesti contro l’ennesimo disastro ambientale per la costruzione di nuovi palazzi di lusso o basi militari.

     

    Che la prossima frontiera dello sfruttamento intensivo e dell’industrializzazione, spremuti ed esauriti i contesti già urbanizzati ed allagati dall’ennesima alluvione non prevenuta, sarebbe stata la natura e i luoghi ancora selvatici era del tutto scontato. 

    Luoghi ancora da poter addomesticare al neoliberismo.

     

    Ci siamo opposti nei nostri territori con tutte le forze, abbiamo costituito comitati, organizzato assemblee e manifestazioni con centinaia di persone, promosso raccolte firme, sottoposto accessi agli atti e osservazioni tecniche, costretto gli esecutori dei progetti a procedure amministrative più stringenti, ottenuto pareri contrari da parte di Sovrintendenze ed enti di tutela del territorio. Nulla è valso a far rimeditare i propositi. 

     

    È mancato qualsiasi reale ascolto, ogni occasione è stata buona per svilire o limitare la forza della nostra protesta.

    Sono del resto mancati reali processi di partecipazione del territorio, che comunque, lo sappiamo, non sarebbero stati colti nelle loro complessità e non sarebbero stati risolutivi, qualunque l’esito. 

    Quanti referendum abbiamo vinto, poi traditi dall’irrefrenabile necessità di privatizzazione, primo tra tutti quello dell’acqua pubblica.

     

    Ogni luogo da cui veniamo, e per cui chiediamo di scendere in piazza, è un’oasi nel deserto delle ambizioni politiche ed imprenditoriali di accumulo ad ogni costo. 

    È il passato e non può che essere il futuro. 

    È casa di altri esseri viventi, acqua, luce, aria, suoni e colori sempre più rari, a rischio di estinzione quale nuova merce di scambio, nel cieco e insensato affidamento sulla capacità di riparare il danno creato. 

     

    “Per questo, per altro, per tutto” chiediamo di partecipare alla manifestazione di sabato 28 settembre. Giù le mani dalle montagne toscane! 

    “Non una vita di meno” è il principio che ci guida. 

     

    Il Coordinamento dei Comitati Territoriali delle Cinque Montagne

    Dalla parte della Terra, senza compromessi

     

    Apuane Libere, Comitato Tutela Crinale Mugellano, Comitato Val di Lima e Val Fegana, Custodi degli Alberi e del Suolo, Movimento Pratomagno Senza Asfalto invitano tutti, sabato 28 settembre, dalle ore 15, a manifestare sotto la sede della Regione Toscana in Piazza Duomo, 10, a Firenze, a difesa delle montagne toscane, per opporci alla distruzione di alcune delle ultime frontiere di biodiversità e di selvaticità del territorio italiano. 

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  6. Il Comune di Vicchio rilancia i comitati di frazione. L'Ass. Salsetta ci spiega come.

    Dopo anni si rivedono i comitati di frazioni, già istituzionalizzati ma negli ulti anni lasciati nel dimenticatoio. Ripartiranno con degli incontri propedeutici alla loro riorganizzazione per poi essere nuovamente costituiti in serate elettive proprio nei luoghi di ritrovo delle stesse frazioni.

    Abbiamo sentito l'Assessore alle frazioni Emiliano Salsetta che ha illustrato questa scelta:

    "La volontà di questa Amministrazione, come più volte detto anche in campagna elettorale, era quella di dare centralità alle frazioni, e anche per questo motivo uno dei primi atti concreti è stato lo sblocco dei pagamenti verso i consorzi stradali, ora vogliamo un'interazione diretta e strutturata con gli abitanti. 
    Il nostro regolamento comunale prevede già l'esistenza e le peculiarità degli istituti di partecipazione, fra cui ci sono anche i comitati territoriali, detti anche più banalmente comitati di frazione. C'è un iter da rispettare per eleggere i rappresentanti di questi comitati e grazie anche all'accordo con i circoli , che si sono resi disponibili ad accogliere le varie riunioni di ritrovo, abbiamo deciso di suddividere in due date la procedura:

    •⁠  ⁠la prima come incontro conoscitivo dopo le elezioni, per fare il punto della situazione delle varie problematiche dei cittadini. Ogni circolo avrà un ruolo centrale come sede dei vari comitati e delle riunioni, anche per valorizzare correttamente questi importanti luoghi di aggregazione 

    •⁠  ⁠la seconda sarà puramente elettiva. Abbiamo già fatto in questo senso un passaggio formale nella prima commissione consiliare, che dovrà formalmente convocare le assemble elettive.

