Eolico: 9 ettari di bosco trasformati. Quali saranno le compensazioni per il territorio?


Fotoinserimento a cura del proponanete dell'impianto sul crinale visto da Campigno , Fraz. di Marradi

L’eolico quindi è stato approvato dalla Regione, manca solo un passaggio politico a detta di molti scontato per farlo diventare un progetto esecutivo.

Vediamo quali saranno i benefici per la comunità che ospiterà l’impianto e le opere così dette di compensazione che ricadranno sul territorio. Compensazioni già criticate aspramente dagli oppositori al progetto, che vedono in queste misure  di parziale risarcimento,  la svendita del territorio per ripianare ad errori di gestione della cosa pubblica e alla gestione di ulteriori fondi derivati da tale accordo.

Nei documenti che troviamo depositati nel procedimento autorizzativo della Regione Toscana troviamo lo “schema di convenzione” sottoscritta dal Comune di Vicchio, il Comune di Dicomano e la società proponente AGSM Verona (consultabile integralmente qui). La convenzione stipulata privatamente fra i tre soggetti , ha il fine di definire le compensazioni che i due comuni più interessati dal progetto, riceveranno in cambio dello sfruttamento del proprio territorio da parte della società proponente:

Le misure proposte da AGSM inizialmente erano: 

  • realizzazione del ponte sul torrente Moscia
  •  bivacco e valorizzazione della sentieristica
  • contributo economico per i Comuni di Vicchio e Dicomano per iniziative finalizzate all'efficientamento energetico
  • offerta PPA alle imprese, vendita E alle famiglie e agli Enti del territorio

La società ha inoltre proposto la realizzazione ulteriore della fibra ottica per la loc. di Corella.

Ad ulteriore compensazione i comuni di Dicomano e Vicchio hanno richiesto alla Conferenza di Servizi che venga tenuto conto dello schema di convenzione approvato nei rispettivi consigli comunali in accordo con AGSM.

In sintesi tali misure, dettagliate in convenzione, consistono in:

  • un contributo corrispondente al 2,65% dei proventi comprensivi degli incentivi vigenti derivanti dalla valorizzazione dell'energia elettrica prodotta nell'anno medesimo, da corrispondere con le modalità di cui alla convenzione e da ripartire secondo le proporzioni concordate tra le parti, che risultano essere il 64% in favore del Comune di Vicchio e del restante 36% in favore del Comune di Dicomano. A tal proposito, una possibilità dello schema di convenzione prevede che: “La Società si impegna, qualora richiesto da uno o da entrambi i Comuni, ad anticipare, ai fini di finanziare opere di una certa entità, sino a 7 annualità dell’importo dedicato alle Misure specifiche di cui al comma i., punto a)”
  • la realizzazione della fibra ottica da mettere a disposizione gratis per il servizio di banda ultralarga per l'abito di Corella come da schema contenuto nelle integrazione del dicembre 2020 (DVD7);
  • la vendita di EE al prezzo di borsa (relativamente alla componente energia), senza ricarico economico, a tutte le famiglie, enti pubblici e no profit e attività commerciali e artigianali con contatore installato nei Comuni di Vicchio, Dicomano;
  • possibilità per le imprese del territorio di contratti di fornitura nella formula PPA con prezzo fisso per 5 anni;
  • il rifacimento complessivo del manto del manto stradale e opere connesse alla sicurezza stradale nel tratto comunale della Strada di Corella cosi come dettagliatamente definite nell'allegato 1 alla convenzione;
  • valorizzazione della sentieristica e nuovo bivacco


Base di scavo per l'aerogeneratore

Tali richieste sono state formulate anche per lo sfruttamento che riguarderà una consistente estensione di territorio boschivo che verrà abbattuto e  trasformato in zona di produzione industriale di energia. Dalla relazione effettuata dallo Studio Tecnico Dr. Forestale Giuseppe Ronconi si legge: “Sono stati considerati gli ingombri delle aree interessate dai lavori, senza tener presente le eventuali opere di ripristino potenzialmente in grado di ripristinare aree boscate optando per la compensazione economica
Nelle aree del sito la classificazione delle aree non boscate non è di semplice interpretazione: nella maggior parte dei casi si tratta infatti di radure che nel periodo primaverile risultano pascoli permanenti naturali, talora più o meno cespugliati, mentre nel periodo estivo sono quasi ovunque infestati dalla felce (Pteridium aquilinum) che colonizza per intero il cotico erboso. 

