Eolico: fissata la riunione per il ricorso della Soprintendenza. Ecco i passi del ricorso al Consiglio dei Ministri.

Come si apprende dall’annuncio pubblicato sulla pagina Facebook del primo cittadino di Dicomano Stefano Passiatore, lunedì 7 marzo si terrà presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la riunione per il ricorso della Soprintendenza di Firenze sul progetto eolico Villore/Corella:


Pagina facebook del Sindaco di Dicomano Stefano Passiatore

La Soprintendenza di Firenze con il suo “dissenso qualificato” in sede di conferenza dei servizi ha innescato un processo che porterà la questione  direttamente al Consiglio dei Ministri. Sarà lo stesso Ministro della Cultura, di cui la Soprintendenza è dipendente, a presentare l’opposizione al Presidente Del Consiglio dei Ministri.

Cosa si intende per “dissenso qualificato”:

La Corte Costituzionale 85/2013 (caso ILVA) ha sottolineato che “La qualificazione come ‘primari' dei valori dell'ambiente e della salute, significa pertanto che gli stessi non possono essere sacrificati ad altri interessi, ancorché costituzionalmente tutelati, non già che gli stessi siano posti alla sommità di un ordine gerarchico assoluto. Il punto di equilibrio, proprio perché dinamico e non prefissato in anticipo, deve essere valutato — dal legislatore della statuizione delle norme e dal giudice delle leggi in sede di controllo — secondo criteri di proporzionalità e di ragionevolezza, tali da non consentire un sacrificio del solo nucleo essenziale “

In questo caso, dato il dissenso dell’ente che vigila di fatto sui temi espressi e citati dalla Corte Costituzionale, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, indice una riunione con la partecipazione delle amministrazioni che hanno espresso il dissenso e delle altre amministrazioni che hanno partecipato alla conferenza dei servizi (riunione a cui fa riferimento Passiatore). 

In tale riunione (o più riunioni) i partecipanti formulano proposte, in attuazione del principio di leale collaborazione, per l'individuazione di una soluzione condivisa, che sostituisca l’esito della conferenza dei servizi con i medesimi successivi effetti. 

Qualora all'esito delle riunioni sia raggiunta un’intesa tra le amministrazioni partecipanti, l'amministrazione procedente adotta una nuova determinazione.

Se invece dopo le suddette riunioni, e comunque non oltre quindici giorni dall’ultima, l’intesa non sia raggiunta, la questione è rimessa al Consiglio dei Ministri.

Il Consiglio dei Ministri a questo punto discuterà la questione alla prima riunione utile, dove possono partecipare i Presidenti delle regioni interessate, ed avrà diverse opzioni:

  • nel caso non accolga l'opposizione, la determinazione motivata di conclusione della conferenza dei servizi torna ad acquisire efficacia, confermando in questo caso quanto uscito dalla conferenza dei servizi. 
  • nel caso invece accolga pienamente o parzialmente l'opposizione della Soprintendenza e il ricorso amministrativo, procederà a modificare di conseguenza il contenuto della determinazione della conferenza dei servizi, deliberando così una nuova soluzione.

 

Riferimenti:

Linee guida operative per la rimessione al Consiglio dei Ministri

https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?anno=2013&numero=85

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