    Siamo quindi pronti a questi incontri, nella speranza che siano partecipati, visto che abbiamo notato una crescente attenzione dei cittadini nelle questioni della res publica delle frazioni che abitano. Speriamo di intercettare questa voglia di rappresentatività, non solo nell'associazionismo, ma anche in una forma itutuzionale, per altro già prevista che negli ultimi anni era stata messa un po' da parte; vuoi per un venir meno delle persone impegnate, ma anche per una incapacità amministrativa che non è riuscita a convogliare le energie propositive dei cittadini.

    Di seguito il comunicato integrale del Comune di Vicchio con le date in calendario:

    Più voce alle frazioni. La ricostituzione dei comitati di partecipazione territoriale è tra le principali azioni che l’Amministrazione comunale ha scelto di promuovere nei primi mesi dal suo insediamento.
    Attivi per un limitato periodo nel passato, i comitati sono strumenti previsti nel regolamento comunale degli istituti di partecipazione con funzioni consultive e di rappresentatività delle frazioni, per l’individuazione dei problemi e favorire la partecipazione dei cittadini alla formazione delle decisioni.
    I comitati di partecipazione territoriale individuati nel regolamento comunale sono 4: il comitato di partecipazione n.1 accorpa le frazioni di Villore-Trasassi-Paterno-Farneto-Rossoio-Ampinana-Casole-Vitigliano-Rupecanina-Malnome-Rostolena-Maioli, il comitato di partecipazione n.2 Cistio-San Quirico-Campestri-Arliano-Padulivo-Barbiana-Bricciana-San Martino-San Pier Maggiore, il comitato di partecipazione n.3 Santa Maria-Lama-Piazzano-Muccianello-Aglioni- Spinoso-Pesciola-Vespignano-Gracchia-Mattagnano ed infine il comitato di partecipazione n. 4 Caselle-Gattaia-Molezzano-Orbetello-Pilarciano-Via S. Pertini- Via Marco da Galliano.
    Ogni comitato sarà rappresentato dalle assemblee delle frazioni che hanno funzioni consultive e di proposta, un presidente e un vicepresidente che sono eletti nelle assemblee delle frazioni. Già stabilito un calendario di assemblee pubbliche informative e delle successive assemblee delle frazioni per eleggere i presidenti e vicepresidenti.
    Sottolinea l’assessore alle frazioni Emiliano Salsetta: “Facciamo seguito agli impegni presi in campagna elettorale, soprattutto dal punto di vista di avvicinare Amministrazione comunale e cittadini e così favorire la partecipazione attiva. Per questo diamo il via al percorso con una serie di incontri preparatori a cui seguiranno le assemblee per la formazione dei 4 comitati di frazione. Un’iniziativa a cui teniamo particolarmente per ascoltare la voce degli abitanti delle nostre frazioni, mantenere un dialogo costante e un confronto su problemi e proposte. Ringraziamo i circoli delle frazioni per la collaborazione”. 

    Il calendario:

    Circolo Villore 2/10 (Assemblea pubblica informativa) e 30/10 (Assemblea di frazione per elezione presidente/vicepresidente) ore 21

    Circolo Cistio 4/10 (Assemblea pubblica informativa) e 5/11 (Assemblea di frazione per elezione presidente/vicepresidente) ore 21

    Circolo Vespignano 7/10 (Assemblea pubblica informativa) e 6/11 (Assemblea di frazione per elezione presidente/vicepresidente) ore 21

    Circolo Gattaia 8/10 (Assemblea pubblica informativa) e 12/11 (Assemblea di frazione per elezione presidente/vicepresidente) ore 21

    27/09/2024 12.43
    Comune di Vicchio-ufficio stampa

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  7. Assemblea pubblica sulla situazione finanziaria il 22 febbraio alle ore 17 al Teatro Giotto

    Riceviamo e pubblichiamo la notizia diffusa dall'Ufficio stampa del Comune di Vicchio:

    Vicchio: Bilancio e opere, da Amministrazione comunale “Operazione Trasparenza”

