Eolico - M5S Vicchio risponde a Vichi: "Parere tecnico con parecchi vizi formali, sarebbe da considerare nullo"


Anemometro sul Giogo di Villore, luogo prescelto per la pala denominata WTG04 - foto Devurbe -

La discussione sull'eolico derivata dall'ultimo Consiglio Comunale non pare placarsi. I Cinquestelle di Vicchio ribattono punto per punto alle risposte dell'Assessore Franco Vichi dopo la loro interpellanza (Eolico - Interrogazione M5S Vicchio e risposta Ass.Vichi) e reputano inamissibile, per varie ragioni, il parere tecnico del Comune di Vicchio. 

Di seguito il comunicato:

Questo comunicato è per mettere a conoscenza il comportamento scorretto e l’inadeguatezza dell’Assessore del Comune di Vicchio Franco Vichi. Ci scusiamo per la non brevità ma gli argomenti trattati necessitano di dettagliate precisazioni

Prima scorrettezza : durante l’ultimo Consiglio Comunale di giovedì 18 febbraio  ad una interpellanza ( che alleghiamo per giustizia di cronaca alla fine di questo documento) , presentata e argomentata in meno di 5 minuti dal nostro Consigliere Paolo Cioni, che formulava tre domande specifiche, l’Assessore Vichi rispondeva con un excursus di ben venti minuti partendo dal momento in cui il progetto è stato presentato in Regione. Venti minuti durante i quali sono state dette anche gravi inesattezze su l’iter burocratico e con  risposte, in merito ai quesiti posti, molto fuorvianti e non veritiere: in seguito andremo ad elencarle quando affronteremo l’inadeguatezza dell’Assessore Vichi. Venti minuti che hanno portato ad un richiamo anche della Presidente del Consiglio a terminare l’intervento forse anche lei sfinita e sconcertata dalla lungaggine dovuta alle molte argomentazioni non inerenti alle domande formulate  

Seconda scorrettezza : appena terminata la replica del nostro Consigliere Cioni che non si riteneva per niente soddisfatto delle risposte ricevute e ne evidenziava tutte le inesattezze, l’Assessore Vichi chiedeva ancora di parlare ma nonostante il giusto diniego della Presidente continuava ad esclamare : “sei male informato è tutto regolare. Punto. Buonanotte” e con questa  frase abbandonava la videoconferenza del  Consiglio Comunale

Terza scorrettezza  : l’Assessore in questione si affrettava forse, nella notte stessa del Consiglio, a dare alla stampa il contenuto del suo intervento senza però allegare il testo della interpellanza  e ovviamente  nemmeno la replica del Consigliere Cioni.

Ora passiamo nel merito dell’inadeguatezza   dell’Assessore  Vichi partendo da come ha risposto ai quesiti e  come ha elargito sapienza sull’iter burocratico.                                                                                                               I primi due quesiti dell’interpellanza riguardavano:                                            

- la mancata informazione alla 2° Commissione Consiliare sulle riunioni e sul parere scaturito dalla Commissione Comunale per il Paesaggio;

- la domanda da parte del Consigliere Paolo Cioni di come mai non gli fosse stata  inviata copia di “tutta la documentazione che da oggi perverrà al Comune di Vicchio riguardante il progetto dell’impianto eolico industriale presentato da AGSM e di tutti gli atti amministrativi (compresi sopralluoghi e indagini) che il Comune ha fatto e farà nel futuro circa il progetto sopra nominato”(testo ripreso dalla richiesta di accesso agli atti protocollata il 09-06-2020.

L’Assessore Vichi rispondeva che l’Ente  responsabile del procedimento autorizzativo è la Regione. Tutti gli incartamenti devono essere richiesti a quest’ultima. Facciamo notare all’Assessore che gli atti ufficiali, richiesti dalla Regione al Comune di Vicchio, possono essere inviati direttamente alla Regione e poi possono essere consultabili sul sito della stessa ma, tutti gli altri procedimenti e atti svolti dall’apparato amministrativo del Comune (uffici- Commissioni- Consiglio-Giunta), devono essere messi a disposizione non solo dei Consiglieri ma anche di ogni singolo cittadino in nome della trasparenza.

