La goffa marcia indietro dell'amministrazione sulle indennità

Nello scorso Consiglio Comunale è stato discusso l’aumento delle indennità di Sindaco, Assessori e Consiglieri attraverso una variazione di bilancio. La legge di bilancio 2022 prevede l’aumento del 100% dalle indennità dal prossimo mandato (2024), ma lascia possibilità ai singoli comuni di anticipare questi aumenti già da subito, prelevando però dalle casse comunali la differenza.

L’assestamento di bilancio con gli aumenti è stato voluto dalla Giunta e una volta arrivato in commissione, prima del consiglio, è stato sollevato come punto critico da Officina 19, che ha posto il problema sottolineando come l’anticipo degli emolumenti sarebbe stato a carico dalle casse comunali. Ad Officina si sono accodati anche i 5 Stelle, anche loro contrari all’aumento anticipato. I consiglieri di maggioranza, una volta appresa la decisione della Giunta proprio grazie alle opposizioni, hanno cercato un accordo con l'amministrazione perché non erano in linea con la loro decisione. Arrivati in Consiglio Comunale il Sindaco, visto il confronto con i consiglieri di maggioranza,  ha rassicurato di non procedere con gli aumenti convincendo la maggioranza a votare la variazione pur considerandola non applicabile (la mancata approvazione dall'assestamento di bilancio avrebbe comportato il commissariamente del comune). Una promessa fatta alla propria maggioranza e al consiglio, che però non ha convinto le opposizioni che hanno votato contrariamente. Quindi di fatto l’atto per l’aumento degli stipendi è stato votato, ma il Sindaco e la Giunta non procederanno per renderlo effettivo.

Una situazione non proprio piacevole, soprattutto per la maggioranza che non ha avuto modo di discutere questa misura prima di vedersela sottoporre per il voto, considerato che tre assessori ricoprono anche il ruolo di consiglieri. D’altronde non è la prima volta che si riscontra poca comunicazione fra amministrazione e maggioranza. Sarà stata una leggerezza della Giunta e del Sindaco, oppure la voglia di allinearsi alle altre amministrazioni che hanno già approvato l’aumento; fatto sta che se non fosse stata sollevata la questione dalle opposizioni e i consiglieri di maggiornaza non fossero intervenuti, l’aumento sarebbe passato in sordina senza che nessuno se ne accorgesse, con un esborso ulteriore da qui a fine mandato per le magre casse del comune e dei contribuenti vicchiesi.  Adesso si dovrà tornare indietro, con una nuova variazione di bilancio che reindirizzi i fondi già approvati per gli aumenti delle indennità verso altre priorità. Vedremo.

Di seguito i comunicati stampa in ordine cronologico delle varie forze politiche che entrano ancora più nel merito della questione. 

 

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