    “Operazione Trasparenza” sullo stato generale del Comune di Vicchio. La promuove l’Amministrazione comunale, a 8 mesi circa dall’insediamento, coerentemente con gli impegni dichiarati nel programma di mandato. Un percorso di partecipazione e confronto che inizia dall’analisi e l’illustrazione della situazione finanziaria ed economica del Comune con l’assemblea pubblica indetta per sabato 22 febbraio alle ore 17 al Teatro Giotto, e che successivamente proseguirà facendo il punto sui principali cantieri aperti. 
    L’Amministrazione comunale ha scelto di convocare un’assemblea pubblica e di prevederla in uno spazio ampio come il teatro allo scopo di agevolare la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini e riferire in modo trasparente. Sarà presa in esame, nello specifico, la situazione complessa relativa alla predisposizione del bilancio e ai bilanci precedenti chiarendone le cause e indicando le possibili misure di intervento.
    Sottolinea il sindaco di Vicchio Francesco Tagliaferri: “Un’amministrazione aperta, inclusiva, volta all’ascolto e al confronto, questo è il modello che abbiamo proposto nel programma elettorale e di mandato e questo è il modello che stiamo perseguendo. Iniziamo in particolare da un tema importante, ossia la situazione delle finanze comunali, perché fin da subito avevamo espresso forte preoccupazione sui conti del Comune. La situazione ereditata è molto seria, grave - chiarisce -. Assai peggiore di quanto fosse stato previsto e avessimo già dichiarato in pubblico, differentemente dal racconto ottimistico che l’amministrazione precedente ha continuato a ripetere. Smaschereremo le falsità, le frottole, le fake news che ancora si cerca di rifilare alle persone. Diremo qual è la realtà e lo faremo dati alla mano, dati oggettivi, inconfutabili. Diremo tutto quello che c’è da dire con chiarezza, con schiettezza. E con altrettanta chiarezza - conclude - spiegheremo le azioni che stiamo intraprendendo con coraggio e responsabilità tutelando il Comune e i nostri cittadini”.

    07/02/2025 14.12
    Comune di Vicchio-ufficio stampa

     

     

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  8. Eolico Villore: a che punto è la giustizia?

    AGGIORNAMENTO 

    link per seguire on-line l'incontro

    https://meet.jit.si/GTEVUfficiale

    Si terrà a Vicchio un incontro informativo sul percorso di giustizia in merito all'impianto eolico del Giogo di Villore intrapreso dal Comune di San Godendo e  dalle Associazioni CAI e Italia Nostra.

    Di seguito il comunicato stampa:

    Per il 27 febbraio prossimo e' attesa la sentenza di appello unificata del Consiglio di Stato sui ricorsi presentati contro il progetto eolico Giogo di Villore Corella a firma delle Associazioni Italia Nostra e Cai, da un lato, e del Comune di S. Godenzo, dall’altro. 

    Alla vigilia di questo importante appuntamento, le due associazioni, dopo oltre 5 anni di attività (portata avanti anche dall'indimenticabile Piera Ballabio), supportate anche da tanti cittadini, amministratori e rappresentanti di altre associazioni territoriali, hanno deciso di fare il punto su questo percorso e sui possibili futuri sviluppi Sabato 15 Febbraio alle ore 15,00 nel centro civico, in viale Beato Angelico 24, a Vicchio di Mugello, invitando tutta la cittadinanza a partecipare.  

    Nel corso dell'incontro saranno ricostruite le varie tappe di opposizione al progetto, ritenuto non solo carente ma anche dannoso e inadeguato per il nostro territorio, e allo stesso tempo saranno illustrate, con il supporto degli avvocati che hanno assistito le due associazioni, le azioni legali fatte e in corso. 

    L'appuntamento è per sabato 15 febbraio alle ore 15 a Vicchio.  

     

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  9. Eolico - Preoccupa l’aspetto geologico e ambientale


    Foto - devurbe.net -

    Pubblichiamo un resoconto inviato dalle associazioni promotrici dell'incontro di sabato 15 febbraio scorso, tenutosi al Centro Civico di Vicchio (articolo qui):

    La giustizia e il Crinale

    Eolico Villore, prossima sentenza di appello le associazioni fanno il punto.

    L’aspetto Geologico e Ambientale al centro del dibattito 

    Nell’attesa che giovedì 27 Febbraio si tenga l’udienza al Consiglio di Stato in merito ai ricorsi presentati da Italia Nostra e Cai e dal Comune di San Godenzo contro l’impianto eolico industriale  in costruzione sul Giogo di Villore, nei territori di Vicchio e Dicomano, Sabato 15 Febbraio  al centro civico di Vicchio le due associazioni hanno fatto il punto su oltre 5 anni di attività, supportate anche da tanti cittadini, amministratori e rappresentanti di altre realtà, presentando anche i possibili scenari futuri sviluppi.