Il terzo quesito era: come mai  è stato permesso all’ing. Giusti di AGSM (la proponente il progetto) di incontrare in privato nell’ufficio comunale l’Arch. Sabrina Solito (responsabile del Settore Urbanistica- Edilizia Ambiente) nei giorni precedenti la formulazione del parere?, l’Assessore rispondeva : “ vorrei comunicare che si è trattato di una visita dì cortesia, apprezzata dai ns. tecnici perché è servita ad orientarsi/districarsi con una legenda sulle integrazioni sottoposte all’attenzione del post-sospensivo”. Non poteva trovare peggior giustificazione come ha ribadito il Consigliere Cioni; infatti quando la Regione ha richiesto il parere Paesaggistico  a tutti gli Enti, coinvolti nel procedimento ha allegato un file Mappa di AGSM dove erano riportate le integrazioni a tutte le osservazioni di tutti gli Enti. Nel contenuto della richiesta si legge: “Grazie al file  Mappa è perciò possibile, per il Via e per ciascun Ente, rivedere le Richieste avanzate ed individuare per ciascuna a colpo sicuro in quale file andare a leggere la Revisione/Integrazione/Risposta alla richiesta”.

Ora passiamo ad alcune precisazioni riguardo l’iter autorizzativo che AGSM ha richiesto per il suo progetto (P.A.U.R.-Procedimento-Autorizzativo-Unico-Regionale).                                                                                              Attualmente, per eseguire qualsiasi intervento edilizio in area ‘vincolata paesaggisticamente’, deve essere acquisita l’autorizzazione paesaggistica del Comune come  richiede in questo caso la procedura P.A.U.R.  

L’Ente locale acquisisce il parere obbligatorio ma non ‘vincolante’ della Commissione Comunale per il Paesaggio (composta da tre ‘esperti’), dopodiché redige una proposta motivata di provvedimento e invia tutta la documentazione alla Soprintendenza.  

La Soprintendenza, esamina la documentazione, valuta la compatibilità paesaggistica dell’intervento (ai sensi del Piano Paesaggistico Regionale, laddove esiste), e rilascia un parere endoprocedimentale (obbligatorio e ‘vincolante’) indirizzato non al Proponente ma al Comune, il quale a sua volta redige il provvedimento autorizzativo oppure quello  di diniego,

Nel nostro caso specifico questo avverrà nella conferenza dei Servizi indetta dalla Regione Toscana in data 16/03/2021 nella quale la suddetta autorizzazione dovrà essere acquisita per poi procedere in caso di risposta positiva alla fase successiva di autorizzazione a costruire.

Pertanto, per quanto sopra, il parere negativo delle due Soprintendenze di Firenze e di Ravenna -Forlì (acquisiti rispettivamente in data 08/02/2021 e 02/02/2021 e visibili sul sito Web della Regione all’indirizzo https://www.regione.toscana.it/-/procedimento-coordinato-e-provvedimento...) è determinante e vincolanterispetto all’esito finale della Conferenza dei Servizi (del prossimo 16 marzo 2021) relativamente alla compatibilità ambientale .

Ultime considerazioni ma non meno importanti sul lavoro della Commissione per il Paesaggio del Comune di Vicchio per redigere il parere richiesto. I verbali delle quattro riunioni della Commissione  non sono firmati e i primi tre riportano solo la frase:” la Commissione edilizia ha espresso parere in corso di valutazione, per l’emissione del parere saranno convocate altre sedute”. Il quarto verbale riporta: “emissione di Parere Finale” . Non viene mai scritto niente su quali basi si sia elaborato il parere finale e se sia stato votato uniformemente dai 3 componenti.

Soprattutto: dov’è finito il parere finale che doveva essere redatto e firmato dalla responsabile del procedimento  Dott.ssa Stefania Salti e poi portato  alla Responsabile Settore Urbanistica-Edilizia Ambiente Architetto Sabrina Solito per redigere il resoconto finale da firmare e inviare alla Regione ?

Come mai la  responsabile del procedimento Dott.ssa Stefania Salti ci risulta  avere, come impiegata, un inquadramento non  idoneo a tale mansione  e non avere ricevuto nessun tipo di nomina ad hoc dalla funzionaria responsabile del Servizio Architetto Sabrina Solito

Come mai l’Architetto Sabrina Solito inviava  alla Regione insieme al parere paesaggistico anche il parere dal punto di vista urbanistico non richiesto in questo momento del procedimento autorizzativo?

Riteniamo pertanto che, nel parere espresso dal Comune di Vicchio a differenza di quello emesso dal Comune di Dicomano, vi siano parecchi vizi formali tali da ritenerlo nullo.

                                                                                                                      Movimento 5 Stelle Vicchio

 

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