Per la individuazione delle aree soggette a sottrazione di aree boscate non sono state considerate le superfici del cavidotto che insistono su piste o strade esistenti: in questo caso la situazione delle aree boscate resta inalterata, senza sottrazione di piante.” (qui la relazione completa)

Quindi si deduce che le aree prese in esame , sono aree su cui non potranno essere ripristinate le precedenti condizioni di bosco e che quindi subiranno una trasformazione permanente.

I dati conclusivi sono dunque i seguenti:
1) Superfici boscate complessive soggette a trasformazione: 89.294 m2 (8,93 ettari);
2) Superfici boscate soggette a trasformazione riferibili all’area di competenza della Unione Montana Comuni Mugello: 69.769 m2 (6,98 ha);
3) Superfici boscate soggette a trasformazione riferibili all’area di competenza della Unione Comuni Valdarno e Valdisieve: 19.525 m2 (1,95 ha). 

Oltre a questo saranno modificate con scavi e allargamenti di carreggiata i tratti di strada di avvicinamento al sito di costruzione con ingenti lavori per la messa in sicurezza delle porzioni di roccia scavata.

Non mancano le reazioni di chi non reputa fattibile tale impianto nel luogo prescelto, fra cui Italia Nostra Firenze, Club Alpino Italiano, Associazione Dicomanocheverrà, Associazione MugelloinMovimento, Comitato per la tutela del crinale mugellano, Associazione Atto Primo Salute Ambiente Cultura che dichiarano:

"Siamo coscienti che la via alla realizzazione del progetto è stata spianata dai sindaci dei comuni di Vicchio e Dicomano accompagnati dal silenzio assordante della maggioranza che governa questa zona. Amministrazioni che addirittura hanno abdicato alla loro funzione istituzionale di guardiani del territorio di propria competenza, come palesemente emerso nella proposta di convenzione approvata di recente sulla vergognosa spartizione tra Vicchio e Dicomano delle compensazioni. Rimaniamo in attesa dell’atto politico della Giunta Regionale che immaginiamo non possa che essere favorevole all’ulteriore saccheggio del Mugello già provato in particolare dal gravissimo impatto sulla risorsa idrica procurato dalla TAV. Il crinale dell’Appennino è il nostro skylin e l’ambiente naturale la nostra vera ricchezza: intendiamo salvaguardare fino in fondo questi preziosi beni. Procederemo come già dichiarato con il ricorso al Tribunale Amministrativo contro la decisione della Regione." (qui il comunicato completo)

Altre reazioni:

"L'intenzione politica di comune di Dicomano, comune di Vicchio e Regione Toscana " dichiara Laura Barlotti consigliere e capogruppo di Dicomanocheverrà "è stata fin troppo evidente fin dall'inizio. Si confermano infatti con questa decisione non solo la volontà di svendere per pochi spiccioli un territorio, senza alcun beneficio per la comunità ne' ora nè domani, ma anche l'assenza di una qualsiasi strategia in materia di energie rinnovabili sia a livello comunale, sia a livello di Unione dei Comuni, sia a livello di Regione Toscana, che in alcuni casi dice si e in altri no" (qui il comunicato completo)

“Che fosse chiaro e già deciso tutto sin dall'inizio del procedimento autorizzativo ne eravamo certi in molti.” dichiarano in una nota Marghere, Ticci e Atria di Cambiamo Insieme ”Da quando, da subito, i sindaci di Vicchio e Dicomano si sono seduti accanto ai PROPONENTI (e prepotenti viste le querele archiviate), offrendo loro le poltrone più comode, invece che sedere sulle panche di legno insieme alle genti. Sono pesate fin da subito più le compensazioni e le spartizioni economiche che le considerazioni in merito al progetto.” (qui il comunicato completo)

 

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