    Nella loro battaglia Italia Nostra e Cai sono stati supportati dal “Gruppo Osservazioni” dove sono presenti varie associazioni e gruppi locali.

    Secondo i legali Piera Sommovigo e Marco Grondacci, che hanno seguito la presentazione del ricorso per Italia Nostra e Cai hanno spiegato nel dettaglio i vizi procedurali e di merito contestati e che, se fino a un anno fa nella giurisprudenza c’era una tendenza molto negativa rispetto a questi ricorsi, adesso si tende a tenere conto sia del bene comune rappresentato dalla transizione energetica, sia di quello della tutela ambientale e del paesaggio. 

    Gli avvocati dopo aver spiegato le motivazioni a supporto del ricorso al Consiglio di Stato per annullare la sentenza di primo Grado e hanno risposto alle domande dei cittadini presenti.

    "Al Consiglio di Stato – afferma Leonardo Rombai, presidente di Italia Nostra Firenze – diremo che è un progetto sbagliato, e in quella sede evidenzieremo una delle maggiori criticità del processo autorizzativo, che è al centro del ricorso, cioè l'avvenuta esclusione e non presa in considerazione del parere negativo del Parco delle Foreste Casentinesi. In questo modo è stata aggirata una valutazione seria dei potenziali danni agli ecosistemi del progetto, per evitare di correre il rischio che sia considerato invece un modello da riproporre su tutto il territorio toscano, anche alla luce della recente proposta di legge regionale sulle aree idonee agli impianti per le energie rinnovabili". 

    Durante la serata l’intervento che ha colpito e allarmato di più i presenti, è stato l’intervento del Geologo Marco Bastogi, che ha esposto e comparato le cartografie relative alla stabilità dei versanti redatte dai diversi enti pubblici correlandole agli interventi previsti dal progetto autorizzato. 

    Nella sua esposizione è chiaramente emerso come non vi sia stato un sufficiente e serio approfondimento delle condizioni del territorio interessato ai lavori, aspetto questo che andrà a impattare sia per quanto riguarda il posizionamento delle pale e soprattutto per quanto riguarda la costruzione della strada di accesso al crinale e la modifica di quella esistente, dal bivio della SS 67 fino a Corella.

    L’analisi superficiale effettuata dai proponenti, potrebbe mettere a rischio l’incolumità dei passanti e degli operatori essendo la zona fragilissima dal punto di vista geologico e mancando le necessarie opere di consolidamento e bonifica delle già precari condizioni dei versanti. 

    A detta di molti la relazione del geologo è risultata veramente inquietante specialmente quando l’atteggiamento apatico delle amministrazioni coinvolte è stato paragonato, per gli aspetti procedurali, a quanto accadde per la diga nel Vajont e che ancora oggi emerge in tante situazioni per le quali dobbiamo interferire con il territorio.

    Spesso i dati utilizzati per la progettazione geotecnica (specie quando risultano estremamente pochi come nel caso in questione) vengono riveduti come più sembra conveniente, è il caso del parametro che controlla la rottura di un terreno o della roccia che lievita a valori decisamente poco credibili fisicamente si tratta di parametri geotecnici essenziali per poter effettuare le analisi di stabilità come anche per affrontare la progettazione geotecnica e se mal utilizzati possono portare a conclusioni fuorvianti sulla stabilità che nella realtà sono poco probabili mettendo, conseguentemente, a repentaglio  la sicurezza di chi frequenta questi territori.

    La serata si è conclusa con la riflessione delle associazioni “Fino ad oggi abbiamo fatto il possibile, ora non resta che attendere l’esito dell’udienza al Consiglio di Stato”.

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  10. Assemblea pubblica sul bilancio del Comune: cosa sapevamo fino ad oggi?

    Sabato 22 alle 17:00 si terrà l'attesa assemblea pubblica in Teatro Giotto per informare i cittadini di Vicchio su quale sia la reale situazione delle finanze del nostro comune. 
    Scorrendo indietro negli anni possiamo provare ad analizzare quanto fino ad ora conoscevamo sull'argomento.

    Inizialmente venne resa pubblica la sanzione dal compianto ex Sindaco ed allora Assessore Alessandro Bolognesi. Riportiamo di seguito l'estratto dell'articolo di devurbe.net datato 7 marzo 2020 (link all'articolo)

    Sono stati alcuni scambi di messaggi fra cittadini e l'assessore Bolognesi su facebook a rendere pubblica la situazione del bilancio. Secondo quanto dichiarato dall'assessore ai Lavori Pubblici  " ... il Comune è stato sanzionato dalla Corte dei Conti per i bilanci 2015 e 2016".

    La notizia in realtà era da diversi mesi che circolava, più di un anno secondo alcuni. A dicembre in Consiglio Comunale ci fu anche una animata discussione sul tema fra Bacciotti , attuale e passata assessore al bilancio del Comune, e le opposizioni. 

    Inoltre in un comunicato stampa di gennaio (link) Officina19 chiese al Sindaco di rendere pubblica la questione, ma non ci fu risposta. Da quel momento non ci sono state più notizie, fino a qualche giorno fa, quando Bolognesi ha provato a spiegare cosa stesse succedendo tramite social "La sanzione per il 2020 comporta il blocco dei mutui, delle assunzioni, il riequilibrio del bilancio e pene accessorie come la decurtazione delle indennità di carica degli amministratori del periodo. Tra l'altro" prosegue l'assessore in risposta ad un commento su facebook "queste sanzioni si aggiungono ad una altra delibera del 2017 della Corte dei Conti che impegna il Comune per 27 anni ad accantonare 37 mila euro l'anno sempre per riequilibrare il bilancio comunale".

    Situazione che come si legge dall'estratto era stata discussa anche in consiglio comunale pochi mesi prima e che era stata portata nello specifico alla luce successivamente da Officina Vicchio 19 con una nota pubblicata da okmugelllo (articolo qui). Le domande che si poneva l'allora lista di opposizione rimasero inevase dall'amministrazione Carlà che professava tranquillità e parlava di conti in ordine, ma già da quei dati si poteva capire che la situazione economica non era delle più floride, già solo analizzando i dati relativi all'Amministrazione Izzo.

    Nello specifico si parlava già di "sovrastime"  nel bilancio in entrata e si faceva notare come proprio la Corte dei Conti aveva certificato questo tipo di  "errore". Ecco un estratto della nota:

    Dal rendiconto presentato nel 2015 al Revisore dei Conti, il risultato di amministrazione del Comune di Vicchio presentava un avanzo di + € 348.455,66, 

    nel 2016 di + € 396.407,11 

    nel 2017 di + € 213.218,03 

    nel 2018 di + € 218.264,19 

    La composizione di tale avanzo però è stato falsato da una previsione sbagliata delle somme che sarebbero dovute entrare nelle casse comunali. 

    La Corte dei Conti nel 2019 si è accorta di tali sovrastime imponendo il ricalcolo e la ridefinizione dei risultati di bilancio. Da tale operazione, seguendo il nuovo principio di armonizzazione, i risultati di amministrazione sono risultati ben altro, dimostrando una diversa salute dei nostri conti: 

    Rendiconto 2015 Disavanzo di – 1.287.843,67 €

    Rendiconto 2016 Disavanzo di – 1.414.375,83 € (altri 126.532,16 €) 

    Rendiconto 2017 Disavanzo di – 1.709.090,97€ (altri 294.715,14 €)

    Rendiconto 2018 Disavanzo di – 1.702.093,21€ 

    Proprio il principio dell’armonizzazione del bilancio non permette più di fare "finanza creativa" esagerando nella previsione di "entrate fittizie", che non rispondono a realtà. Infatti si può inserire nel bilancio solo entrate che derivano da una media di quelle effettivamente riscosse negli anni precedenti.

    Da questo momento in poi si perdono le tracce di una reale ammissione della situazione finanziaria del Comune da parte dell'Amministrazione all'ora in carica. Era l'inizio del Covid e l'attenzione giustamente si spostò sull'emergenza mondiale.  Nei vari consigli comunali però, si susseguivano richieste e allarmi da parte dell'opposizione, il più delle volte derubricati dall'ex Sindaco Carlà a "propaganda". 

    Come per esempio a novembre 2022 quando  Officina Vicchio 19 dichiarava: 

    Sulla questione debitoria nei confronti dell'Unione dei Comuni ci è stato detto che la cifra, a detta dell'amministrazione comunale, non corrisponde alla vera posizione del nostro comune che ha chiesto all'ente creditore di ricalcolarla tenendo conto di alcuni crediti e della suddivisione del carico di agenti di polizia municipale, abbiamo preso atto di tali richieste ma continueremo a vigilare su una vicenda che rischia di pesare sul nostro bilancio se non dovessero essere riconosciute le richieste del comune di Vicchio.

    Oppure la denuncia dell'ammontare del debito verso l'unione dei Comuni da parte sempre di Officina 19 nel marzo del 2024 (link qui)

    Vicchio  presenta 2.263.000 euro di debiti e solo 300.000 euro di crediti, all'appello mancano quasi 2 milioni.

    Sono saldi negativi per lo più scaturiti dalla gestione associata della Polizia Municipale ma composti da molteplici voci.

    Avevamo già chiesto un anno fa di questa situazione e ci era stato risposto che era in corso un contenzioso per stabilire l'entità dei debiti, nel silenzio generale questo accordo non è ancora stato raggiunto e la cifra aumenta, senza alcuna rassicurazione da parte dell'amministrazione Carlà Campa su dove siano accantonate tali cifre e come si intenda versarle al creditore.

    Chi pagherà questo debito e quanto a lungo?

    Sappiamo già che il sindaco ci darà dei catastrofisti, dei populisti, disinformati ma il dato è ufficiale e proviene dall'  Unione dei Comuni

    Fino ad arrivare all'ultimo Consiglio Comunale della legislatura 2019 - 2024 quando l'attuale Sindaco Tagliaferri , allora capogruppo della lista di maggioranza, espresse voto sfavorevole al bilancio comunale esponendo le motivazioni del suo voto in Consiglio Comunale e  anche a mezzo stampa (articolo qui) Nella disamina si elencavano le principali cause della grave situazione del Comune, eccone alcuni estratti:

    Ad inizio 2023 era stato previsto un deficit di bilancio di 784 mila euro, ma a fine anno è stato rilevato un deficit pari a un milione e 237 mila euro: ben 453 mila in più rispetto alle aspettative iniziali

    Un altro aspetto rappresentativo di una gestione poco trasparente è l’entità dei residui attivi [...] I residui attivi sono dati dalla differenza tra gli accertamenti, ovvero le entrate che si prevedeva di incassare ad inizio anno, e le riscossioni, ovvero le entrate effettivamente incassate nel corso dell’anno. [...]  tali residui dovrebbero essere valutati caso per caso dopo 3 anni e ancor più scrupolosamente dopo 5 anni: trascorso questo tempo, l’amministrazione dovrebbe dimostrare “(…) l’esistenza di ragionevoli motivazioni per disporne il mantenimento in bilancio”. Ebbene, nella relazione di bilancio non c’è traccia di tali ‘’ragionevoli motivazioni ’’. Vengono altresì citati protocolli interni e quindi atti non pubblicati e a cui noi consiglieri non siamo riusciti ad accedere.

    Ultima ma non meno spinosa è la questione del gigantesco debito che il Comune di Vicchio ha nei confronti dell’Unione dei Comuni. In particolare, inquieta il debito per la gestione dei servizi integrati che riguardano la Polizia Municipale: dal 2016 non viene versata la quota spettante e con il passare degli anni questa scelta irresponsabile ha fatto sì che tale servizio sia stato mantenuto grazie alla bontà e alla responsabilità di amministratori che non sono quelli di Vicchio. [...]

    Torna il fatto che l’Unione sostenga che Vicchio le sia debitore per un importo di quasi 2 milioni e che nel bilancio del Comune di Vicchio, invece, appaia questo debito di qualche centinaia di migliaia di euro più di un milione. Questo è uno degli esempi più grandi dell’irresponsabilità amministrativa con cui ha agito e sta agendo Carlà Campa

    Dopo sono arrivate le elezioni amministrative, le quali hanno visto prevalere la lista di Obiettivo Comune a sostegno di Tagliaferri. Da quel momento è stato avviato un approfondito studio delle finanze del Comune di Vicchio, dove più si scavava più venivano a galla novità preoccupanti per le casse dell'ente. Ci sono voluti quasi 8 mesi per riuscire ad avere un quadro quanto più completo della situazione per poter aggiornare correttamente la popolazione. Un esame che ha coinvolto recentemente anche  la stessa Corte dei Conti. 

    Sabato sarà resa pubblica la situazione e potremo capire meglio il reale stato di salute del nostro Comune.

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